Dal 2020 le tecnologie italiane protagoniste delle transizioni energetica e digitale negli Stati Uniti, i dazi mettono a rischio 4 miliardi di export.
Il 2024 si è chiuso in un contesto economico incerto, caratterizzato dal rallentamento della manifattura europea, da pressioni inflazionistiche e nuove barriere commerciali. In questo scenario i settori rappresentati da ANIE Confindustria si confermano tra i più resilienti del panorama industriale italiano, con un profilo competitivo che trova uno dei suoi punti di forza anche nelle esportazioni verso gli Stati Uniti.
Preconsuntivi ANIE 2024: resilienza in una media manifatturiera in perdurante calo. Secondo i dati di ANIE Confindustria, l’Elettrotecnica e l’Elettronica mostrano andamenti in controtendenza rispetto alla media del manifatturiero italiano, sia con riferimento ai volumi di produzione industriale sia guardando al fatturato a valori correnti:
• Produzione industriale
▸ Elettrotecnica ed Elettronica: +2,2%
▸ Media manifatturiera: -3,7%
• Fatturato totale
▸ Elettrotecnica ed Elettronica: +0,9%
▸ Media manifatturiera: -3,5%
Nella media dell’industria manifatturiera la contrazione del fatturato è evidente sia sul mercato interno che su quello estero. I settori ANIE, a fronte di una sostanziale stabilità per la domanda interna, hanno visto nel 2024 in crescita la domanda internazionale (+2%). Nel dettaglio, l’industria Elettrotecnica mostra una dinamica equilibrata tra mercato interno (+2,7%) ed estero (+1,5%). Diversa la situazione per l’Elettronica, che evidenzia una marcata divergenza: da un lato un forte calo sul mercato domestico (-17,8%), dall’altro una crescita maggiormente sostenuta sull’estero (+5,4%).
Transizione energetica: un’opportunità di crescita per le aziende.
Nel 2024 l’industria elettromeccanica ha continuato a crescere, grazie alla forte spinta derivante dagli investimenti per la transizione energetica. Il fatturato Italia ha registrato un incremento medio del 4,5% mentre le esportazioni sono aumentate del 7,8%.
La crescita si è registrata in particolare nei comparti :
• della trasmissione elettrica (+7,3%)
• della distribuzione elettrica (+25,1%)
Il rafforzamento di entrambi i comparti è stato sostenuto dall’accelerazione degli investimenti nelle energie rinnovabili, che hanno visto un incremento del 25% nella nuova capacità installata sul territorio nazionale.
Le tecnologie per la generazione da fonti tradizionali (-3%) e quelle destinate all’industria manifatturiera (-1%) hanno invece registrato un andamento in controtendenza.
Tecnologie per il Sistema Edificio: la debolezza delle costruzioni indebolisce la domanda interna.
Nel 2024 il rallentamento della filiera delle costruzioni ha condizionato l’evoluzione delle tecnologie rivolte a questo mercato. Si segnalano le seguenti tendenze:
• Il comparto dell’Illuminazione ha registrato in media d’anno una contrazione del fatturato a valori correnti del 7,5%.
• In flessione del 2-3% la domanda interna di Materiale da installazione.
L’indebolimento ha coinvolto anche i comparti Ascensori e Scale mobili, così come i Cavi.
Fa eccezione il comparto Sicurezza e Automazione edifici, che ha mantenuto un trend positivo, pur con una crescita più contenuta rispetto agli anni precedenti.
Tecnologie per l’Industria e i Trasporti: tra segnali di rallentamento e spinte positive.
Nel 2024 le tecnologie elettroniche destinate all’industria manifatturiera hanno mostrato un andamento medio in flessione come segue:
• Componenti elettronici hanno registrato un calo della domanda interna (-6,6%), a fronte però di una crescita sostenuta delle esportazioni (+5,4%);
• Automazione industriale ha subito una contrazione marcata sul mercato italiano (-31%).
