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ITALY SUSHI CUP – PRIMA EDIZIONE

Il 28 maggio a Vercelli una giuria d’eccellenza,  composta da maestri del calibro di Gentaro Yamazaki e Minoru Hirazawa,  selezionerà lo chef che rappresenterà l’Italia  al World Sushi Cup in programma a Tokyo il prossimo agosto

Il migliore sushiman italiano? Sarà eletto a Vercelli, il prossimo 28 maggio, in occasione della prima edizione dell’Italy Sushi Cup, la competizione organizzata da AIRG (Associazione Italiana Ristoratori Giapponesi) e che vedrà affrontarsi alcuni tra gli chef più esperti e rinomati nell’arte del sushi in Italia. Al vincitore, l’onore di rappresentare per la prima volta il tricolore in occasione delle finali mondiali del World Sushi Cup 2025 di Tokyo che si terranno il prossimo agosto. La partecipazione dell’Italia a questo prestigioso appuntamento è un vero e proprio evento che stabilisce definitivamente la maturità e l’eccellenza della proposta gastronomica giapponese in Italia.

 

World Sushi Cup, un punto di riferimento internazionale dal 2014

Nata nel 2014, il World Sushi Cup è una competizione annuale che decreta il miglior sushiman non giapponese del mondo. La manifestazione è sostenuta dal Ministero Giapponese di Agricoltura Silvicoltura e Pesca (MAFF), e promosso dall’AJSA – All Japan Sushi Association, e dal World Sushi Skill Institute (WSSI). Quest’ultimo è l’unico Istituto di formazione riconosciuto dal Governo giapponese per l’insegnamento professionale del sushi fuori dal Giappone. Obiettivo del WSSI è quello di preservare e diffondere la tradizione del sushi, formando chef professionisti in tutto il mondo e certificandone le competenze attraverso rigorosi esami.

Proprio per questo, per partecipare al Sushi Cup è richiesto a ogni candidato il superamento del corso di formazione base del WSSI, che assicura la padronanza delle tecniche fondamentali del sushi, unendo la conoscenza delle antiche pratiche tradizionali a un’estrema attenzione per l’igiene.

 

Italy Sushi Cup, un ponte tra Giappone e Italia

La prima edizione dell’Italy Sushi Cup si terrà il prossimo 28 maggio a Vercelli. Una scelta affatto casuale quella della “Capitale Europea del Riso” come sede dell’evento, che definisce un ponte tra la cultura giapponese e quella italiana, unite nella cultura e nell’amore per questo cereale.

L’organizzazione dell’edizione italiana è affidata all’Associazione Italiana Ristoratori Giapponesi, che non a caso ha sede a Milano: il territorio meneghino è infatti da sempre quello che meglio conosce ed apprezza il sushi e conta il maggior numero di ristoranti giapponesi autentici in Italia.

 

I giudici

A giudicare gli chef in competizione sarà una giuria prestigiosa composta dai grandi nomi del sushi internazionale, primo tra tutti lo chef Gentaro Yamazaki, docente emerito di WSSI, selezionato personalmente dal maestro Hirotoshi Ogawa, icona mondiale dell’alta cucina giapponese, Direttore WSSI e Goodwill Ambassador of Japanese Cuisine per il Ministero Giapponese di Agricoltura, Pesca e Foreste.

Membro della giuria anche Minoru Hirazawa, nome di spicco della gastronomia giapponese in Italia, che ha introdotto nel nostro Paese da vero pioniere fin dal 1972 – anno in cui si è trasferito da Osaka a Roma –, per poi aprire nel 1989 il primo sushi bar italiano a Milano: il Poporoya, insegna iconica, ancora oggi punto di riferimento per tutti i food lovers e gli appassionati di cultura nipponica. Il maestro Hirazawa è anche fondatore e presidente di AIRG, Associazione con la quale dal 2003 promuove la conoscenza dell’autentica cucina giapponese attraverso attività, corsi, eventi e degustazioni rivolti sia ai professionisti, sia al pubblico di appassionati.

In giuria altri tre prestigiosi nomi operanti in Europa: lo chef Alon Than, vincitore del World Sushi Cup 2015 alla guida dell’Alon Omakase ristorante fine dining a Varsavia, in Polonia; Junko Kawada, titolare del Ko’uzi di Anversa, membro WSSI del Belgio di cui è Giudice Certificata in Europa e Medaglia d’Argento al World Sushi Cup 2014; e Julian Costantin, pioniere della ristorazione giapponese in Romania e finalista del World Sushi Cup 2017.

