Lesioni al cranio, al torace e alla mano sinistra e rottura del setto nasale per una prognosi complessiva di una ventina di giorni. È questo il bilancio dell’aggressione omofoba ai danni del cantante di origine calabrese Giorgi, nome d’arte di Domenico Marvelli, avvenuta la notte del 19 giugno all’esterno di un locale di Torino. «Quel giorno si era svolto il Gay Pride in città e tutto era filato liscio – spiega il cantante. – La sera ho conosciuto queste tre persone. Erano gentili all’inizio, abbiamo chiacchierato e bevuto qualche cocktail, poi al mattino, all’uscita dal locale mi hanno massacrato di botte e minacciato senza alcun motivo. Uno di loro a un certo punto mi ha intimato di salire in macchina che “mi avrebbe sistemato lui.” Sono scioccato, non ho parole per descrivere la loro assurda furia». Ora sui tre aggressori, a quanto pare anch’essi originari della Calabria, pende una denuncia per lesioni personali e minaccia.
Conclude l’artista: «Quello che è successo è un fatto increscioso e vergognoso, ma non fermerà in alcun modo la mia musica, la mia arte, né cambierà il mio modo di essere o di rapportarmi con gli altri. Mi auguro, però, che non si ripeta mai più, a me e a nessun altro. La violenza non è mai giustificata».
Personaggio di spicco della vita notturna torinese, artista poliedrico, cantante, presentatore televisivo e insegnante, il quarantenne Giorgi gravita nel mondo della musica dall’età di 8 anni e ha partecipato nel tempo a diversi concorsi canori, come il Giro Festival nel 2003, arrivando addirittura in finale, e ha aperto i concerti di molti noti cantanti italiani collaborando, fra i tanti, con Paola Turci, Nek, Sabrina Salerno e Franco Simone. Dal 2000 presenzia in vari programmi tv come showman, tra cui Avanti un altro di Paolo Bonolis su Canale 5. Dallo scorso anno, infine, è testimonial del gioiello Namesys, realizzato e disegnato da Katiuscia Talarico, personal manager dell’azienda Kg Jewellery di Nichelino (Torino).