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L’invito alla Belle Époque di Toulouse-Lautrec, in mostra a Parma

In questi week end di settembre, partono eventi e mostre che vale la pena di seguire, partendo anche dalla nostra regione verso città d’arte delle regioni vicine, come l’Emilia Romagna.

E’ il caso di: “Henri de Toulouse Lautrec – Il mondo del circo e di Montmartre”, in mostra a Parma, al Palazzo Dalla Rosa Prati dal 7 settembre, racconta le passioni dell’artista francese dell’800.

Parma è sempre più proiettata ad una dimensione turistica e alla promozione di una cultura colta, capace di proposte eterogenee ma significative, come questa mostra su Toulouse-Lautrec. Ad ottobre Parma ospiterà il festival verdiano e ci auguriamo che possa nascere anche una sintesi nuova, nuove chiavi di lettura tra il mondo della Belle Époque e quello di Giuseppe Verdi che, come Lautrec, trasse ispirazione da personaggi letterari e temi cari anche all’artista francese, si pensi per esempio alla Traviata. Questa, in particolar modo, coinvolge un artista che ha un grande fascino, con una personalità di grande curiosità, sia per la cittadinanza sia per i numerosi turisti. Ci sembrava assolutamente doveroso sostenerla, quindi, e provare a mantenere la collaborazione con Palazzo Dalla Rosa Prati, e con Navigare srl che organizza l’esposizione, che è sempre stato importante per la cultura della città”.

 Queste le parole di Lorenzo Lavagetto, vicesindaco di Parma, e assessore alla Cultura, espresse in occasione della preview alla stampa della mostra dedicata all’artista francese Henri de Toulouse Lautrec, partita sabato 7 settembre al Palazzo Dalla Rosa Prati, con finale a gennaio 2025.

L’esposizione, patrocinata dalla regione Emilia-Romagna e dalla Città di Parma, rappresenta uno spaccato di contemporaneità come ha sottolineato il curatore della rassegna lo spagnolo Joan Abelló: “È una mostra che incide sulla contemporaneità di questo artista che è stato pioniere, nella pubblicità, e i suoi manifesti, quando ancora era vivente, erano ammirati anche da altri artisti come Picasso. Lautrec è un grande”.

Le atmosfere della Belle Époque francese rivivono a Parma, con l’esposizione dedicata al pittore della Ville Lumière di tardo Ottocento, che presenta oltre 100 opere, tra manifesti, illustrazioni e litografie, provenienti da collezioni private spagnole.

 Il percorso espositivo, realizzato in 4 sezioni: I manifesti e le illustrazioni; Le Donne ed Elles; Il circo; I ritratti ripercorre la breve vita e l’attività artistica del giovane aristocratico Henri de Toulouse -Lautrec, riconosciuto tra gli artisti bohémien più rappresentativi dell’epoca, dopo la morte avvenuta nel 1901, a 37 anni, al termine di una esistenza minata da importanti patologie congenite, sifilide e alcolismo.

 Con la prima sezione, dedicata ai manifesti e alle illustrazioni, e composta da 28 opere (8 manifesti, 19 illustrazioni a stampa litografica e 1 opuscolo originale), la mostra presenta una panoramica dell’attività di Lautrec nel campo della grafica pubblicitaria, in cui si distinse a tal punto da influenzarne gli sviluppi successivi. Spiccano, tra gli 8 manifesti datati 1892-1895, quelli realizzati per gli spettacoli di Aristide Bruant, celebrità del locale Le Chat Noir di Montmartre e icona del cabaret francese, e del Divan Japonais, altro locale bohémien in voga in quel periodo. Per le illustrazioni, si segnalano, in particolare, quelle realizzate per la storica rivista satirica Le Rire, in cui sono ritratti personaggi e artisti delle notti parigine. Di particolare interesse in mostra anche 12 stampe della serie Elles, datate 1952, nella seconda sezione, con ritratti di prostitute del quartiere Montmartre con le quali Toulouse-Lautrec condivideva la quotidianità, avendo scelto di abitare nelle maisons closes parigine per diverso tempo.

    

Di grande attrattiva per i francesi di fine Ottocento, il circo è un soggetto frequente nella produzione di Toulouse-Lautrec. La mostra dedica ampio spazio al mondo circense, nella terza sezione, con 39 litografie. Si tratta di opere stampate postume grazie a Maurice Joyant (1864-1930), fraterno amico di Lautrec e suo primo biografo ed esecutore testamentario, a cui va il merito di aver contribuito in modo decisivo alla diffusione e alla valorizzazione del lavoro di Lautrec. Joyant, infatti, stampò diverse opere (litografiche e non) di Lautrec, insieme al celebre mercante d’arte, stampatore ed editore Adolphe Goupil. Per queste opere fu impiegata la tecnica della gomma bicromata, ossia una tecnica di stampa che permette di apprezzare il contorno della linea, incorporando il colore e ottenendo un effetto ottico che simula le tracce dell’opera originale.

 

  Con la medesima tecnica, furono realizzate anche le stampe delle 33 litografie presenti nella quarta sezione I ritratti, raffiguranti personaggi maschili e femminili della società borghese, artisti e intellettuali e personaggi della vita notturna. La mostra è realizzata in collaborazione con Reial Cercle Artìstic, Glocal Project Consulting e Ono Arte. Apertura tutti i giorni con orario continuato (lun-ven 9:30-19:30; sabato, domenica e festivi 9:30-20:30) sino al 12 gennaio 2025. Prevendita on-line: www.ticketone.it. Info: www.navigaresrl.com.

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