“Sono sicuro che il sindaco di Brescia è stato frainteso, per quattro motivi. Primo, conoscendo la sua formazione politica non può aver fatto dichiarazioni così discriminatorie al punto da segregare i malati di Castelli Calepio rispetto a quelli di Palazzolo. Secondo, sa bene che nei terribili momenti della prima ondata grazie alla solidarietà dei medici e infermieri degli ospedali del resto della Lombardia abbiamo salvato la vita a tanti nostri concittadini”.
Parte da queste considerazioni l’assessore al Bilancio della Regione Lombardia, il bresciano Davide Caparini, per commentare le dichiarazioni rilasciate oggi dal sindaco di Brescia Emilio Del Bono in merito alla ‘zona rossa’ e, in particolare, ai criteri secondo cui tale collocazione dipende anche dalla ‘ospitalità’ che alcuni ospedali, come quello di Brescia, offrono a malati di altre province.
“Terzo motivo – prosegue Caparini nella sua elencazione – il sindaco di Brescia conosce bene il provvedimento del suo Ministro che prevede altre due settimane in zona rossa per confermare il trend epidemiologico in miglioramento. Quarto, da profondo conoscitore della situazione sanitaria della sua provincia (riceve quotidianamente i dati dalla ATS ed ha partecipato all’ultimo incontro in cui i tecnici di regione l’hanno aggiornato sulla situazione) sa bene che oggi non ci sarebbero le condizioni di allentare le misure visto che l’indice di riproducibilità del virus Rt a Brescia è superiore di quello di Milano”.
“Credo che – conclude l’assessore – per il sistema economico sia vitale evitare un altro lockdown nelle prossime festività natalizie quindi consiglio prudenza. Oltre a salvare la vita alle persone, indipendentemente dal comune in cui risiedono”.(LNews)