di Sara Esposito
UN NETWORK PROGETTUALE D’ECCELLENZA CHE COINVOLGE 10 PRESTIGIOSE ISTITUZIONI ITALIANE PER DARE VITA AD UN ECOSISTEMA INTERDISCIPLINARE ESTESO A TUTTO LO STIVALE.
L’iniziativa biennale, presentata da NABA, Nuova Accademia di Belle Arti, inaugura il programma di attività per sviluppare innovative pratiche culturali e creative, tra arte, tecnologia e sostenibilità.
Arte, design, performance e musica: sono solo alcuni degli ambiti creativi che P+ARTS (Partnership for Artistic Research in Technology and Sustainability) coinvolge nella rete AFAM (Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica) attivata per dare vita ad un progetto mirato al radicarsi della ricerca artistica, sia a livello nazionale che internazionale, quale metodologia dalle molteplici applicazioni.
L’iniziativa nasce nel momento di grande riscrittura – sociale, tecnologica e ambientale – che definisce il nostro tempo intercettando un’esigenza nazionale di adeguamento a parametri di sviluppo culturale che traccino nuove traiettorie progettuali per rapportarsi al futuro. La ricerca è sicuramente l’ambito privilegiato per sondare prospettive originali, infrangere barriere tra le discipline, creare dialogo tra gli ambiti del sapere per potenziare la creatività come elemento olistico di decodificazione di una realtà così mutevole e, quindi, istituzionalizzarla.
P+ARTS si inserisce proprio all’interno di questo dibattito e si distingue come modello di eccellenza nella Ricerca Artistica (RA) italiana, favorendo innovazione nel panorama artistico nazionale e internazionale, attraverso una cooperazione strategica e multidisciplinare, sostenendo una nuova estetica e un’industria culturale sostenibile.
L’iniziativa biennale, finanziata dal finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU (PNRR),Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, vede NABA, Nuova Accademia di Belle Arti come capofila del progetto a cui hanno aderito illustri istituzioni milanesi e di rilevanza nazionale tra cui: Fondazione Accademia Teatro alla Scala, Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano, Accademia di Belle Arti di Napoli, Accademia di Belle Arti di Bari, Conservatorio di Musica “E.R. Duni” di Matera, IAAD Istituto di Arte Applicata e Design, SAE Institute Milano, Politecnico di Bari, Libera Università di Bolzano e numerosi partner associati come Villa Arson e Fondazione Pino Pascali.
Michele Mazzola, Direzione Internazionalizzazione e comunicazione – Ministero dell’Università e dalla Ricerca
«P+ARTS: Partnership for Artistic Research in Technology and Sustainability è uno dei 30 progetti finanziati nell’ambito del PNRR, in attuazione della M4C1, Inv. 3.4, sotto-investimento T5. L’Avviso AFAM è una misura che rientra nell’azione complessiva del Ministero di sostenere il processo di internazionalizzazione delle AFAM, attraverso la promozione della cultura italiana nel mondo.
P+ARTS è un progetto importante che dispone di un solido profilo di sostenibilità economica e finanziaria, con un budget approvato di € 4.386.134,80 di cui € 2.071.871,57 destinati alle regioni del Mezzogiorno.
Il Ministero è convinto che con questa opportunità resasi possibile grazie alle risorse messe a diposizione dal PNRR e alla volontà di investire per internazionalizzazione il nostro sistema di formazione superiore nel 2026 sarà potenziato e ancora più competitivo a livello globale.»
Guido Tattoni, Dean – NABA, Nuova Accademia di Belle Arti
«È con grande orgoglio che presentiamo il progetto P+ARTS, emblema di un desiderio antico e profondamente radicato, da lungo tempo coltivato con passione e dedizione da artisti, artiste e docenti delle istituzioni AFAM italiane: offrire il meritato riconoscimento e il giusto inquadramento istituzionale alla ricerca artistica che illumina e arricchisce il nostro paese.
Crediamo che la ricerca artistica rappresenti un fertile terreno d’incontro, in cui gli intenti delle istituzioni pubbliche e private si armonizzano in perfetta sinergia, alimentando la rinascita e l’innovazione del nostro patrimonio culturale e contribuendo al bene comune attraverso l’elevato linguaggio che meglio conosciamo: quello dell’arte»
Elisa Poli, responsabile scientifico P+ARTS e Research Programme Leader Senior – NABA, Nuova Accademia di Belle Arti
«Questo progetto è la prova materiale di come un’idea forte possa concretizzarsi attraverso lo sforzo collettivo di bravissimi docenti, ricercatori e artisti. È il frutto della passione condivisa tra colleghi che provengono da diverse discipline, latitudini e formazioni.
