“Rigore, responsabilità, dovere: questo ha segnato l’esperienza del governo Draghi sinora, queste le ragioni che sedici mesi fa portarono alla nascita del governo di unità nazionale. Fin da subito Giorgia Meloni si sottrasse al peso di questa responsabilità per coerenza al proprio “dissenso cosmico” dai valori condivisi di una democrazia civile e per proprie convenienze elettorali, si aggiunge adesso anche Giuseppe Conte, che fa l’adolescente grillino, il protestatario del “Vaffa day” e cerca di ritagliarsi un ruolo e una visibilità come leader dell’opposizione populista” inizia così la riflessione con cui la Buona Destra della Lombardia annuncia la partecipazione alla manifestazione spontanea che oggi pomeriggio alle 18.30 porterà in piazza della Scala la “Milano che lavora”, la Milano che non crede alle scorciatoie facili e semplificatorie, non si nasconde dietro “tavole della legge” che pretendono di essere firmate senza essere discusse, che conosce il coraggio del compromesso e del dialogo, che non cerca colpe da attribuire sempre ad altri.
“Facciamo quindi appello” continua Vittorio Tozzini, coordinatore regionale della Buona Destra della Lombardia “alle forze migliori del Paese, ai partiti che hanno sostenuto il governo Draghi, perché abbandonino definitivamente i propri interessi di parte, assolvano compiutamente i propri obblighi etici prim’ancora che costituzionali e si assumano la responsabilità di fare ciò di cui l’Italia ha disperatamente bisogno: un governo. Basta ai libri dei sogni, ai soldi che piovono dal cielo -non piove più nemmeno l’acqua-, alla possibilità infinita di fare debiti, alle spese per comprare voti: basta! Solo se avverrà questo, potremo dire di onorare la Patria e ridaremo dignità alla politica. Siamo certi che il Presidente Draghi potrà riconsiderare la propria decisione: l’Italia vi aspetta in Parlamento mercoledì”.