Si è svolto presso Palazzo Pirelli, sede del Consiglio regionale della Lombardia, un. altro importante e coinvolgente convegno organizzato dall’Associazione Senza Veli sulla Lingua.
L’informazione con le scuole e per le scuole risulta infatti essere uno strumento di importanza fondamentale per dare alle giovani generazioni gli strumenti utili per riconoscere le relazioni tossiche e non cadere in legami violenti che creano dipendenza.
L’incontro fa parte di una serie organizzata dall’associazione che da oltre 14 anni lotta contro la violenza sulle donne e di genere. Ecco la dichiarazione della Presidente di SVSL, Ebla Ahmed: “Il tema di oggi è quello che mi ha convinto ad aprire l’Associazione che oggi ha una squadra solida e strutturata. Oggi puntiamo l’attenzione su un fenomeno sempre più drammatico, quello dei femminicidi, dove le donne, vittime di violenza, rivendicano la libertà di allontanarsi da un amore malato. Spiegarlo ai giovani studenti è il primo passo verso la consapevolezza di relazioni improntate sul rispetto dei ruoli. Per questo oggi abbiamo anche voluto dare un segnale forte esponendo “l’abito del sogno infranto”, un abito da sposa, macchiato di rosso, che racconta la storia d’amore di una sposa sfociata in violenza. Un percorso di salvezza rappresentato simbolicamente dall’abito con macchie di colore rosso sangue, simboli di dolore e allo stesso tempo di rinascita. L’abito del Sogno infranto come protagonista assoluto suscita nell’occhio di chi lo guarda sentimenti contrastanti: amore, vergogna, inadeguatezza, terrore, paura, impotenza. Ma anche consapevolezza e liberazione”. Un evento in collaborazione con Regione Lombardia che si dimostra ancora una volta molto sensibile nella formazione continua verso le giovani generazioni soprattutto nel mese contro la violenza sulle donne”.
Fornire strumenti utili ai giovani per riconoscere le relazioni tossiche e non cadere in legami violenti che creano dipendenza, è il messaggio emerso dal convegno “La dipendenza affettiva: l’Amore malato”, organizzato in collaborazione con Regione Lombardia e Fondazione Comunità Milano. Nel corso dell’evento, a cui hanno partecipato in presenza circa 80 studenti della quinta classe dell’Istituto superiore Fabio Besta di Milano frequentato da Sofia Castelli, uccisa dal fidanzato nell’estate 2023, ha preso parte anche l’Assessore regionale alla Sicurezza e Protezione civile, Romano La Russa.
“I dati diffusi dal Viminale – ha affermato l’assessore La Russa – sono davvero drammatici. Nel 2024 in Italia, si sono registrati 94 omicidi di donne, 80 dei quali commessi in ambito familiare o affettivo e ben 57 per mano del partner o ex partner. È evidente che davanti a questo fenomeno dobbiamo perseverare nell’opera di sensibilizzazione e di diffusione della cultura del rispetto e della parità che Regione Lombardia porta avanti da molto tempo. Ritengo fondamentale coinvolgere le nuove generazioni, ragazze e ragazzi, affinché comprendano che senza rispetto e senza libera scelta non può esserci alcun tipo di relazione”.
“Questa iniziativa – ha concluso – che fa parte della campagna regionale contro la violenza sulle donne ‘Non sei da sola’, vuole essere un momento di riflessione e di crescita per tutti loro”.
L’impegno di tutte e tutti, nel contrasto alla violenza sulle donne, deve essere costante e un incontro come questo, con gli studenti che tra l’altro hanno vissuto e vivono direttamente la scomparsa di una loro coetanea e compagna di studi, per femminicidio, deve essere condiviso e continuo in ogni luogo della società, per il bene del futuro…