Le conseguenze del conflitto Russia-Ucraina, l’approvvigionamento delle materie prime, il caro energia e il piano del Governo a sostegno del settore Automotive. Questi i principali temi dell’incontro “La transizione nel settore Automotive-fattori di rischio e opportunità”. Organizzato nella sede di Monza da Assolombarda in collaborazione con ANFIA-Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica-, il convegno, aperto dall’intervento del Direttore generale di Assolombarda Alessandro Scarabelli, ha analizzato la situazione attuale che sta avendo pesanti ripercussioni sulle imprese e sull’intero settore Automotive, già in difficoltà a causa di altri fattori esogeni. In particolare,l’approvvigionamento di componentistica in riferimento ai semiconduttori e ai sistemi di cablaggio delle vetture oltre al rischio di un possibile peggioramento della crisi dei chip che, dopo aver condizionato la produzione del settore automotive nel 2021, continua a rappresentare una criticità rilevante per le case costruttrici.
“Ora più che mai diventa fondamentale garantire la continuità operativa delle nostre industrie-ha affermato Giovanni Caimi, Presidente della Sede di Monza e Brianza di Assolombarda-. Parlare di Transizione Energetica, oggi, se pur necessaria, risulta difficile per la consapevolezza che a causa della situazione attuale, sembra sempre più improbabile riuscire a rispettare gli step stabiliti e traguardare la neutralità climatica. Una transizione che va gestita al meglio, certamente con le misure definite dal Governo a supporto del settore, ma, ampliando lo sguardo, soprattutto attraverso una politica industriale efficace che tenga conto anche degli impatti sull’occupazione”.
Al centro dell’incontro i fondi per sostenere la riconversione della filiera industriale. Nello specifico 700milioni per quest’anno e 1 miliardo per ciascuno degli anni dal 2023 al 2030. L’obiettivo è favorire la ricerca, la transizione, la riconversione e la riqualificazione dell’industria del settore.