Potenziare i rapporti economici tra la Lombardia e la Serbia: è tra i principali obiettivi della missione istituzionale del governatore Attilio Fontana e del sottosegretario con delega alle Relazioni Internazionali ed Europee Raffaele Cattaneo impegnati con una due giorni fitta di incontri oltreconfine.
Oggi la delegazione, presenti anche rappresentanti del mondo dell’Università, della ricerca e delle imprese, è giunta a Novi Sad, nella Provincia Autonoma della Vojvodina, una delle aree economicamente più dinamiche del Paese.
“Nei primi sei mesi di quest’anno – ha spiegato il presidente Fontana – l’interscambio tra la Lombardia e la Serbia, è cresciuto dell’8%. Con questa due giorni in Serbia, stiamo lavorando per rendere sempre più forte questo rapporto. Una relazione che ben si inserisce nella visione geopolitica continentale, essendo la Serbia un Paese in fase di preadesione all’Unione europea. Un’amicizia sempre più forte che si configura in solidi progetti comuni di innovazione con importanti ricadute sulla reciproca competitività e lo sviluppo socio-economico di entrambi”.
LE RELAZIONI – Le relazioni tra la Lombardia e la Vojvodina si sono consolidate in occasione di Expo Milano 2015, quando sono stati avviati progetti di cooperazione in campo sanitario mendiate partenariati tra strutture ospedaliere della Lombardia e della Provincia autonoma. Il 24 novembre 2018, a seguito di diversi incontri istituzionali, la stipula a Novi Sad di un Protocollo di collaborazione con valenza quinquennale tra Regione Lombardia e Provincia Autonoma della Vojvodina.
“Questa missione, oltre ai memorandum che sottoscriveremo domani, è propedeutica – ha affermato il sottosegretario Raffaele Cattaneo – alla stesura di nuovi accordi e sarà seguita da ulteriori incontri istituzionali: a gennaio ospiteremo infatti una delegazione serba in Lombardia”.
L’INCONTRO CON IL PRESIDENTE MIROVIC – La delegazione – ha dichiarato Fontana – è stata accolta dal presidente della Provincia Autonoma della Vojvodina, Igor Mirovic. “Un interessante scambio. Abbiamo parlato di innovazione, ricerca, università: non solo di relazioni economiche. Il nostro è un rapporto destinato a crescere, anche grazie al lavoro dell’Ambasciatore d’Italia in Serbia, Luca Gori che vorrei ringraziare per il sostegno a questa importante missione”.
COME PROSEGUE LA MISSIONE – Nel pomeriggio sono in programma le visita al Parco Scientifico e Tecnologico di Novi Sad e al BioSenSe Institute, mentre in serata l’incontro con la comunità imprenditoriale italiana in Serbia.Domani i vertici con il Presidente della Repubblica di Serbia, Aleksandar Vucic, con la Prima Ministra, Ana Brnabic e il Presidente dell’Assemblea Parlamentare della Repubblica di Serbia, Vladimir Orlic. A seguire la cerimonia di apertura dell’Innovation Forum Italia – Serbia e la di firma dei Memoranda of Understanding.
LA DELEGAZIONE – Insieme alla delegazione di Regione, prendono parte alla missione istituzionale anche il presidente della Fondazione Politecnico Andrea Sianesi; per l’Università degli Studi dell’Insubria il professore Giorgio Zamperetti; l’amministratore delegato di Arexpo Igor De Biasio; il presidente della Fondazione per l’Innovazione e il Trasferimento Tecnologico (FITT) Alberto Mina; l’Head of Computational Biology Research Center di Human Technopole Andrea Sottoriva; il Programme Manager di MUSA Scarl Vittorio Biondi e Jacopo Borrelli della Direzione Marketing UCIMU – Sistemi per produrre.
L’INTERSCAMBIO SERBIA-ITALIA – Italia e Serbia mantengono relazioni economiche importanti: il nostro Paese è infatti il terzo partner commerciale della Serbia, il quarto Paese fornitore (preceduta da Cina, Germania e Fed. Russa) e terzo Paese acquirente (dopo Germania e Bosnia-Erzegovina). È molto solida la presenza delle nostre imprese, forte di 1200 aziende italiane attive con complessivamente 50.000 addetti per un corrispondete Pil nazionale serbo del 5,5%.