lunedì, Marzo 31, 2025
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CANDE: “Impennata morti sul lavoro e flop patente a punti”

Il tema della Sicurezza sul lavoro mi sta molto a cuore, come Docente di Salute e Sicurezza ormai da quasi 20 anni e da ex Sindacalista.

La Sicurezza nei luoghi di lavoro è sempre un argomento attuale e non smette di portare alla luce dati allarmanti sulla situazione nel nostro Paese, ogni giorno ci sono vittime che pagano con la vita o con danni permanenti, le conseguenze di incongruenze e disinformazione.

Roberto Cervellini, Presidente CANDE (Class Action Nazionale dell’Edilizia), chiede una svolta radicale e fa delle proposte concrete, per il miglioramento delle condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro e dichiara:“Bisogna impiegare il tesoretto INAIL di 42 miliardi di euro per migliorare la sicurezza sul lavoro, sostenere progetti di formazione più efficaci e istituire il PAL, Patentino di Abilità al Lavoro: noi siamo pronti a un tavolo tecnico con il Governo per esporre il nostro progetto”.

Per CANDE, è ormai presente l’impennata delle morti sul lavoro nel nostro Paese, con un +36,4% a gennaio, rispetto lo stesso periodo del 2024 (dati INAIL), con il flop del provvedimento “patente a punti”.

Il flop della patente a punti è la storia di un fallimento annunciato, pochissime le infrazioni registrate e poco più del 2% di controlli in 5 mesi, mentre si assiste a una dolorosa e insopportabile impennata di stragi di lavoratori, in troppi settori.

“Di fronte a tale disastro la Ministra del Lavoro Calderone dovrebbe avere il buon gusto di dimettersi ed è evidente che occorre una svolta radicale che rimetta al centro il valore della formazione con investimenti di tipo strutturale: siamo pronti a un tavolo tecnico con il Governo per esporre il nostro progetto” – continua Roberto Cervellini, presidente dell’associazione a cui aderiscono oltre 250 imprese del settore.

L’impianto sostanzialmente sanzionatorio su cui si basa la patente a punti, come dimostrano i dati, non è servito evidentemente a risolvere il problema, visto che la curva degli incidenti mortali, dopo una lieve discesa rispetto al picco del 2021, ha ripreso a salire in maniera drammatica. “Ogni incidente – ha sottolineato Cervellini – rappresenta non solo una tragedia personale, ma anche un campanello d’allarme per la sicurezza nei luoghi di lavoro e per la necessità di fare politiche di prevenzione e protezione dei lavoratori e non sanzionatorie, virtuose solo per le casse dello Stato.” Proprio per questo CANDE torna sulla necessità di impiegare il tesoretto INAIL di circa 42 miliardi di euro, per migliorare la sicurezza sul lavoro e sostenere progetti di formazione più efficaci.

A tale scopo CANDE, già nel maggio 2024, aveva consegnato nelle mani del Ministro Salvini un progetto che agisce sull’infrastruttura sicurezza e che prevede l’impiego dei fondi nazionali e comunitari per la riapertura e costruzione di quegli edifici adibiti alla formazione professionale dei ragazzi dopo la scuola dell’obbligo, diversa e alternativa all’Università. “Abbiamo proposto – ha aggiunto Cervellini -l’istituzione di un Patentino di Abilità al Lavoro, che CANDE nomina PAL, costituito da formazione qualificata, sicurezza e salute, tutto in una tessera digitale allineata e monitorata dal Ministero del Lavoro, oltre che dalle imprese già nella fase di assunzione.”

Ogni centesimo, secondo il progetto CANDE, andrà gestito dal Ministero, così da ovviare alle preoccupazioni della stessa Corte dei Conti circa la trasparenza della gestione del tesoretto e la raccomandazione che, per affrontare le sfide attuali del mercato del lavoro, è fondamentale rivedere le politiche di formazione e garantire che gli investimenti siano orientati verso iniziative, che rispondano realmente alle esigenze dei lavoratori e delle imprese: bisogna porre fine ad assunzioni, anche in nero, di lavoratori privi non solo di esperienza ma anche di qualifica, spesso provenienti dall’estero, privi di qualunque esperienza, come la cronaca implacabile dei morti sul lavoro attesta , purtroppo, con cadenza quotidiana.

Svezia, Norvegia, Germania, Paesi Bassi, Finlandia, Regno Unito e Australia, sono i Paesi che meglio si distinguono per il loro impegno nella protezione dei lavoratori e nella creazione di ambienti di lavoro sicuri, attraverso normative efficaci, formazione continua e una cultura della sicurezza ben radicata: “osa impedisce all’Italia di fare altrettanto e porre fine alle stragi sul lavoro? – Si chiede Cande … 

 

 

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