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APPUNTAMENTO CON TALK, PRESENTAZIONI E ANTEPRIME A BAF BERGAMO ARTE FIERA

Ottanta gallerie con un’ampia panoramica dell’arte moderna e contemporanea, tre mostre collaterali e appuntamenti con presentazioni, anteprime, talk: questa la sintesi della nuova edizione di BAF Bergamo Arte Fiera che aprirà i battenti dal 25 al 27 marzo 2022 al Padiglione B della Fiera di Bergamo.

Una scaletta fitta di eventi che arricchiscono l’offerta fieristica a partire dalla presentazione del libro “Aldo Tagliaferro” edito da Silvana Editoriale, con l’intervento della curatrice del volume Cristina Casero, la figlia dell’artista Nubia Tagliaferro e il collezionista Christian La Monaca, sabato 26 marzo 2022 alle ore 11.00 nell’Area Talk del Foyer centrale della Fiera.
La monografia è un’approfondita riflessione sul lavoro di Tagliaferro a partire dagli anni Sessanta fino all’ultimo impegnativo intervento del 2000 esposto al PAC di Milano. Un percorso ricostruito con il supporto dei materiali custoditi nell’archivio dell’artista, che va a delineare lo spessore e la coerenza di una ricerca non solo estetica ma anche etica. Il lavoro di Tagliaferro si muove infatti secondo due direttive principali: l’analisi critica del contesto socio-politico e del comportamento dell’uomo unita a una ricerca estetica che si manifesta nella ripetizione e contrapposizione di immagini, spesso tratte dalla cronaca, a cui cerca di restituire il portato emotivo in un processo di “rilevamento-rivelamento” che attraversa tutta la produzione dell’artista. Aldo Tagliaferro ha esposto il primo lavoro con le immagini fotografiche al premio San Fedele di Milano nel 1965. Nel 1970 è invitato alla Biennale di Venezia. I suoi lavori sono esposti e trattati dalle principali gallerie italiane.

Sempre sabato 26 marzo 2022, alle ore 14.00, nell’Area Talk, si terrà la presentazionedella rivista internazionale ArteMorbida Textile Arts Magazine specializzata in Fiber Art contemporanea. Fondato nel 2018 ha aggiunto alla versione online il trimestrale cartaceo nel 2020. Unico magazine italiano esclusivamente dedicato a questo ambito del contemporaneo, ArteMorbida è pubblicato anche in un’edizione in lingua inglese per la distribuzione in Europa, Stati Uniti e Australia. L’incontro sarà anche occasione per un confronto sulle diverse declinazioni di questo linguaggio artistico nel panorama internazionale e sulle molteplici interazioni tra tessile e arte. Insieme all’editrice Emanuela D’Amico, interverranno Elena Redaelli e Barbara Pavan del team redazionale.

A seguire, alle ore 15.00, due personalità del mondo dell’arte, Alberto Fiz e Tullio Leggeri, si confronteranno sui temi legati al mercato dell’arte nel talk “Investire in Arte tra ragione e passione”.
Alberto Fiz (Torino, 1963), critico d’arte, curatore di mostre e giornalista specializzato in arte e mercato, ha organizzato oltre 100 progetti scientifici di giovani artisti e maestri classici svolgendo ruoli di direzione e di consulenza artistica per amministrazioni ed enti pubblici. Già direttore artistico del museo MARCA di Catanzaro, ha realizzato il progetto di scultura “Intersezioni” al Parco Archeologico di Scolacium e il Parco Internazionale della Scultura di Catanzaro, creando una collezione pubblica tra le più importanti del Mezzogiorno. Ha collaborato con la Soprintendenza Speciale di Roma per l’organizzazione di mostre in aree archeologiche quali le Terme di Diocleziano, il Palatino e le Terme di Caracalla. Ha contribuito alla riscoperta critica di movimenti artistici di primaria importanza come la Pittura Analitica e ha fatto parte del comitato scientifico della Fondazione Rotella. Accanto all’attività critica, si interessa di problematiche legate al collezionismo ed è art advisor di Intesa Sanpaolo Private Banking. Collabora con Arte, Il Giornale dell’Arte e Milano Finanza.
Tullio Leggeri (Seriate, 1940) laureato in architettura, imprenditore, è collezionista di arte contemporanea dal 1968. Alcune opere della sua collezione sono state esposte in diversi musei europei e americani. Ha curato le installazioni di Cattelan, Cucchi e Spalletti per il padiglione Italia alla Biennale di Venezia nel 1997. Ha collaborato con artisti del calibro di Sol Lewitt, Cai Guo Qiang, Kounnellis, Kiefer, Pistoletto, Elmgreen & Dragset, Sislej Xhafa, Olafur Olafsson alla realizzazione di installazioni d’arte nell’ambito di manifestazioni internazionali o presso fondazioni quali Fondazione La Marrana, Fondazione Prada, Fondazione Ratti (Como). Ha presentato proposte artistiche e di arredo urbano per il Piano Regolatore di Dortmund e della Ruur. Ha collaborato alla progettazione e realizzazione di opere al Parco di City Life di Milano per le opere “Coloris” di Pascale Marthin Tayou (2018) e “Rudere” di Adrian Paci (2019).

