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Cercare lavoro è un lavoro! Prima parte

Cercare lavoro è una cosa seria, richiede attenzione, concentrazione e un pizzico di creatività. Questo tema sarà affrontato in due parti distinte: la prima, questa, dedicata a chi entra nel mondo del lavoro; la seconda, invece, prossimamente, a chi nel mondo del lavoro c’è già e vuole/deve cambiare posto.

Iniziamo con la prima parte facendo una premessa: in Italia l’istruzione obbligatoria ha una durata di 10 anni, da 6 a 16 anni di età, e comprende gli otto anni del primo ciclo di istruzione (scuola elementare e scuola media) e i primi due anni del secondo ciclo. Dopo questa premessa possiamo iniziare ed approfondire con la prima area di distinzione che concerne chi sta entrando nel mondo del lavoro:

Riguardo questa prima area di distinzione (si tratta, di giovani provenienti dalle Scuole Superiori – licei, istituti tecnici e istituti professionali – e dalle Università) la prima cosa da fare è creare una efficace mini-strategia per raggiungere, in un lasso di tempo più breve possibile, un’assunzione. Questo impegno deve essere visto come un vero e proprio lavoro – Cercare lavoro è un lavoro! – ritmato da una ferrea strategia settimanale che ha questi punti focali:

Dopo avere creato un’agenda strutturata dove appuntare con molta precisione i particolari del contatto e il successivo risultato, il mio consiglio è dedicare alla ricerca giornaliera circa quattro/sei ore. Questo tempo può essere suddiviso in:

  • Creare un curriculum chiaro e ben strutturato: un curriculum vitae chiaro e ben strutturato, con le competenze e le esperienze elencate in modo adeguato, può fare la differenza nella scelta del candidato. Includere anche attività extracurriculari, come il volontariato o lo sport, può dimostrare abilità di team-working e di problem solving.
  • Investire nella formazione continua: la formazione continua è importante in qualsiasi fase della carriera, ma è particolarmente importante per i giovani in cerca di lavoro. Investire in corsi di aggiornamento e di formazione può migliorare le proprie competenze e rendere più attraente il proprio profilo ai datori di lavoro.
  • dedicarsi a mappare il mercato e definire con cura una prima fascia di maggior interesse (per esempio, selezionando settori merceologici molto attrattivi, oppure aziende con sedi scelte per la loro minore/maggiore lontananza dalla propria abitazione, oppure aziende che possono garantire una migliore stabilità nel tempo, oppure aziende che possono garantire grandi possibilità di crescita con sedi estere, ecc..).
  • dedicarsi ai contatti con i canali ufficiali (la scuola, i supporti della pubblica amministrazione indirizzati alla ricerca del lavoro, le Camere di Commercio e altri Enti locali orientati alle professioni).
  • dedicarsi alla mappatura e contatto con i selezionatori e le agenzie di lavoro temporaneo (solo a Milano sono più di 100): in tutti questi contatti (naturalmente online) si deve lasciare il proprio CV (curriculum vitae) per essere stabilmente presenti nel loro database: in questo caso, se si vuole approfondire, si cerca di conoscere con precisione chi sono i selezionatori in modo da candidarsi anche ‘ad personam’ per creare maggior considerazione alla propria candidatura.
  • dedicarsi ai ‘canali informali’ che comprendono: amicizie scolastiche, amicizie personali, amicizie di famiglia, conoscenze fatte durante i primi lavoretti: ricordiamoci che in Italia il 50% dei posti di lavoro sono assegnati grazie al passaparola (per fare solo un esempio: quando un amico, un imprenditore o un manager chiede a qualcuno di segnalargli una persona). Per questo avere una estesa rete di conoscenze è molto utile in questa fase.

In conclusione, trovare lavoro tra i 16 e i 24 anni può essere impegnativo (trovare lavoro è un lavoro!), ma ci sono molte opportunità da cogliere. Avere un’agenda precisa su contatti e annotazioni, creare un curriculum chiaro e ben strutturato, utilizzare i social media, sfruttare le reti di contatti, investire nella formazione continua, cercare lavoro online e mantenere un atteggiamento positivo possono essere tutti fattori chiave per trovare il lavoro giusto, un lavoro che è il primo tassello di una carriera che è bene avere chiara in testa (in linea generale, si intende) sin dagli inizi. Considerare con attenzione anche tutte le opportunità di stage e tirocini: queste occasioni possono fornire preziose esperienze per arricchire il CV e, in alcuni casi, portare a un lavoro a tempo pieno; allo stesso modo tenere in massima evidenza annunci provenienti dall’estero: poter inserire nel proprio CV una o più esperienze all’estero non può che giovare alla propria carriera.

(la seconda parte sarà pubblicata il 10 maggio)

Massimo Soriani Bellavista, A.D. Creattività e Fattore Sette srl 

Resp. Scientifico Master Hr e Digital Learning at 24ORE Business School

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