Bergamo, Brescia e Milano sono le città più inquinate. A metterlo in evidenza è Ener2Crowd.com, la piattaforma di investimento e risparmio sostenibile numero uno in Italia, in concomitanza con il grave aumento delle temperature che stiamo vivendo in questi giorni.
«Con 80 mila decessi prematuri all’anno, l’Italia è addirittura il primo paese in Europa per morti attribuibili all’inquinamento atmosferico» osservano gli analisti di Ener2Crowd basandosi sugli ultimi dati dell’Agenzia Europea dell’Ambiente.
L’afa in questi giorni risparmierà solo Genova e Napoli, gli unici capoluoghi dove per oggi e domani è previsto bollino verde, con un livello di allerta che è quindi pari a zezo. Sul resto del nostro Paese, oltre al “codice rosso”, dominano il bollino giallo (allerta 1) e quello arancione (allerta 2).
«Il problema maggiore è ora che lo stress termico, conseguenza diretta del cambiamento climatico, va ad aggravare l’inquinamento causato dal traffico stradale» sottolineano gli esperti di Ener2Crowd.com, la piattaforma di investimento e risparmio sostenibile numero uno in Italia.
Basandosi su parametri internazionali, Ener2Crowd.com ha aggiornato l’indice di qualità dell’aria (Air Quality Index), elaborando la classifica delle 10 città più inquinate del nostro Paese. Sul podio troviamo: 1) Milano, con un indice pari a 56, 2) Bergamo, con un indice pari a 55 e 3) Brescia, con un indice pari a 56. In queste tre città lombarde i principali inquinanti sono le polveri sottili ed in particolare la PM 2.5, che raggiunge rispettivamente valori pari a 12µg/m³, 11,4 µg/m³ ed 8 µg/m³.
«La concentrazione di PM2,5 a Milano è 2,4 volte il valore guida annuale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sulla qualità dell’aria e la concentrazione è quasi identica anche a Bergamo» sottolinea Giorgio Mottironi, CSO e co-fondatore della società benefit Ener2Crowd, Chief Analyst del GreenVestingForum, il forum della finanza alternativa verde, nonché Special Assistant to the Secretary-General for Environmental and Scientific Affairs dell’Organizzazione Mondiale per le Relazioni Internazionali (WOIR).
Seguono in questo ranking: 4) Padova (indice 51), 5) Venezia (indice 50), 6) Bolzano (indice 48), 7) Ravenna (indice 46), 8) Firenze (indice 45), 9) Pavia (indice 42) e 10) Roma (indice 39).
Secondo gli specialisti di Ener2Crowd, le emissioni inquinanti possono tuttavia essere ridotte del 50% grazie agli edifici a consumo zero ed ai veicoli elettrici. Ed altrettanto si può fare attraverso la finanza alternativa.
«Investendo anche solo il 4,6% della nostra ricchezza finanziaria in prodotti e soluzioni certificate ESG si può annullare la nostra impronta carbonica e di colpo portare il Paese a traguardare oltre il 50% degli obiettivi di transizione sostenibile al 2030» assicurano gli esperti di Ener2Crowd.
Un beneficio collettivo con importanti margini di rendimento. Oggi le imprese sono disposte ad offrire interessi che vanno dal 9% al 12% lordo annuo agli investitori intenzionati a sostenere tramite debito, ed in particolare tramite i servizi di crowdinvesting, i loro progetti per la riduzione delle emissioni di CO2. |