 

La competizione

Il 28 maggio i cinque giudici valuteranno gli chef in gara attraverso tre prove: una prova di preparazione del pesce e degli ingredienti per sushi e sashimi; l’allestimento di una composizione di Edomae-sushi tradizionale, e quello di una composizione di Sushi Creativo.

A essere valutate, dunque, le loro competenze tecniche, ma anche la conoscenza degli stili base tradizionali e la presentazione del proprio stile personale, senza dimenticare l’attenzione all’igiene e alla sicurezza alimentare.

Il concorso è aperto a chef che abbiano maturato un’esperienza di almeno cinque anni come sushiman. I candidati devono risiedere e lavorare in Italia, oppure, se lavorano all’estero, devono avere cittadinanza italiana. Inoltre, è indispensabile essere in possesso del Sushi Proficiency Certificate, documento rilasciato dalla National Association of Commercial Health and Sanitation Industry Associations, e necessario per attestare la conoscenza delle nozioni base fondamentali per un sushiman. Qualora lo chef ne fosse privo, avrà la possibilità di frequentare un corso di formazione intensivo nei due giorni precedenti la competizione (il 26 e 27 maggio), tenuto dal maestro Yamazaki sempre a Vercelli.

 

L’Associazione Italiana Ristoratori Giapponesi

A occuparsi dell’organizzazione della prima edizione dell’Italy Sushi Cup è AIRG, l’Associazione fondata a Milano nel 2003 e presieduta dallo chef Minoru Hirazawa. Nata dalla volontà di un gruppo di ristoratori giapponesi di unire le proprie forze e condividere una visione comune, AIRG si è affermata nel tempo come garanzia di autenticità e qualità nel panorama italiano. L’Associazione riunisce ristoranti giapponesi che aderiscono a rigorosi criteri di ammissione, volti ad assicurare il rispetto degli standard fondamentali di qualità che contraddistinguono l’autentica cucina giapponese. A caratterizzare i locali che possono fregiarsi del marchio AIRG non è tanto lo stile di cucina – che può variare dal tradizionale al moderno al creativo in base alle scelte individuali del ristoratore –, quanto piuttosto l’aderenza ai valori tradizionali giapponesi di accoglienza, cura e qualità. A testimonianza di questo impegno, dal 2023 i ristoranti associati sono regolarmente segnalati dalla Guida Sushi del Gambero Rosso e nel 2022 l’Associazione è stata insignita dal Console Generale del Giappone a Milano dell’Attestato di Promotore Ufficiale della Cultura Giapponese all’Estero.

Tra i principali obiettivi dell’Associazione, anche la divulgazione della cultura culinaria nipponica verso professionisti e privati. A questo scopo negli anni AIRG ha messo a disposizione degli Associati strumenti pratici di formazione e aggiornamento, come il Corso Professionale di Sushi AIRG-WSSI, i Corsi Professionali di Cucina Tradizionale e il Corso di Sala in Stile Giapponese.

L’impegno nella divulgazione passa anche attraverso eventi e iniziative rivolte al grande pubblico. Dal 2013, per esempio, AIRG organizza il Milano Matsuri, un’occasione unica per immergersi nella cultura popolare giapponese, tra bancarelle di prodotti tradizionali, spettacoli folkloristici e la possibilità di gustare autentico street food nipponico, spesso difficile da trovare nei ristoranti italiani. A queste attività si affiancano numerosi eventi di degustazione e culturali organizzati nei ristoranti associati, e tra le proposte anche corsi di cucina amatoriali, conferenze sulla cultura gastronomica giapponese, articoli di approfondimento sul blog del sito AIRG; sono molte le iniziative in fase di sviluppo, a testimonianza della vitalità e dell’impegno costante dell’Associazione.

 

Per l’Italy Sushi Cup AIRG si avvale dell’importante collaborazione di WSSI, e l’evento gode del Patrocinio del Consolato Generale del Giappone di Milano, della Regione Piemonte, della Provincia di Vercelli, della Città di Vercelli e di JETRO, Japan External Trade Organization, Ente governativo per la promozione degli scambi tra il Giappone e il resto del mondo.

 

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