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Francesca Alotta: “Le mie canzoni sono un inno alla gioia. Porterò in teatro la vera storia di Mia Martini”

Francesca Alotta: “Le mie canzoni sono un inno alla gioia. Porterò in teatro la vera storia di Mia Martini”

A cura di Rossella Di Pierro

Francesca Alotta, un nome che non ha bisogno di presentazioni e che precede la sua luminosa carriera artistica. Una delle voci più belle che l’Italia possa avere, ha brillato particolarmente a Sanremo 1992, in cui ha vinto in coppia con Aleandro Baldi con il brano “Non amarmi”. Non solo una grande vocalità, ma anche una personalità forte e carismatica. Francesca è un’esplosione di luce, positività e forza. Fonte di ispirazione costante per gli altri, nei suoi brani vuole trasmettere un messaggio di libertà e di amore per la vita. Dai successi del passato ai numerosi progetti futuri, Francesca Alotta racconta la sua storia di forza e resilienza.

Francesca Alotta con Aleandro Baldi canta “Non amarmi” – Sanremo ’92

Ciao Francesca, come stai?

“Bene, sono molto felice per i progetti che sto portando avanti. Sto lavorando ad una tournée con il mio storico chitarrista Paolo Rainaldi e il mio batterista percussionista Donato Scotto Di Monaco. Ci saranno sia dei brani tratti dal mio nuovo album, che canzoni di Mia Martini, Giancarlo Bigazzi e un omaggio a Pino Mango. Inoltre tra poco sarò in partenza per il Kenya, dove farò una serie di concerti insieme a Franco Fasano.”

Sei felice per la vittoria di Angelina a Sanremo?

“Sì, molto. Mi ha emozionato molto come ha portato sul palco il brano di suo papà La Rondine. Conosco bene la famiglia Mango. Nel ’92 feci il Cantagiro proprio insieme alla mamma Laura Valente e fu un’esperienza meravigliosa. Sono delle persone splendide, umili e di sani valori, che hanno trasmesso anche ad Angelina. Per omaggiare Pino, con suo nipote Antonello Mango, abbiamo fatto una versione del brano Mediterraneo, molto emozionante, che potete trovare sul mio canale Youtube.”

A distanza di trent’anni, ti piacerebbe tornare sul palco dell’Ariston?

“Mi piacerebbe molto, mai dire mai.”

Uno dei tuoi ultimi brani si chiama “Avanti a pugni chiusi”. Qual è il messaggio che vuole trasmettere?

“Tre anni e mezzo fa mi è stato diagnosticato il cancro. Questa esperienza mi ha cambiato la vita, insegnandomi molto. Ho tirato fuori un coraggio ed una determinazione che non pensavo di avere. Ho iniziato ad apprezzare la vita attimo per attimo. E questo vuole essere proprio il messaggio del brano, di non arrendersi mai di fronte alle difficoltà e di andare avanti a pugni chiusi. Il videoclip della canzone è stato girato insieme al mio grande maestro di vita Ivan Cottini, che con grande forza combatte la sua battaglia contro la sclerosi multipla, Bianca Maria Berardi, coreografa e ballerina, e la piccola Sofia La Magnifica. Le riprese sono state fatte a Urbino, la città degli aquiloni, simbolo di gioia, libertà e voglia di vivere.”

C’è qualcosa in particolare che hai trovato il coraggio di fare dopo la malattia?

“Sì, partecipare a Tale e Quale Show. Pensa che avevo fatto i provini per ben quattro volte senza mai riuscire ad entrare. Dopo la malattia, il desiderio di fare quel programma era talmente forte che ce l’ho messa tutta e mi hanno presa.”

Che esperienza è stata Tale e Quale Show?

“Meravigliosa. Un’altra mia grande passione è la recitazione, dunque calarmi nei panni di altri artisti è stato molto stimolante. Ho dovuto interpretare personaggi anche molto distanti dalle mie sonorità e personalità, come Mariah Carey o Gianna Nannini. Ho vissuto appieno quell’esperienza, classificandomi seconda e vincendo una puntata con il brano di Mia Martini E non finisce mica il cielo. Con questo brano ho ricevuto il premio Mia Martini da Franco Fasano.”

Francesca Alotta interpreta Mia Martini a Tale e Quale Show con il brano “E non finisce mica il cielo”

Progetti futuri?

“A maggio uscirà il mio nuovo album dal titolo Diversa, che prende il nome da un brano che ho scritto per una ragazza, vessata psicologicamente dalla madre per la sua omosessualità. Stava soffrendo tantissimo, era diventata anoressica e ormai stava morendo. Sono riuscita a farla scappare da casa e ad aiutarla a rinascere. I brani che sono contenuti nell’album mi sono venuti quasi di getto, è stata pura magia. Ogni canzone è un manifesto d’amore, di gioia e di libertà. Con la mia musica voglio ispirare forza e coraggio di essere sempre se stessi, senza paura di esprimersi. Tranne due brani che sono stati arrangiati da Giuseppe Di Gioia, tutte le altre canzoni contenute nell’album sono state arrangiate da Max Marcolini, storico produttore di Zucchero Fornaciari. “

Qual è la tua vittoria più grande nel fare musica?

“Ispirare le persone a non abbattersi mai, ad andare avanti con forza e gioia, superando ogni difficoltà.”

Stai lavorando anche ad un brano che prende ispirazione dalla tua terra d’origine.

“Sì, è un brano che uscirà ad aprile ed è interamente scritto in siciliano, suonato dal violoncellista di fama internazionale Giovanni Sollima e dal percussionista e cantautore Alfio Antico, che ha lavorato a fianco dei più grandi della musica italiana. Il brano si chiama Vastasa – maleducata, ribelle in siciliano. Mia mamma mi chiamava così quando ero bambina, per il mio essere molto esuberante e sempre piena di energia, a tratti un po’ maschiaccio. Il brano è dedicato a mia madre e a tutte le donne, che siano sempre libere di essere e di esprimersi come preferiscono. Il mio pensiero va in particolare alle donne israeliane e afghane, che sono state private di questa libertà.”

E il teatro?

“Fa parte di me, insieme alla musica è la mia essenza. Insieme al giornalista Ciro Castaldo, abbiamo scritto uno spettacolo teatrale, dedicato alla mia cara amica e grande artista Mia Martini. Uscirà nel 2025, per i trent’anni dalla sua scomparsa, e si chiamerà “La vera storia di Mimì”. Ho dei bellissimi ricordi con lei, oltre ad aver condiviso l’esperienza del Cantagiro e di Sanremo ’92 insieme. Con questo spettacolo voglio renderle giustizia, per tutto quello che di sbagliato è stato detto sul suo conto.”

Hai un ricordo particolare con lei?

“Io e lei avevamo uno stesso problema di salute. Mi ricordo che durante il Cantagiro, quando lo venne a sapere dal mio ex fidanzato, si fece più di 150 metri nel fango a piedi, per venirmi ad abbracciare e consolare. Ha sempre avuto un animo dolce e gentile e la porterò sempre nel cuore.”

 

 

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