Palazzo Besta è una straordinaria residenza rinascimentale a Teglio, 900 metri di quota sul versante retico delle Alpi, in provincia di Sondrio. Un luogo ideale per parlare di vino e di territorio. Ed è così che la terza edizione di “Un brindisi a Téi”, voluta dall’amministrazione comunale di Teglio, ha scelto come luogo di elezione Palazzo Besta, volano per la comprensione della viticoltura alpina ma, soprattutto, motore per la conoscenza del territorio in una contaminazione tra vino, arte e storia. L’evento, organizzato e condotto da Sara Missaglia, giornalista, sommelier, profonda conoscitrice di viticoltura alpina e Degustatrice Esperta della Regione Lombardia, quest’anno si è ispirato al “camminare le vigne” di memoria veronelliana. A Palazzo il via dei lavori è stato dato dall’architetto Giusi Di Gangi, direttrice del Museo Palazzo Besta, alla presenza di un pubblico numerosissimo e delle istituzioni: Ivan Filippini, sindaco di Teglio, Donatella Marcionni, assessore al turismo e alla cultura, del Team di InfoPoint con Valentina Maestroni, della Vice Sindaca di Sondrio Francesca Canovi, responsabile delle attività produttive ed eventi. Presente alla manifestazione e anima del racconto in vigneto e della degustazione la produttrice Elena Fay della cantina Sandro Fay.
Nel racconto di Sara Missaglia la viticoltura di Valtellina, fatta di terrazzamenti, di ambienti climatici unici, di un sottosuolo ricco e diversificato: “per questo pomeriggio presentazioni PowerPoint e contenuti multimediali che in genere utilizzo in aula sono stati sostituiti dallo scenario alpino in cui siamo stati immersi: la comprensione delle caratteristiche distintive del fare vino in luoghi così impervi da parte dei viticoltori di Valtellina, animati dalla passione e da un pizzico di follia, è passata attraverso un’esperienza immersiva”, commenta Sara Missaglia. Prima il racconto e poi la visita nel vigneto Sotcastél della cantina Fay, dove si alleva chardonnay di montagna destinato alla produzione di un vino bianco: incamminarsi per raggiungere il vigneto che si trova sotto la torre di Teglio è stata un’esperienza per vivere anche le verticalità e l’ambiente alpino. Infine il ritorno a Palazzo Besta per concludere con la degustazione di tre vini della cantina Fay in abbinamento a prodotti nel territorio: Nebbiolo delle Alpi protagonista, proposto in abbinamento ad assaggi della gastronomia locale.
“Emozionante parlare di vino, di storia e di arte all’interno dello scenario di Palazzo Besta. La contaminazione tra mondi e discipline diverse è un passaggio necessario e obbligato per comprendere la viticoltura realizzata in questi luoghi. Vedere un così grande interesse di pubblico è una soddisfazione che premia non solo un grande lavoro di squadra ma rende merito alle eccellenza del territorio”: così Sara Missaglia, anima dell’evento e, da milanese, sempre più valtellinese.
