Dopo il successo riscosso la scorsa primavera al Centre Pompidou di Parigi e dopo un tour internazionale che ha toccato il Tribeca Film Festival di New York e Taipei, arriva per la prima volta in Italia Noire. La storia sconosciuta di Claudette Colvin, installazione immersiva prodotta dalla Casa di produzione Novaya e dal Centre Pompidou. Ad accoglierla MEET Digital Culture Center, il Centro Internazionale per l’Arte e la Cultura Digitale nato a Milano con il supporto di Fondazione Cariplo, che la ospita dal 3 febbraio al 10 marzo 2024.
Si tratta di un’esperienza coinvolgente, narrata con il linguaggio della realtà aumentata, che permette agli spettatori di entrare nella scena e rivivere il gesto rivoluzionario compiuto dalla studentessa Claudette Colvin nel 1955 a Montgomery, in Alabama, quando questa ragazzina di colore, allora 15enne, si rifiutò di cedere il proprio posto a un passeggero bianco, nonostante le minacce; per questo fu arrestata, ma decise di citare in giudizio la città e dichiararsi non colpevole.
Una mostra che vuole essere anche un riscatto per la giovane Claudette Colvin (oggi 84enne), il cui nome, malgrado il suo coraggio, non è ricordato come quello della più famosa Rosa Parks, che sempre a Montgomery nove mesi dopo – grazie anche al gesto di Claudette e all’incontro fortunato con il giovane pastore Martin Luther King – diventò un’icona per il movimento per i diritti civili delle persone di colore.