“La Capitale della Cultura 2023 è un’opportunità di promozione delle realtà locali, come di progresso sociale ed economico a vantaggio dell’intero territorio regionale.
Un’occasione unica che Regione Lombardia ha ritenuto di cogliere prontamente e di valorizzare. Nella consapevolezza che le due città sapranno portare un valore aggiunto e un modello valido per l’Intero Paese.
Due delle città più importanti della nostra Regione sono state capaci di offrire una visione ampia e olistica, a partire dal tradizionale saper fare e innovare proprio delle nostre comunità.
Bergamo e Brescia, insieme, rappresentano il più grande e potente distretto manifatturiero lombardo, il secondo comparto produttivo d’Italia, uno dei più importanti d’Europa per numero di imprese.
Siamo al cospetto di Terre di cultura e lavoro.
Siamo di fronte a comunità, note al mondo intero, per l’innato spirito di intraprendenza, di solidarietà, di fermento e dinamismo culturale.
Possiamo sostenere a gran voce – con la Capitale della Cultura 2023 – che si lavora per “crescere insieme”.
Brescia e Bergamo dimostrano di saper fare della dolorosa parentesi della pandemia un atto di coraggio e amore per il territorio, un gesto di apertura al futuro.
Nel dialogo, nella reciproca contaminazione, nel creare nuove alleanze, iniziative e progetti strategici e di visione.
La Città dei Mille e la Leonessa d’Italia saranno più unite che mai, in senso materiale con percorsi di mobilità dolce e immateriale, proponendo un concetto di cultura capace di travalicare oltre le tradizionali forme e abbracciare idealmente il cittadino nel suo complesso di bisogni e risposte – oggi più attuali che mai – relative a scienza, ambiente, benessere e innovazione.
Non è, forse, questo, un nuovo Rinascimento?
L’Uomo al cospetto del suo immane patrimonio, forte della sua storia e capace di abbracciare uno sguardo di prospettiva e libertà?
Si compone – oggi – quel “mosaico della memoria” proprio di chi si interroga, progredisce e lavora per un domani di prosperità.
Tutto ciò in un territorio operoso, attivo, sapiente, creativo come quello lombardo, magistralmente rappresentato dalle nostre due città: Bergamo e Brescia.
Un obiettivo così ambizioso – lasciatemi dire – si raggiunge solo con l’intelligenza e la volontà di chi è capace di cogliere il contributo di tutti e questa è la più bella e vincente di tutte le sfide.
La stessa capacità di fare squadra che ha portato le Olimpiadi Invernali 2026 sul nostro territorio.
A noi lombardi, Signor Presidente, le sfide piacciono!
Amiamo e conosciamo il nostro territorio, le sue grandi potenzialità e non vediamo l’ora di rappresentarlo al Paese e al mondo intero!”