Sottolineo il sostantivo passione perché quando si decide di trasformare, tutti insieme, un desiderio, diciamo pure un bisogno, in forma tangibile occorre crederci davvero tanto e saper immaginare per il futuro qualcosa di ambizioso ma necessario: noi ci siamo immaginati l’artista che verrà. Abbiamo cercato di capire in quale cultura dovrebbe crescere e a quali strumenti conoscitivi, tecnologici, sociali dovrebbe poter accedere per trasformare il suo potenziale in opera, il suo talento in creatività. Abbiamo guardato tutte le studentesse e gli studenti che con tenacia e disciplina lavorano ogni giorno nelle nostre istituzioni per migliorare le proprie qualità di musicisti, danzatori, designer, performer e abbiamo pensato a un sistema virtuoso che possa supportarli nella ricerca strutturata delle arti.
Oggi celebriamo l’inizio di un percorso favoloso, reso possibile solo grazie al prezioso finanziamento del MUR, che parte dal nostro consorzio AFAM ma proseguirà solo grazie alla passione delle nuove generazioni. Ed è a queste, alle artiste e agli artisti di domani, che dobbiamo tutto l’impegno necessario per trasformare l’eccezionalità di P+ARTS nella normalità in cui un paese come l’Italia può riconoscere il proprio valore e primato artistico.»
Le attività che P+ARTS svilupperà nel ricco biennio di lavoro sono strutturate intorno a tre obiettivi principali che riflettono l’urgenza di promuovere l’innovazione artistica e la collaborazione tra istituzioni:
- Promozione della cultura intorno alla ricerca artistica (AR) per costituire una rete nazionale dell’AR, ispirata alle migliori pratiche internazionali, sviluppando una solida consapevolezza accademica dell’AR e sostenendo un programma di dottorato nazionale delle arti. Questo programma è incentrato sulla valorizzazione dei talenti attraverso il rinnovamento della didattica e l’integrazione tra arti, design, tecnologia e sostenibilità
- Innovazione nell’arte e nella cultura: in linea con il Green Deal Europeo, il progetto punta a creare un ecosistema di innovazione artistica che favorisca lo sviluppo di nuove pratiche culturali e Ciò avverrà tramite partnership, workshop, mostre ed eventi, tutti orientati alla trasformazione tecnologica e ambientale. P+ARTS intende stimolare l’internazionalizzazione dell’arte italiana, promuovendo scambi culturali e collaborazioni con istituzioni estere.
- Ridefinizione del ruolo dell’artista nella società: in un mondo in continua evoluzione, P+ARTS mira a ridefinire il ruolo dell’artista come agente di cambiamento, capace di influenzare il dibattito sociale, culturale e ambientale. Attraverso la creazione di un programma di Master per artisti ricercatori focalizzato sulla transizione verde, sulle pratiche digitali e sulla sostenibilità sociale, il progetto fornisce gli strumenti per rendere gli artisti protagonisti nelle sfide contemporanee.
Il network P+ARTS è, infatti, un prestigioso incubatore di sperimentazione e un esteso osservatorio nazionale di approcci formativi differenti, che, facendo sistema, tracceranno le linee per una “sensibilità” comune supportata da metodologie condivise. Il progetto si articola in tre fasi principali che sarà seguito da tutte le istituzioni anche con la promozione di eventi/attività aperte al pubblico:
- Costruzione dell’Ecosistema di Innovazione AFAM che mette in rete artisti, ricercatori e tecnologi per favorire l’interazione tra arte e tecnologia, permettendo lo sviluppo di nuove metodologie di ricerca e produzione artistica in risposta alle sfide contemporanee.
- Azioni Pilota che coinvolgono tutti i settori artistici, dalle arti visive alla musica, dalla danza al design attraverso una serie di progetti pilota che il consorzio individua in originali pratiche artistiche e di ricerca sviluppate nella fase precedente.
- Progetti a lungo termine per consolidare i risultati ottenuti con la strutturazione di programmi di dottorato e master per la formazione di artisti-ricercatori, oltre alla creazione di un Investment Board per garantire la sostenibilità futura della produzione artistica in Italia.
partsproject.eu
NABA, Nuova Accademia di Belle Arti
NABA è un’Accademia di formazione all’arte e al design: è la più grande Accademia di Belle Arti in Italia e la prima ad aver conseguito, nel 1981, il riconoscimento ufficiale del Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR). Con i suoi due campus di Milano e Roma, offre corsi di primo e secondo livello nei campi del design, fashion design, grafica e comunicazione, arti multimediali, nuove tecnologie, scenografia e arti visive, per i quali rilascia diplomi accademici equipollenti ai diplomi di laurea universitari, oltre a PhD e Special Programmes. Fondata da Ausonio Zappa a Milano nel 1980, coinvolgendo in una prima fase Guido Ballo e Tito Varisco, e poi attivando un nucleo di artisti tra cui Gianni Colombo, l’Accademia ha avuto da sempre l’obiettivo di contestare la rigidità della tradizione accademica e di introdurre visioni e linguaggi più vicini alle pratiche artistiche contemporanee e al sistema dell’arte e delle professioni creative. NABA è stata selezionata da QS World University Rankings® by Subject come la migliore Accademia di Belle Arti italiana e tra le prime 100 istituzioni al mondo in ambito Art & Design, è stata inserita da Domus Magazine tra le 100 migliori scuole di Design e Architettura in Europa, e da Frame tra le 30 migliori scuole postgraduate di Design e Fashion al mondo.