Conosciamo Alessandra Angelelli, candidata al Consiglio Regionale per Azione a sostegno di Letizia Moratti.
D. Chi è Alessandra Angelelli?
R. Nasco a Milano 42 anni fa da generazioni di milanesi, e sono madre di due figli.
Sono avvocato penalista e mi occupo prevalentemente di questioni legate all’immigrazione.
Amo questa professione soprattutto perché sono interessata alle persone, a sostenerli nel loro disagio, e perché mi nutro dei risultati positivi che ottengo.
D. Come nasce il Suo impegno politico?
R. Mi sono avvicinata all’associazione Luca Coscioni, che mi ha aperto il mondo anche su temi politici di più grande portata e per cui vale anche in questo caso, senza dubbio, la pena combattere.
D. Quali sono i valori in cui crede?
R. Credo che il compito delle istituzioni pubbliche sia trovare una soluzione concreta alle difficoltà di cittadini e famiglie prediligendo innanzitutto l’ascolto.
Gli stati, le istituzioni, sono le persone che vi vivono.
Alcuni partiti stanno andando verso una direzione che non mi piace. Una direzione in cui il sacrificio ed il lavoro non sono più al primo posto, quando invece dovrebbero essere il manifesto della nostra Italia, fondata sul Lavoro. Non lo dico io ma la nostra Costituzione.
Ma allo stesso tempo non dobbiamo dimenticarci dell’empatia, soprattutto per la sofferenza altrui.
D. Quali sono le Sue idee?
R. Potrei sintetizzare in 3 concetti chiave: semplificazione, transizione ecologica, integrazione. Innanzitutto, secondo me il principale problema italiano è quello della burocrazia, che va combattuta per velocizzare i processi amministrativi autorizzativi e non.
Mi impegnerò, in secondo luogo, affinché Milano e la Lombardia facciano grandi passi avanti per la transizione ecologica della rete elettrica delle città.
Infine, le persone straniere che si sono rifugiate da noi restano il tema a me più caro, quello che mi è personalmente più vicino. Ho imparato tanto da loro e dalla loro tenacia nel voler integrarsi con il lavoro.
Quali sono gli ambiti in cui crede che si debba intervenire?
Abbiamo lo Spid che è uno strumento necessario e non ha alcun senso tornare indietro, anche se senza dubbio va semplificato per agevolare il cittadino.
Inoltre va incentivata la decarbonizzazione e la riduzione di emissioni nocive.
Sull’integrazione, la nostra regione deve contribuire all’integrazione ed investire sulle persone straniere che, ripeto, in base alla mia esperienza, hanno solo tanto da dare in termini di lavoro, di sacrificio, di esempio di unione. Ho visto tanti aiutarsi l’un l’altro, si considerano tutti fratelli, trapiantati in un mondo che non li vuole. Dobbiamo fare uno sforzo, superare i preconcetti, le paure ed accoglierli. Velocizzare i processi di regolarizzazione sul territorio in modo che possano iniziare a dare il loro contributo lavorativo il prima possibile. Anche in termini di tasse. Sono persone orgogliose di poterle pagare a differenza di molti italiani.
Voglio infine, da madre con figli in età scolare, impegnarmi perché gli orari scolastici possano essere prolungati nell’ambito della scuola pubblica secondaria, per venire incontro alle esigenze di genitori e figli.
www.alessandraangelelli.it