“Disappunto e vicinanza ai tanti operatori sanitari, da estendere a tutti i lavoratori del comparto pubblico, che saranno costretti ad attendere il nuovo anno per vedere corrisposto l’anticipo dei rinnovi contrattuali previsto dall’articolo 3 comma 3 del D.L.gs. 145 del 18 ottobre 2023. L’intenzione del Governo era quella di dare respiro alle famiglie dei lavoratori coinvolti per far fronte all’inflazione che sta erodendo in maniera significativa il potere d’acquisto dei cittadini. Sono troppo poche le Regioni che, ad oggi, si sono fatte carico di applicare immediatamente quanto legiferato. Si sta verificando quindi una erogazione a singhiozzo, che lasciano così a bocca asciutta chi sperava di poter affrontare il periodo delle feste con maggiore serenità” dichiara Gianluca Giuliano, Segretario della UGL Salute. “La cattiva gestione economica di alcune Regioni – prosegue – finisce così per essere pagata sempre dai soggetti più deboli, i lavoratori. Ci stupisce come, chi ha chiamato in questi giorni in piazza gli operatori sanitari con fini più ideologici che sindacali, oggi sia in silenzio di fronte all’ennesimo atto di indifferenza verso coloro che sono la base del SSN. Le somme verranno erogate nel 2024, questo è chiaro, ma intanto in tante famiglie permangono le difficoltà nell’arrivare alla fine del mese. Dove le amministrazioni hanno negato l’anticipo nel mese corrente stiamo facendo sentire la nostra voce e la nostra protesta. Con la promessa assoluta che alle prime luci del 2024 presseremo le Regioni ancora inadempienti affinché venga erogato quando dovuto nel minor tempo possibile. Perché nessuno resti mai indietro” conclude Giuliano.