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ASSESSORE MAZZALI: COSMOPROF BOLOGNA CONFERMA LA LEADERSHIP DELLA LOMBARDIA NEL BEAUTY MONDIALE

L’assessore a Turismo, Marketing territoriale e Moda di Regione Lombardia Barbara Mazzali, ieri ha visitato l’edizione 2025 del ‘Cosmoprof’, manifestazione fieristica di riferimento a livello mondiale nel settore del Beauty. La kermesse è ospitata dal 21 al 23 marzo nel quartiere fieristico di Bologna. Un appuntamento quasi dovuto per l’assessore se si considera il peso che il settore della cosmetica riveste per l’economia lombarda, con un distretto e una filiera che gioca un ruolo fondamentale per il comparto anche su scala nazionale.
OPPORTUNITÀ PER LE AZIENDE LOMBARDE – “La Lombardia – ha dichiarato Barbara Mazzali – è il cuore pulsante della cosmetica europea: qui si concentra il più importante distretto produttivo del continente, con aziende che rappresentano un modello di eccellenza, in grado di coniugare innovazione, sostenibilità e know-how. Non è un caso se la nostra regione da sola genera quasi il 70% del fatturato cosmetico italiano e contribuisce per oltre il 2% alla produzione mondiale. Una filiera che a livello nazionale  nel 2024 ha visto l’export toccare i 7,9 miliardi di euro, con un incremento del +12% rispetto all’anno precedente, e che per il 2025 si prevede in ulteriore crescita dell’8,5%. Anche il mercato interno mostra segnali molto positivi: i consumi di cosmetici in Italia sono cresciuti del 6,9% nel 2024, raggiungendo i 13,4 miliardi di euro, e le proiezioni per il 2025 indicano un ulteriore aumento del +5,7%, per un valore complessivo di 14,2 miliardi. Sono dati che raccontano un settore vitale, competitivo e strategico per l’economia lombarda e nazionale”.
“Eventi come Cosmoprof – ha proseguito Mazzali – sono fondamentali perché offrono alle nostre imprese un palcoscenico internazionale per raccontare il valore del Made in Lombardia, rafforzare le relazioni commerciali e posizionarsi in mercati in continua evoluzione. Il beauty è un’eccellenza tutta italiana che parla il linguaggio dell’innovazione e della ricerca: basti pensare che la filiera cosmetica investe oltre il 6% del proprio fatturato in R&S, una percentuale ben al di sopra della media manifatturiera nazionale. Come Regione Lombardia siamo fortemente impegnati a sostenere la competitività delle nostre aziende, anche attraverso la promozione fieristica, perché crediamo nel potenziale di questo settore come leva di crescita, occupazione e attrattività internazionale”.
“La cosmetica non è solo economia – ha concluso l’assessore – ma anche cultura della bellezza, cura di sé, benessere e identità. Ed è un simbolo dell’eccellenza lombarda nel mondo, che intendiamo continuare a valorizzare con forza e visione strategica”.
IL REPORT DEL CENTRO STUDI COSMETICA ITALIA – Nel contesto di ‘Cosmoprof Worldwide Bologna 2025’, il Centro Studi di Cosmetica Italia ha presentato il report ‘I numeri della cosmetica’, una pubblicazione che arricchisce e aggiorna le precedenti rilevazioni congiunturali, offrendo nuovi spunti di approfondimento sull’evoluzione del settore cosmetico a livello nazionale.
“Anche il 2025 conferma la tendenza positiva registrata nell’anno precedente, con il settore in crescita sia nel fatturato che nei consumi interni. Nonostante un contesto in evoluzione, l’andamento congiunturale permette di parlare di un cauto ottimismo, anche grazie alle buone e favorevoli performance delle esportazioni, che giocano un ruolo cruciale nell’aumento del fatturato complessivo”, afferma Benedetto Lavino, presidente di Cosmetica Italia.
SPICCA LA PROFUMERIA CON IL +9,5% – Procedendo con un’analisi sui singoli canali distributivi, si evidenziano trend positivi sia nelle stime per il 2024 sia nelle proiezioni per il 2025, con alcuni incrementi significativi. Tra questi, spicca la profumeria, che chiude il 2024 con un aumento del +9,5%, raggiungendo consumi vicini ai 2,8 miliardi di euro. Un andamento simile si osserva nell’e-commerce, che registra un +13,5%, toccando così il valore record di 1,3 miliardi di euro. Anche il canale della farmacia mostra una buona crescita, con un +5,7% e un valore stimato di 2,2 miliardi di euro.
 CANALI DISTRIBUTIVI – La grande distribuzione si conferma il segmento più rilevante in termini di valore, con consumi di cosmetici pari a 5,5 miliardi di euro e un incremento del +5,6% rispetto al 2023.
I canali professionali mantengono un trend positivo: i saloni di acconciatura, con un volume vicino ai 620 milioni di euro, chiuderanno il 2024 con una crescita del +5%, mentre i centri estetici, secondo le stime, raggiungeranno i 216 milioni di euro, segnando un aumento del 4,7% rispetto all’anno precedente.
LE VENDITE DIRETTE – Anche le vendite dirette mostrano un segno positivo, sebbene con una crescita più contenuta: +0,8% sul 2023, per un valore di 355 milioni di euro. “Anche la lettura degli andamenti dei consumi mostra lo stato di salute del comparto – spiega Gian Andrea Positano, responsabile del Centro Studi di Cosmetica Italia –. Le dinamiche per le diverse tipologie di prodotto registrano trend omogenei seppur con qualche specificità: i prodotti per la cura del viso e del corpo, prima categoria che concentra 3,3 miliardi di euro, cresce del +6,3% rispetto al 2023; seguono il make-up viso e mani, con 2,3 miliardi di euro e un +6,7% sull’anno precedente. Completa il podio la profumeria alcolica: 1,5 miliardi di euro di consumo e un’ottima performance con +10,9%. Di rilievo il trend degli stick e protettivi per le labbra e dei solari, rispettivamente +12,6% e +8,2%, a dimostrazione del ruolo fondamentale del cosmetico per la cura di sé, protezione e la prevenzione”.
FAST FACTS – Lo studio rivela inoltre che il settore cosmetico è in grado di generare ricadute positive dal punto di vista socioeconomico per l’intero Paese.
Nel 2024 si stima che il sistema economico della cosmetica in Italia ha creato un valore complessivo di oltre 40 miliardi di euro.
Inoltre, la filiera cosmetica destina 6,4 miliardi di euro a salari e contributi, dando lavoro a circa 400.000 addetti nella catena del valore che va dalla produzione alla distribuzione. L’industria cosmetica è, inoltre, un settore guidato dalla scienza, e altamente innovativo. Investe risorse cospicue in ricerca e sviluppo: gli investimenti superano il 6% del fatturato annuo, contro una media di altri settori manifatturieri italiani, che investono meno del 4%.
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