“L’istruzione è l’arma più potente che si possa utilizzare per cambiare il mondo”: parole mai banali quelle pronunciate da Nelson Mandela che riporta alla luce un concetto quantomai attuale e, allo stesso tempo, associato a pensieri, ansie e preoccupazioni. Entrando più nel dettaglio, si tratta di sensazioni all’ordine del giorno per buona parte delle famiglie. La causa scatenante dietro a questo scenario? Il caro scuola: infatti, secondo una serie di ricerche condotte sulle principali testate internazionali del settore da Espresso Communication per Tantosvago, le spese scolastiche sono sempre più elevate e, di conseguenza, sempre più difficili da saldare. Le prime conferme in merito giungono da un recente approfondimento elaborato dal The Guardian, secondo cui più di 30 milioni di studenti americani non possono permettersi i pranzi delle mense scolastiche per via dei costi troppo alti. E il trend, come già anticipato in precedenza, non riguarda solo gli Stati Uniti, ma si sta diffondendo a macchia d’olio in tutto il mondo. A livello europeo, emerge il Regno Unito come caso di spicco: a questo proposito, stando a quanto definito dal Telegraph, un terzo delle famiglie risulta in grande difficoltà. In Galles, invece, secondo il portale Herald Wales, la situazione corrente tocca da vicino la metà dei nuclei famigliari. E in Italia? Assoutenti non lascia spazio a dubbi: le famiglie del Bel Paese, nel corso dell’anno corrente, sono chiamate a spendere circa 1200 euro a studente. Ora una domanda sorge spontanea: è possibile aiutare le famiglie con iniziative mirate?
La risposta è sì e, al di là dei fondi aggiuntivi messi a disposizione da parte delle singole province o stati e le attività messe a terra da associazioni benefiche, emerge il welfare aziendale in quanto soluzione utile ad aiutare genitori e, di conseguenza, alunni in difficoltà. Prove concrete in merito arrivano dal Bel Paese e, nello specifico, da aziende del calibro di Tantosvago che, grazie ad una partnership strategica con ScuolaPay, offre la possibilità di pagare le spese scolastiche ed universitarie con i crediti welfare. A questo proposito, il servizio può essere utilizzato da professionisti appartenenti ad imprese aventi un piano di welfare aziendale. “La scuola è sempre stata e sempre dovrà essere un bene prezioso e accessibile a tutti – afferma Matteo Romano, CEO di Tantosvago – Per questo motivo risulta fondamentale mettere a disposizione, soprattutto delle famiglie più in difficoltà, delle soluzioni all’avanguardia. Da questo punto di vista, il welfare, per noi che lo mastichiamo tutti i giorni, è davvero sinonimo di aiuto con la «A» maiuscola perché testimonia la vicinanza delle imprese ai loro dipendenti. Restando in tema, abbiamo stretto questa collaborazione con ScuolaPay per garantire ancora più concretezza al concetto appena espresso. Ad oggi, dopo solo un mese dal lancio ufficiale, contiamo quasi 100 famiglie che hanno già deciso di affidarsi al servizio e siamo convinti che il numero sia destinato a salire con costanza in lassi di tempo relativamente brevi perché, con il passare degli anni, il welfare diventerà la chiave più sensibile ed empatica per aiutare nuclei familiari e singoli individui a guardare al futuro con positività ed entusiasmo”.
Prosegue, restando sulla stessa lunghezza d’onda, Mattia Schiavano, CEO di ScuolaPay: “Sostenere le famiglie nell’affrontare le spese scolastiche è un investimento nel futuro delle nuove generazioni, perché contribuisce a garantire a ogni studente l’accesso a un’educazione di qualità. Per questo non possiamo che essere molto soddisfatti di questa partnership con Tantosvago e dell’impatto positivo che siamo certi riuscirà a generare. Come ScuolaPay cerchiamo ogni giorno di innovare e semplificare le dinamiche di pagamento afferenti alla scuola: collaborazioni come quella in essere è un segno che siamo sulla buona strada.”
Fanno seguito alle parole dei due CEO ulteriori indicazioni in merito all’importanza del welfare in ottica caro scuola, stavolta fornite dall’americana CNBC: nello specifico, si parla di numerose multinazionali che, oltre ad offrire la possibilità ai loro dipendenti di frequentare gratuitamente corsi o lezioni universitarie utili a crescere sia dal punto di vista personale sia professionale, forniscono anche loro supporto nel momento in cui sono chiamati a pagare le rette scolastiche dei figli. Sulla stessa lunghezza d’onda, si dimostra anche il Times of India che mette in primo piano l’iniziativa di un’azienda fintech con sede a Chennai: entrando più nel dettaglio, la company ha lanciato una digital platform di ultima generazione che, attraverso un algoritmo ad hoc, aiuta le famiglie più bisognose del Paese a trovare l’istituto di credito più adatto alle loro necessità. Una volta entrati in contatto, il nucleo, a seconda delle proprie disponibilità economiche, potrà richiedere il prestito di cui ha bisogno per saldare le spese scolastiche programmate.