A Sanremo, durante questa settimana, la fiera delle vanità è servita ma anche la possibilità di collegare la musica e il contorno “frivolo”, a tutto ciò che avviene nello specchio dell’attualità del nostro Paese che sembra provare sempre un grande interesse in negativo e in positivo alle vicende del festival della canzone italiana, giunto alla 74esima edizione.
La prima serata del Festival di Sanremo ha condensato in 7 ore di spettacolo, (compreso Viva Sanremo di Fiorello all’Aristonello, dalle 2 alle 3 di notte), tutte le aspettative e il successo, dopo i due mesi nei quali si parla, si scrive e si discute, solo di questo evento mediatico e sociale. Amadeus ha scelto due uomini per coadiuvarlo, in questa serata, Marco Mengoni e naturalmente Fiorello, che sarà presente in tutti i luoghi e in tuti i laghi fino alle 3 di notte con Viva rai 2 in trasferta ma sono le donne a rappresentare il festival e i loro racconti nelle canzoni, con Fiorella Mannoia, vestita da sposa, a raccogliere tutti i colori delle storie al femminile.
Le 30 canzoni presentate non fanno presagire ancora il vincitore (o la vincitrice, si spera dopo 10 anni da Arisa e io tifo per Fiorella Mannoia con la sua ballata stile De Andrè che racconta le donne), ma tengono alta la percezione dell’evento grandioso e della macchina organizzativa, messa in moto dalla Rai, per la quinta volta diretta egregiamente dal punto di vista artistico, da Amadeus e logisticamente maestosa dalle maestranze. Non è solo il palco dell’Ariston ad essere protagonista delle esibizioni canore ma anche una sala della nave Costa Smeralda ormeggiata e Piazza Colombo, a pochi passi dal teatro e dal Casino municipale, dove risuonano le note di artisti non in gara. L’indotto e il pubblico sono così immersi nel contesto, che la cittadina ormai è essa stessa IL FESTIVAL e tutti possono essere protagonisti all’interno di una kermesse assolutamente considerata un mondo a parte.
A fine serata, ecco la top five della stampa, che spero si ribalti a favore di Fiorella Mannoia, che parla di tutte le donne e mostra tutta la nostra forza e per Angelina Mango, con la sua carica esplosiva e dirompente. La Bertè è sempre troppo autoreferenziale e chissà perché, non si può criticare su nulla.
:
Tra le gags di Amadeus e Marco Mengoni, primo co-conduttore delle 5 serate e i messaggi sociali sul palco, fanno breccia quelli portati dalla mamma di Giovanni Battista Cutolo, detto “Giò Giò”, studente di musica al Conservatorio di Napoli, ucciso mentre cercava di sedare una lite, insignito della Medaglia al Valore Civile, e quello che meno ti aspetti, dal gruppo punk milanese La Sad, che nei testi delle canzoni pre-festival annovera, invece, un linguaggio sessista contro le donne.
Mamma Daniela ha emozionato tutti e i musicisti dell’orchestra, che con le lacrime hanno ascoltato le parole di amore verso suo figlio e anche verso la sua città, Napoli, nonostante quello che è successo, perché “Queste cose possono accadere ovunque”, e il desiderio di Gio Giò, che sognava sin da piccolo di suonare nell’Orchestra Sinfonica di Sanremo.
La Sad, in questa occasione, ha portato il pezzo “Autodistruttivo” che contiene un chiaro messaggio di sensibilizzazione rispetto al tema del suicidio e, sul palco, sono presenti alcuni ragazzi con cartelli che collegano a questo problema, sempre più presente e grave tra i giovanissimi. Il gruppo collabora con l’Associazione telefono Amico per la prevenzione del suicidio. Certo un bel cambiamento …
La seconda serata prevede l’uscita di 15 cantanti che faranno da conduttori per presentare gli altri 15… e poi, naturalmente, seguiremo con attenzione lo show di Amadeus (che ieri sera è stato il più seguito di sempre, raggiungendo lo share del 65%), … con Giorgia co-conduttrice, con l’ospite John Travolta e gli attori di Mare Fuori…
Niente da fare, lo slogan di quest’anno è “Sanremo si ama”… ma noi, siamo sempre e comunque convinti che, “Sanremo…. è Sanremo”!