Nasce il festival Ensemble, che porta a Milano il tema della genitorialità senza filtri. Dal 4 al 5 maggio l’hub Stecca3 di Via De Castillia, 26 si trasforma in uno spazio di incontro per creare consapevolezza, promuovere il cambiamento nella narrazione del concetto di famiglia e di genitore e rifletterci non più in una prospettiva di singolo o coppia, ma insieme alla comunità. La direttrice artistica dell’evento, Anna Acquistapace ha scelto di rappresentare l’idea di Ensemble come un villaggio da cui lasciare fuori pregiudizi e preconcetti, un luogo fisico e metaforico, in cui riunire e ampliare la comunità creatasi attorno al suo podcast “Grembo, racconti di pancia”, di cui Ensemble è, a sua volta, “figlio”.
Come nasce l’idea di Ensemble
Grembo è nato all’interno del laboratorio Nati per cambiare® di LUZ, agenzia B-Corp milanese fondata sul metodo giornalistico che si occupa di Comunicazione human-first. Nati per cambiare è un percorso di formazione che LUZ propone ai suoi collaboratori e collaboratrici, ispirato da un approccio pedagogico per bambini e bambine, che mira a stimolare negli adulti una creatività̀ rinnovata e che parta da esigenze espressive profonde.
Il podcast Grembo parte dal desiderio di Anna Acquistapace di parlare di genitorialità andando oltre le aspettative sociali stereotipate sul ruolo di “madre e padre” e dialogando attraverso le interviste con persone dalle idee e dalle esperienze molto differenti. Grembo ha promosso una rilettura della figura del genitore in una visione aperta alle differenti espressioni e scelte di vita; la famiglia, in questo senso, non è più solo una “costruzione sociale”, ma la possibilità di vivere relazione, socialità e affetti in una visione di comunità. Lanciato nell’aprile 2023, il podcast ed è diventato un appuntamento atteso da una nutrita community di ascoltatori, tanto che Anna Acquistapace è stata candidata al premio “PODSTAR”, come migliore podcast femminile per l’impatto culturale e sociale.
“Ritorno al villaggio”: la via per costruire Famiglia
L’obiettivo della prima edizione del festival è di ampliare il dibattito generato dal podcast e discutere e sperimentare la genitorialità a tutto tondo come uno stile di vita che ha molte declinazioni e tante possibilità espressive.
«L’idea che sta alla base di Ensemble – spiega Anna Acquistapace – è quella che racconta l’espressione “per crescere un bambino ci vuole un intero villaggio” che proviene dell’originario “omwana takulila nju emoi” ovvero “un bambino non cresce solo in un’unica casa”, del gruppo Bunyoro in Uganda. Viviamo in un periodo che ci fa sentire come esseri singoli e sconnessi e invece abbiamo bisogno di recuperare il senso di comunità anche nei momenti più forti, come quelli legati alla genitorialità. Paure, timori, frustrazioni, ma anche traguardi, scoperte, gioie sono delle tappe che, se condivise, possono trovare supporto, affiancamento, facilitazione. Per farlo dobbiamo liberarci delle categorie stereotipate in cui ognuno ha un ruolo e dei doveri e rileggere il concetto di genitorialità e di famiglia in una visione più aperta».
Al concetto di rete e delle sue varianti utilizzate nell’era digitale, infatti, Ensemble preferisce quello di villaggio, inclusivo, autentico e, soprattutto, distante dall’idea dualistica, ancora oggi abbinata convenzionalmente alla genitorialità.
Genitorialità a prova di cambiamento: i temi di Ensemble
L’essere genitori e famiglia, in Italia, deve fare i conti con molte difficoltà: la disparità di genere, la delicata ricerca dell’equilibrio tra vita privata e lavoro, la difesa dei diritti riproduttivi e la libertà di scelta, il gender pay gap: Ensemble è l’occasione per dialogare e affrontare anche le sfumature più “scomode” della genitorialità.
In un mondo in cui le discussioni sono spesso polarizzate, Ensemble apre le sue porte a chiunque voglia dialogare sulla genitorialità, a prescindere dalla direzione culturale, dalla provenienza sociale e dalle intenzioni. Childless, Childfree, coppie, giovani genitori, futuri genitori, persone che cercano la loro strada per diventare famiglia, famiglie omogenitoriali, genitori singoli: tutti sono accolti. «È necessario creare più consapevolezza sull’esigenza di creare questa rete – conclude Anna – Ensemble nasce per offrire più strumenti a uomini e donne, anche attraverso la voce dei professionisti, per creare una società prima di tutto accogliente, senza pregiudizi né giudizi, senza pressioni che, spesso, sono alla base della cultura patriarcale in cui ancora navighiamo».
Stare insieme, dialogare Ensemble. Le voci del festival
Il programma di Ensemble si articola in tre diversi filoni: un ciclo di conferenze sui vari temi trasversali che attraversano la genitorialità; dei workshop per apprendere informazioni, nozioni e mettersi alla prova e attività in libertà per famiglie, genitori e bambini a cui si può accedere, come una mostra fotografica sul tema dell’adozione, la possibilità di farsi fare ritratti da Elena Givone, fotografa esperta in ritratti di famiglia e di newborn.
Durante le due giornate sarà presente un’area dedicata alle mamme in attesa che vogliono confrontarsi con un’ostetrica, uno spazio allattamento, e un’area dedicata ai più piccoli a cura di Gaia Family Hub di Lia Calloni. Tra gli ospiti del festival molte voci del panorama contemporaneo: Flavia Brevi, capa della comunicazione di Fondazione Libellula, che modererà una tavola rotonda sul tema della violenza di genere, Cristina Maccarrone, giornalista esperta di marketing quella dedicata al lavoro di cura; spazio al dibattito poi con Ella Marciello, “madrina” del festival e direttrice creativa nella vita professionale, Giulio Cavalli giornalista e scrittore, Alice Siracusano founder di LUZ Agency Società benefit & B Corp e autrice di Nati per Cambiare. Anche Sonia Malaspina di Danone, autrice de Il Congedo Originale, che modererà la tavola rotonda “Lavoro di cura e mondo del lavoro”, Alessia Dulbecco, scrittrice, pedagogista, formatrice e counselor, specializzata nel contrasto agli stereotipi e alla violenza di genere e
Francesca Bubba, attivista e divulgatrice sul tema della maternità, contribuiranno al dialogo sulla genitorialità senza filtri.
«Uno dei nostri obiettivi di impACT, il piano pluriennale di CSR di Laboratoires Expanscience, azienda detentrice del brand Mustela- spiega Roberta Bonacina, general manager di Mustela Italia, main partner dell’evento– è quello di mobilitare le nostre comunità per costruire insieme modelli di business con un impatto positivo sulla società, sugli individui e sull’ambiente. Per fare questo, Mustela offre prodotti e servizi che supportano i genitori e li facciano sentire sereni, ascoltati e coinvolti. Abbiamo sposato il progetto di Ensemble il Festival #nofilter sulla genitorialità perché risponde alla nostra stessa volontà di mettere al centro gli individui, creando uno spazio sicuro di condivisione, supporto e inclusione, con l’obiettivo di apportare un cambiamento positivo sulla narrazione della genitorialità».