L’intervento rientra nell’ampio pacchetto di interventi straordinari, che prevede un plafond di tre miliardi di euro, a favore delle imprese impattate dal “caro energia” e dalle criticità generate nel commercio internazionale, annunciato da UniCredit lo scorso marzo.
– UniCredit e Unione Artigiani Confindustria Bergamo hanno siglato un accordo finalizzato a dare sostegno concreto, alle imprese artigiane associate di Bergamo e Provincia che stanno fronteggiando i rilevanti rincari energetici.
UniCredit, al fine di supportare le esigenze di liquidità delle aziende, mette a disposizione delle aziende associate all’Unione Artigiani Confindustria Bergamo una nuova linea di finanziamenti, con importo minimo di 10.000 euro e durata 12 mesi comprensiva di preammortamento fino a 6 mesi.
L’intervento rientra nell’ampio pacchetto di interventi straordinari, che prevede un plafond di 3 miliardi di euro, a favore delle imprese impattate dal “caro energia” e dalle criticità generate nel commercio internazionale, annunciato da UniCredit lo scorso marzo.
“Abbiamo deciso di intervenire rapidamente mettendo a disposizione delle imprese della regione, in particolare le PMI, nuove linee di finanziamenti agevolati per limitare gli effetti negativi causati dai rincari energetici e delle materie prime che stanno pesando sul nostro sistema produttivo, mettendo in difficoltà numerose imprese” – ha affermato Marco Bortoletti, Responsabile Regione Lombardia di UniCredit. “La collaborazione con Unione Artigiani Confindustria Bergamo si inserisce nel più ampio accordo quadro di collaborazione già siglato lo scorso anno a sostegno delle imprese del territorio bergamasco, e nel quadro delle misure eccezionali che UniCredit ha messo rapidamente a disposizione delle PMI del Paese, come il plafond da tre miliardi e attività di consulenza specifica”.
“Nell’ambito della collaborazione con Unicredit, valutiamo con favore questo accordo per alleviare le difficoltà delle nostre imprese su materie prime ed energia. In particolare, le piccole e piccolissime imprese italiane già pagano il prezzo dell’energia tra i più alti d’Europa, rispetto alla media dei Paesi UE. Inoltre, l’energia per il piccolo imprenditore costa molto di più rispetto ad una grande impresa secondo l’iniquo principio del “meno consumi, più paghi” applicato ai significativi oneri parafiscali delle forniture. Occorre una revisione strutturale della bolletta elettrica per riequilibrare i costi dell’energia a supporto delle piccole imprese” – dichiara Remigio Villa, Presidente di Unione Artigiani Confindustria Bergamo –
Le filiali di UniCredit e gli uffici di Unione Artigiani Confindustria Bergamo restano a disposizione per maggiori dettagli.