Concluderà gli appuntamenti di sabato 26 marzo, alle ore 17.00, il talk “Il ruolo degli artisti per la crescita culturale del nostro territorio”, con Alberto Nacci, Ugo Riva, Valentina Persico, Giorgio Berta e Romina Russo cui seguirà la proiezione in anteprima del Docufilm “Voci d’Artista” di Alberto Nacci (successivamente visibile in loop fino al termine della Fiera). Le ‘voci’ del film sono degli artisti Elio Bianco, Paolo Facchinetti, Nicoletta Freti, Francesco Parimbelli, Clara Luiselli, Valentina Persico, Luisa Pezzotta e Ugo Riva e dei musicisti Francesco D’Auria, Daniele di Bonaventura, Claudio Fasoli, Paolo Fresu e Gianluigi Trovesi. Il progetto è nato nella primavera del 2020 a seguito della crisi generata dal Covid19, con lo slogan BERGAMO RIPARTE DALL’ARTE. L’intento di Nacci è creare un archivio storico multimediale attraverso il quale il grande pubblico possa conoscere gli artisti che gravitano intorno a Bergamo dando visibilità a un settore, quello artistico, che è protagonista della crescita culturale del territorio perché, come afferma il regista, “Bergamo merita di essere conosciuta non perché è la città con il maggior numero di vittime da Covid19 al mondo, ma per la ricchezza del suo tessuto culturale e per il grande numero di artisti che qui vivono e lavorano”.
Il film, composto da 4 parti (il Suono, la Luce, il Tempo, il Sacro), propone un dialogo a distanza fra 8 artisti coinvolti in un confronto tra visione, ricerca, pratica e sacralitàdell’arte. Un ruolo di primo piano è occupato anche dalla musica, con la partecipazione di alcuni fra i più importanti jazzisti italiani “con l’intento di proporre una visione sinestetica dell’arte, abbattendo ogni barriera fra suono e immagine e ri-mettendo al centro la persona” – conclude Nacci. Il docufilm, della durata di 50 minuti, girato e montato in formato 4K, parteciperà ad alcuni fra i più importanti festival del cinema in ambito internazionale.
Alberto Nacci (Trapani, 1957), regista e produttore, già docente di Progettazione Sonora alle Accademie di Belle Arti di Bergamo e Brescia, dopo una lunga attività di musicista jazz con numerose produzioni discografiche e una ricca attività concertistica, si è dedicato a documentari e opere di videoarte con numerosi riconoscimenti in Europa, Usa e Asia e collaborazioni con artisti del calibro di Mario Benedetti, Philip Corner, Trento Longaretti, Paolo Ghilardi, Roberto Ciaccio e con gli architetti Mario Botta e Paolo Belloni. Il suo filmato “Il Giardino della Pace” è stato presentato nel Padiglione Italia alla 14^ Biennale Architettura di Venezia.

Sarà infine con Diego Santamaria l’appuntamento previsto per domenica 27 marzo, alle ore 11.00, sempre al Foyer centrale della Fiera, per parlare del suo “Arscode – il gioco dell’Arte”. Un gioco la cui chiave è avvicinarsi, divertendosi, al mondo dell’arte e alle sue dinamiche. Il gioco si compone di 144 carte, di cui 84 riproducono le opere di 42 artisti tra i migliori del panorama emergente italiano, a cui si aggiungono periodicamente delle carte speciali a tiratura limitata, che diventano a loro volta oggetti da collezione. Le dinamiche che regolano il gioco, raffigurate in 48 carte-azioni, sono quelle che caratterizzano il sistema dell’arte: incontri fortunati con personaggi di spicco, partecipazioni a mostre e biennali fanno crescere il valore dell’artista e determinano di conseguenza il successo di una collezione. Al novero delle carte se ne aggiungono 12 di “dotazione” che contengono in sintesi le regole e le mosse utili a sviluppare il gioco. Da un’idea nata nel 2019 e sviluppata nel lockdown del 2020, “Arscode – il gioco dell’arte” è realizzato sia in edizione base che Deluxe, nella tiratura di 100 copie (quasi tutte esaurite). Per Bergamo Arte Fiera è stata creata una carta speciale a tiratura limitata di 250 copie dedicata a Monica Gorini.

Per tutta la durata della fiera saranno inoltre presenti, nel Foyer centrale, la mostra “Persona. La poetica dell’immagine di un fotografo artista” di Maurizio Buscarino, oltre alle sculture di Marcello Morandini e Gianfranco Meggiato.
Per informazioni dettagliate sugli eventi, per date e orari, visitare il sito www.bergamoartefiera.it

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