ATR Milano, l’associazione degli albergatori milanesi in seno a Confesercenti, punta il dito contro il decreto festività per l’ondata di cancellazioni che ha investito nell’ultima settimana i centralini degli hotel. “Capiamo la necessità delle ulteriori restrizioni per l’avanzata della variante Omicron – spiega il presidente di ATR, Rocco Salamone – ma punire indistintamente vaccinati e non con la chiusura delle piazze e delle
discoteche ci ha portato anche una prevedibile ondata di cancellazioni delle prenotazioni per il Capodanno: è abbastanza logico che togliendo alle persone la possibilità di festeggiare, queste poi preferiscano organizzarsi diversamente”.
Secondo i dati di ATR le cancellazioni nelle settimana del Capodanno a Milano hanno
toccato una media vicina al 70%: si salvano solo gli hotel con ristorante che possono offrire
cenone + pernottamento. Il nuovo decreto che estende il Green Pass rafforzato dal 10
gennaio a trasporti, hotel, fiere e congressi rende la situazione critica anche per i mesi a
venire.
“La situazione sta diventando insostenibile anche perché già da alcune settimane notiamo
un blocco delle prenotazioni per i mesi invernali – prosegue Salamone – le persone sono
scettiche sulle possibilità di viaggio, temono ulteriori restrizioni e quindi preferiscono
attendere anche se sono supervaccinate. A questo si aggiungono altre problematiche come
il rinnovo della CIG, la cassa integrazione in deroga che è arrivata alla scadenza del 31
dicembre con tante promesse ma nessun atto pratico. Se dicembre è stato il mese delle
cancellazioni, di questo passo gennaio sarà il mese dei licenziamenti”.