“Nel 39 per cento dei casi” le condotte di intimidazione poste in essere nei confronti degli amministratori locali avvengono tramite “calunnie, screditamenti, diffamazioni e minacce operate tramite il web”.
E’ uno dei dati diffusi oggi, nel corso della giornata formativa dedicata all’intimidazione degli amministratori locali, dell’indagine sul tema, condotta in forma anonima dalla Prefettura di Milano, dall’associazione ‘Avviso pubblico’ di Anci Lombardia con il supporto dell’università degli Studi di Milano su oltre 1300 amministratori lombardi tra sindaci, segretari comunali, direttori generali, dirigenti e funzionari.Emerge anche che “il 76% dei partecipanti al sondaggio ha dichiarato di non aver mai subito atti intimidatori, un dato sicuramente non esaustivo vista la assoluta volontarietà di adesione al questionario” e “dall’altra parte ben 54 sindaci, 84 amministratori locali e 49 dipendenti comunali hanno riferito di non aver voluto denunciare le pressioni e le minacce subite”.
All’incontro di oggi hanno partecipato, tra gli altri, il prefetto di Milano. Renato Saccone, il prefetto Vittorio Rizzi, il presidente dell’Anci Lombardia Mauro Guerra, il professor Nando Dalla Chiesa, la procuratrice aggiunta della Dda milanese Alessandra Dolci e Patrizia Liguori, dirigente della Polizia postale di Milano. Il prefetto Saccone ha affermato : “Il clima in cui si opera nei consigli comunali, nel rapporto tra maggioranza e minoranza e anche nel modo di fare la campagna elettorale, incide sul clima della cittadinanza. La divisione è nella politica, ma il rispetto non deve mai mancare. E voglio sottolineare che i sindaci sanno che possono fare affidamento su tutte le forze dell’ordine e che non sono mai soli”. (ANSA).