L’Arcivescovo di Salerno Mons. Andrea Bellandi, in occasione della visita Pastorale a Buccino in Provincia di Salerno, ha incontrato le Associazioni del luogo e dei Comuni vicini.
E’ stato un incontro molto interessante, sia per la comunione di fede, che per le problematiche riguardanti i giovani e il loro futuro, con il mondo del lavoro che è sempre più precario, con l’assenza di infrastrutture e luoghi di incontro capaci di creare veri interessi.
Diversi ed articolati sono stati gli interventi delle numerose Associazioni presenti, fra questi, il più interessante quello del Presidente dell’Associazione Paese Mio Gregorio Fiscina che, oltre a descrivere magistralmente l’excursus dell’Arcivescovo Bellandi, ne ha elogiato l’azione proficua in favore della Chiesa Salernitana in questi cinque anni del suo apostolato.
“La Sua visita – ha detto Fiscina – deve essere non solo un momento per scoprire la parola di Dio, ma anche a ravvivare l’amore per gli appartenenti a questa Comunità, incoraggiandoli nella fede, perseveranti nella carità e sempre nuovi nella speranza”.
Il Presidente Fiscina, ha poi donato all’Arcivescovo il volume “Ciliegie e Amarene“ di Mogol socio onorario di Paese Mio, nonché un dipinto molto particolare del celebre artista milanese Enrico Nicodemo in arte Demò, che vive ed opera a Milano, ma nativo di Sicilì, un caratteristico borgo del lussureggiante Cilento.
Demò, in compagnia della sorella Antonietta, ha consegnato nelle mani di Mons. Bellandi una suggestiva immagine sacra, tempestata di pietre preziose e nell’avere parole di elogio per l’Arcivescovo ha anche affermato “ Sono felice di poter donare questa mia opera ad un Arcivescovo che onora la Chiesa e il territorio Salernitano. Un attestato di stima per la incessante opera di amore e di pace che, quotidianamente compie, soprattutto, in favore dei più deboli”.
Felice e meravigliato per un dono di tale importanza, Mons. Bellandi, nel ringraziare l’artista ha detto ”Grazie maestro Demo’, non meritavo tanto. Un’opera molto bella che conserverò fra le cose più care”.