L’evento conclusivo, della prima rassegna annuale pensata per riproporre la poesia dialettale milanese, si è tenuto presso la suggestiva “CORTE di CASTELLAZZO – VILLA SCHEIBLER” a Rho; si tratta di una storica residenza lombarda , ancora abitata e viva che evoca ricordi di un tempo lontano, magari meno “agiato”, ma sicuramente più “vero” e, soprattutto, più “genuino”.
Protagonista della serata: DANIELE GAGGIANESI, classe 1983, attore e poeta milanese contemporaneo. Nato e cresciuto a Corsico (MI), parallelamente all’attività teatrale porta avanti un percorso di ricerca poetica, cominciato con la reinvenzione del dialetto milanese. Gaggianesi scrive infatti nel dialetto del “ventunesimo secolo” e racconta storie di tutti i giorni che si sviluppano davanti ai suoi occhi o prendendo spunto dalla cronaca. Nel 2018 ha ricevuto il premio «Tirinnanzi» per la sua raccolta “Quand finìssen i semafor”-Arcipelago Itaca Ed.
Venerdì sera, dopo aver visitato alcune attività artigiane e laboratori artistici, siti all’interno della corte, il pubblico si è accomodato nell’aia ed è iniziato lo spettacolo, preceduto da un breve saluto di apertura e benvenuto da parte degli organizzatori: Daniele Paggiaro, Christian Colombo e dal Presidente di AGCAM Alberto Aguzzi.
Luisa Cozzi, Direttore responsabile della testata Poetando e organizzatrice di eventi culturali, ha dialogato con Gaggianesi che poi si è esibito nel suo spettacolo teatrale. Questa volta però il palcoscenico era fatto di balle di fieno e legno. Nell’aia della corte lombarda Gaggianesi ha recitato, cantato e suonato per quasi un’ora, proponendo il suo meraviglioso “Quand finìssen i semafor”, un vero e proprio spettacolo, un percorso ad ostacoli nella vita moderna, che ha tenuto tutti col fiato sospeso: una critica ai nostri tempi, condita dall’ironia tipicamente milanese e da uno sguardo poetico molto alto e significativo.
Prima e dopo lo spettacolo di Gaggianesi – presente, tra gli altri, anche il poeta dialettale Francesco Piscitello – il pubblico ha potuto ascoltare il duo folk “NADINE & MARCUS” con i loro noti “CANTI POPOLARI”. Moltissime persone hanno intonato alcune delle più famose, tra le quali Se g’han de dì,Coccodì, Coccodà
La Balilla, E’ tornato Barbapedana, L’Uva Fogarina, Come porti i capelli bella bionda, e molte altre.
Al termine della serata, una piacevole ed apprezzata chiusura conviviale a base di risotto giallo, pane e salame, degni della migliore tradizione milanese e lombarda. Grazie anche all’Ass. Rhaudum Genius Loci per aver offerto il vino dei nostri territori.
Un consuntivo assolutamente positivo e molto apprezzato, quello proposto nelle quattro serate al pubblico rhodense, nel tentativo di far riscoprire il caro, vecchio e amato dialetto meneghino, troppo spesso dimenticato e comunque non impiegato e rivalutato come meriterebbe. Una rassegna assolutamente da ripetere in un prossimo futuro.
A cura della Redazione