La startup fondata da Davide Maria Battaglia e Alessandra Grohovaz ha appena lanciato una campagna di equity crowdfunding su Mamacrowd. La raccolta ha un obiettivo di un 1,3 milioni di euro, ed è finalizzata a finanziare l’internazionalizzazione, l’implementazione della piattaforma e l’incremento del capitale umano.
Su Mamacrowd, la più importante piattaforma italiana per investimenti in equity crowdfunding, è appena partita la campagna di crowdfunding, dall’obiettivo di raccolta di 1,3 milioni di euro, di Tootor, la piattaforma innovativa di e-learning in streaming per il settore odontoiatrico che ha ripensato il modello formativo eliminando la formula del “docente in cattedra” in favore di una fruizione più pratica e contemporanea, seguendo il modello del video on demand.
L’idea alla base di Tootor è infatti molto semplice: fare in modo che i professionisti del dentale e medicale abbiano accesso alla propria formazione con la stessa facilità e lo stesso interesse con cui guardano episodi e stagioni di serie tv di intrattenimento. L’obiettivo è quello di riuscire a colmare sia le lacune formative dei neolaureati che le necessità di aggiornamento dei professionisti più navigati. Niente più slide: ogni contenuto video proposto dalla piattaforma spiega e mostra in pratica come si affrontano direttamente su paziente o manichino le diverse operazioni.
Con più di 5.000 iscritti in un anno, la startup fondata da Davide Maria Battaglia e Alessandra Grohovaz, ha appena lanciato la campagna di equity crowdfunding su Mamacrowd, con un obiettivo di raccolta un 1,3 milioni di euro, ed è finalizzata a finanziare l’internazionalizzazione, per scalare il mercato nel minor tempo possibile, a partire dai mercati spagnolo e inglese, e a implementare la piattaforma ed incrementare il capitale umano.
A poche ore dal lancio, la startup rientra anche tra gli investimenti del fondo AZIMUT ELTIF – Venture Capital ALIcrowd II.
“Il nostro obiettivo è aumentare di molto l’utenza del settore dentale per espanderci. Vogliamo continuare a crescere con la stessa velocità avuta finora – spiegano i due co-founder – con il grande traguardo di riuscire a raggiungere i mercati esteri, come quelli spagnolo e inglese, per poi – proseguono – sviluppare la piattaforma in almeno 5 lingue entro il 2025, dimostrando la scalabilità e l’innovazione alla base del nostro progetto, anche in altre branche mediche.”