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A Leno casa e ospedale di comunità nuovo punto riferimento per i cittadini

Fontana e Moratti: presidio sanitario a contatto con cittadini

Inaugurata Casa e ospedale comunità a Leno/Bs. Un punto unico di riferimento per la salute dei cittadini che possono intraprendere così un percorso di cure personalizzato. Oltre ad avere una valutazione completa dei bisogni effettuata da professionisti, medici e sanitari. Il presidio è anche un’integrazione del servizio sanitario con il sociale per offrire risposte puntuali e più capillari sul territorio.

Questi i punti di forza delle Case di Comunità previste dal piano di potenziamento della sanità lombarda.

 

Ospedale e Casa di Comunità a Leno

Un esempio pratico di come viene declinata la medicina territoriale è quello della Casa di comunità di Leno (Brescia) inserita nella Asst Garda. La struttura è stata inaugurata dal presidente della Regione LombardiaAttilio Fontana insieme alla vicepresidente e assessore al Welfare, Letizia Moratti.

Presenti, tra gli altri, l’assessore regionale alla Casa e Housing sociale, Alessandro Mattinzoli, e la vicepresidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale della Lombardia,  Simona Tironi. Intervenuti anche Mario Alparone, direttore generale Asst Garda, il direttore socio-sanitario Roberta Brenna e il sindaco di Leno Cristina Tedaldi.

Regione Lombardia ha già individuato le prime 218 Case di Comunità e i primi 71 Ospedali di Comunità.

Casa ospedale comunità Sanità più vicina ai cittadini

“Questo – ha commentato Fontana – è l’inizio di un percorso innovativo nella nostra sanità. La riforma che abbiamo approvato pochi mesi fa e che è stata realizzata ascoltando tutte le componenti della nostra società, tutti gli stakeholder della sanità. Questa legge, di cui sono particolarmente orgoglioso, per prima in Italia va nella direzione di avvicinare le risposte della sanità alle esigenze dei cittadini, evitando nel contempo di mettere sotto pressione gli ospedali per prestazioni che non competono agli ospedali stessi”.

Rispondendo alle domande dei giornalisti, il presidente Fontana ha sottolineato poi l’importanza della prima giornata senza mascherine all’aperto. “È un messaggio di grande speranza che deve giungere a tutti i nostri cittadini. Questi passi in avanti sono il risultato delle vaccinazioni, di cui i lombardi sono stati i principali interpreti”.

“Non dimentichiamo che – ha chiosato il presidente – la Lombardia è prima al mondo come percentuale di terze dosi booster già inoculate. In questa classifica ci segue il Giappone”.

Sinergia tra medici e infermieri

“Con la legge regionale approvata a novembre – ha sottolineato la vicepresidente Moratti – abbiamo potenziato la sanità territoriale. Sono in fase di realizzazione 218 Case di Comunità e 71 ospedali di Comunità. Dopo Milano, Leno e Nave sono le prime Case che inauguriamo in Lombardia”.

“Si tratta di un primo punto di accesso e orientamento, analisi clinica con presenza di servizi – ha spiegato – e diventa fondamentale la collaborazione tra medici e infermieri. I medici – ha sottolineato – per la parte relativa alle diagnosi e clinica, gli infermieri per le attività, ad esempio, di follow up per gli ipertesi e i dializzati. Una sinergia, nel rispetto delle specifiche professioni, che rappresenta un passo avanti importante. I cittadini avranno quindi tutti quei servizi che riguardano soprattutto le fragilità e le cronicità”.

Collegamento tra area sanitaria e socialeCasa ospedale comunità

“Altro punto di rilievo – ha rimarcato – è il collegamento tra l’area sanitaria e sociale. Nelle Case di Comunità sono infatti presenti i consultori, gli assistenti sociali, gli psicologi. Una forte integrazione che permette al cittadino di recarsi in un unico luogo per utilizzare i servizi. A Leno, ad esempio, è possibile, con una unica domanda fare richiesta per entrare nelle Rsa (10 presenti sul territorio). Nella stessa struttura si può accedere alla dialisi peritoneale che non prevede il ricovero. In sintesi, attenzione e percorso di cura che facilitano la dimensione di vicinanza”.

Risposte concrete per l’area bresciana

“Il territorio bresciano – ha detto l’assessore Mattinzoli – vive con concretezza l’evoluzione della nuova legge di potenziamento della sanità lombarda, norma innovativa che coniuga sociale e welfare. Uno strumento adeguato che metterà tutti gli operatori nelle migliori condizioni per operare”.

Contesto territoriale

Leno è collocato in posizione baricentrica rispetto al territorio dell’Asst del Garda. È tra l’altro il Comune a più alta densità abitativa (13.956 abitanti) dopo Ghedi ed è dotato di un presidio ospedaliero territoriale.

La presenza dei massimi vertici di Regione Lombardia rientra nell’ambito di una serie di visite alle Case e agli Ospedali di Comunità ubicati sul territorio.

La vicepresidente Moratti ha anche visitato la struttura di Nave e quella di Manerbio.

Casa ospedale comunitàOspedale e Casa comunità di Leno

È una struttura sanitaria di ricovero breve che svolge una funzione intermedia tra il domicilio e il ricovero ospedaliero. L’obiettivo è evitare ricoveri ospedalieri impropri e favorire dimissioni protette in luoghi più idonei e più prossimi al domicilio.

Dispone di un reparto di degenza sub-acuti con 20 posti letto di cui 15 attivi. Il reparto accoglie pazienti, prevalentemente affetti da diverse patologie provenienti dalla struttura ospedaliera di Manerbio.

La struttura

La Casa di comunità eroga i seguenti servizi: Punto unico di accesso (Pua), Centro unico prenotazione, Punto prelievi, Cure primarie (Mmg, Pls), Assistenza domiciliare integrata. Presenti anche: Infermieri di famiglia e comunità, partecipazione della comunità e volontariato, Servizi sociali, Unità di valutazione multidimensionale, inserimento in Rsa e Poliambulatori Centro diabetologico-radiologia.

All’interno della Casa ci sono altresì l’Ufficio scelta revoca e protesica, il Consultorio familiare, il reparto vaccinazioni e l’ufficio certificati e patenti. Presenti anche: Centro psicosociale, Area riabilitativa, Disabilità con equipe operativa handicap, Neuropsichiatria infantile e adolescenza, Area psicosociale giovani,  reparto di Psichiatria Spdc. La Casa di comunità comprende, infine, gli ambulatori e reparto di Riabilitazione, il Centro disturbi cognitivi demenze e l’Avis.

Casa e ospedale di Comunità, i numeri

Servizio psichiatrico di diagnosi e cura (Spdc): 15 posti letto.Casa ospedale comunità
Riabilitazione: 50 posti letto.
Centro Psico-sociale (Cps): 2.000).
Neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza (Npia): 1000.
Centro disturbi cognitivi demenze: 200.
Assistenza domiciliare integrata: pazienti in carico 336.
Unità di valutazione multidimensionale: 4.437 valutazioni nel 2021.

All’interno del Poliambulatorio sono erogate inoltre diverse prestazioni. Tra queste: Cardiologia, Medicina fisica e riabilitativa, Medicina dello sport, Dermatologia, Endocrinologia, Ortopedia e Traumatologia, Ginecologia-Ostetricia, Otorinolaringoiatria, Diabetologia, Chirurgia generale.

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