L’autonomia differenziata può rappresentare una buona opportunità per le Regioni, che potranno così organizzarsi, prendere decisioni, raccogliere e distribuire risorse, con l’obiettivo di ottimizzare costantemente le proprie performance”. Lo afferma la Presidente di Fondazione The Bridge, Rosaria Iardino, in merito al Ddl sull’autonomia differenziata, per il quale martedì 23 gennaio sono in programma le dichiarazioni di voto e il voto finale.
“Purtroppo, demonizzare i sistemi sanitari regionali è divenuto lo sport preferito di chi vorrebbe ricentralizzare tutto” osserva Iardino, che tuttavia ribadisce come “soprattutto in sanità il nostro regionalismo va ripensato, ma nel senso di un suo ampliamento funzionale, non certo limitandolo. Occorre incoraggiare le Regioni a essere più efficienti e attrattive, spingendo quelle meno virtuose a migliorare, approfondendo la conoscenza del proprio territorio e le esigenze espresse dai cittadini”.
Per Iardino “se da un lato lo scopo della riforma è quello di giungere, attraverso la trattenuta di gran parte del gettito fiscale, a una maggiore efficienza nella fornitura di servizi, grazie a un più stretto rapporto tra chi spende e i beneficiari, riducendo gli sprechi, dall’altro una visione pragmatica pone al centro una presa di coscienza di come finora operazioni di questo tipo siano state implementate nel nostro Paese. Il Ddl dell’autonomia differenziata avrà implicazioni e conseguenze su larghissima scala, dato che le politiche e competenze coinvolte sono molto numerose, con 23 materie delegabili”.
“In particolare – conclude Iardino – mi auguro che possano essere individuati strumenti innovativi ed efficaci che permettano di sostenere il costo della riforma per garantire i Lep in tutte le Regioni, senza che ciò impatti sul gettito fiscale”.