L’Ordine verso gli infermieri sul campo e la riduzione della quota per il mandato 2025-2028.
Ieri, 28 febbraio 2025 a Varese, si è tenuta l’assemblea ordinaria degli infermieri per l’approvazione del bilancio consuntivo del 2024 e del preventivo per il 2025. Un evento che ha segnato l’inizio di un quadriennio di cambiamenti sotto la nuova presidenza del Dott. Salvatore Santo, il quale ha delineato con vigore le linee guida che orienteranno l’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Varese nei prossimi quattro anni.
Il Dott. Santo, nel suo primo discorso come Presidente, ha messo in luce la necessità di un riavvicinamento degli infermieri all’Ordine, sottolineando come il distacco crescente sia il risultato di una serie di politiche percepite come sempre più distanti dalle reali esigenze degli infermieri operativi. “È fondamentale recuperare la fiducia e l’entusiasmo della base, dimostrando che l’OPI può e deve essere un sostegno concreto nella vita quotidiana dei nostri professionisti,” ha affermato il presidente Santo.
Tra le iniziative più innovative, il presidente ha annunciato il lancio del Progetto “OPI incontra”, un’iniziativa rivoluzionaria che trasformerà l’Ordine in un ente itinerante, con presenze attive nei luoghi di lavoro degli infermieri. Questo approccio mira a trasformare gli spazi di lavoro quotidiani in veri e propri punti di incontro e dialogo tra gli infermieri e l’Ordine.
Un altro punto chiave della nuova visione è la riduzione della quota annuale, un’azione che intende agevolare nel concreto gli oltre 5.000 infermieri della provincia, promuovendo al contempo un maggior senso di appartenenza e valore aggiunto attraverso i servizi offerti dall’Ordine. “Vogliamo che la quota sia percepita non come un tributo ma come un investimento nel futuro di ogni singolo infermiere e della professione in generale,” ha commentato Santo.
Il nuovo presidente ha chiuso il suo intervento invitando alla collaborazione non solo gli infermieri, ma anche le associazioni professionali, i cittadini, le università, le aziende sanitarie e le istituzioni locali. “La salute è un patrimonio collettivo e l’infermiere ne è una colonna portante; insieme possiamo costruire un futuro in cui l’Ordine sia un punto di riferimento imprescindibile per il benessere di tutti.”