Sembrano (finalmente) spirare venti di ottimismo tra i traveller dei quattro angoli del globo, costretti troppo a lungo ad un’astensione forzata dagli spostamenti.
Almeno questo traspare dall’ultima ricerca di Booking.com, condotta su oltre 28.000 viaggiatori in 28 Paesi del mondo.
Il desiderio di esplorare nuove destinazioni, assaggiare le cucine locali, perdersi tra musei e parchi sconfinati si fa sentire con urgenza, secondo i dati raccolti dalla OTA. Un’urgenza tale da sovvertire la scala di priorità nella vita di moltissime persone.
Dopo oltre un anno di restrizioni, i viaggiatori cominciano a nutrire la speranza concreta di tornare a muoversi in sicurezza, grazie all’iniezione di fiducia della campagna vaccinale nel mondo e alle nuove misure di prevenzione da Covid-19
I vaccini alla base dell’ottimismo
La pandemia è tutt’altro che superata, questo è certo, ma si intravede la luce in fondo al lungo tunnel: due terzi dei viaggiatori nel mondo (66%) e 7 italiani su 10 (72%) nutrono maggiori speranze di potersi spostare nel 2021 per il massiccio impegno della comunità scientifica e il lancio del vaccino su larga scala. Questa notevole parte di utenti si è sentita estremamente limitata nel 2020 e non vede l’ora di riguadagnare, nel corso dei prossimi mesi, le miglia perse.
Perno di questa proattività è la fiducia riposta nei vaccini, tanto che oltre la metà dei traveller (59%) e il 57% dei nostri connazionali non intendono viaggiare oltre confine prima di essersi vaccinati e più della metà di loro lo farà solo verso nazioni con piani vaccinali avviati. La rosea visione del futuro è leggermente offuscata da una minoritaria fetta di scettici (41%), affatto convinti che le campagne vaccinali possano rendere i viaggi davvero più sicuri.
Arjan Dijk, Senior Vice President e Chief Marketing Officer di Booking.com, dichiara a proposito: “Noi rimaniamo ottimisti sul fatto che, in un futuro non troppo lontano, tutti potranno tornare a viaggiare e scoprire il mondo insieme. Anche se iniziamo a vedere una luce in fondo al tunnel, continuiamo a impegnarci per supportare tutti nel percorso che ci porterà a viaggiare di nuovo, in sicurezza, collaborando con tutti gli operatori del settore per garantirne la ripresa e un futuro migliore”.
Viaggiare diventa una priorità
La ricerca di Booking.com esamina il sentiment dei viaggiatori di 28 diversi Paesi: l’ottimismo attuale si affianca così alla percezione di grande disagio, a tratti psico-fisico, avvertita nei mesi dell’acme pandemica. Il 48% del campione (e il 55% di italiani) ha riscontrato un peggioramento della propria salute mentale, fino a sentirsi prigioniero in casa propria (47%).
Alla luce di simili disturbi, non stupisce che il 64% dei traveller nel mondo e il 72% di italiani reputino il viaggio un fattore quasi vitale nel post Covid-19. Un bisogno impellente, sfrenato, tanto che il 71% lo antepone al desiderio di trovare il vero amore nel 2021. In modo affine, il 66% preferirebbe potersi muovere liberamente al successo sul lavoro, privilegiando una vacanza rispetto alla possibilità di un avanzamento di carriera.
Ma quali sono, concretamente, i progetti dei vacanzieri repressi? Oltre la metà ha impiegato la reclusione domestica per l’organizzazione di fughe future, mentre quasi la metà (45%) ha accumulato maggiori giorni di ferie nell’ottica di concedersi vacanze più lunghe nel 2021. A livello di destinazioni, sei persone su dieci e 3 italiani su 4 programmano viaggi in località di mare entro l’estate 2021, il 23% dei viaggiatori (30% tra gli italiani) sogna un soggiorno rilassante in spiaggia o in uno spa hotel. Un residuo 6% prenoterà un viaggio attivo e solo il 5% pensa alle città come mete per la ripartenza degli spostamenti. Dopo un anno di stress, frustrazione, preoccupazioni e paure a livello globale, questi trend appaiono piuttosto naturali.
Se il vostro è un hotel di mare o un resort con spa, mettetevi all’opera: i viaggiatori non vedono l’ora di rifare le valigie e soggiornare in una struttura come la vostra.