L’incertezza sul Piano Transizione 5.0, l’elevato livello delle scorte e il rallentamento dell’economia tedesca sono alcune tra le principali forze frenanti per entrambi i comparti.
In controtendenza l’industria ferroviaria che continua a crescere in modo sostenuto: il comparto del Materiale Rotabile ha visto nel 2024 un incremento del fatturato del +16,1% sul mercato interno e del +39,7% all’estero.
Focus USA: le tecnologie italiane guidano le transizioni. Con un valore complessivo dell’esportato di filiera di quasi 4 miliardi di euro nel 2024, il mercato statunitense si è confermato nel 2024 il primo mercato su scala globale per le tecnologie di area Elettronica, il terzo per l’Elettrotecnica (dopo Germania e Francia). Nell’aggregato le esportazioni di tecnologie italiane verso gli Stati Uniti sono cresciute dell’11,5% in valore e del 18% in volume rispetto al 2023. Nel confronto con il 2019 si è registrato un raddoppio dei valori esportati (+100,8%, in volumi +65,6%) e un saldo commerciale passato da 815 milioni nel 2019 a 2,08 miliardi di euro nel 2024.
Protezionismo USA: il rischio dazi Lo scenario positivo è messo ora in discussione dalle nuove politiche commerciali adottate dall’amministrazione americana. Attualmente il 40% delle esportazioni di tecnologie elettrotecniche ed elettroniche verso gli USA è esente da dazi, il 16% ha dazi inferiori al 2%, il 30% è soggetto a dazi tra il 2% e il 3%. In questo scenario, un’ipotesi di aumento medio al 20% dei dazi sulle tecnologie europee comporterebbe un impatto di circa 720 milioni di euro sulle esportazioni italiane del settore. I comparti industriali più esposti a questo aumento sono le tecnologie per il Sistema Edificio (livello medio dei dazi attuale: 2,36%) ed Energia (livello medio dei dazi attuale: 2,09%).
Voce alle imprese: fiducia nella crescita ma anche perduranti tensioni nella supply chain. Secondo una survey condotta da ANIE Confindustria sulle aziende socie nel primo trimestre del 2025:
• Il 52% delle imprese considera il contesto economico attuale “favorevole”
• Il 48% è ottimista sulle prospettive di crescita sui mercati esteri nel prossimo triennio
• Il 56% continua ad avere criticità sulla supply chain, in particolare problemi di approvvigionamento di materie prime non energetiche (tra queste metalli ferrosi, rame e alluminio).
“I preconsuntivi 2024 confermano la vitalità e la resilienza delle nostre imprese, che continuano a operare con determinazione nonostante una congiuntura economica complessa – ha dichiarato Filippo Girardi, Presidente di ANIE Federazione. L’evoluzione delle politiche commerciali, in particolare quelle della nuova amministrazione americana, rappresenta un fattore di preoccupazione crescente per le imprese del settore – ha proseguito Girardi.
Questo scenario di particolare complessità – ha concluso il Presidente di Federazione ANIE – pone sfide cruciali per le imprese, non solo in termini di operatività immediata ma anche nella pianificazione strategica a medio-lungo termine. Di fronte a tali dinamiche, un’Europa economicamente e politicamente unita rappresenta un valore imprescindibile per affrontare con efficacia le tensioni internazionali e garantire stabilità e prospettive di crescita per tutti.”
Federazione ANIE aderente a Confindustria, con 1.100 aziende associate e circa 420.000 addetti, rappresenta il settore più strategico e avanzato tra i comparti industriali italiani, con un fatturato aggregato di 102,7 miliardi di euro e 28,5 miliardi di export per le tecnologie elettrotecniche ed elettroniche nel 2023. Le aziende aderenti ad ANIE investono mediamente in Ricerca e Sviluppo il 4% del fatturato, rappresentando più del 30% dell’intero investimento in R&S effettuato dal settore privato in Italia.