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Rodolfo Maria Gordini: intervista al tenore, padre del Lyric Pop

Rodolfo Maria Gordini: intervista al tenore, padre del Lyric Pop

Il suo Bel Canto ha conquistato il mondo dal Sud America alla Russia

A cura di Rossella Di Pierro

Italiano di origini, ma amato in tutto il mondo. Rodolfo Maria Gordini è tenore, musicista, compositore, nonché artista a tutto tondo. La sua voce ha emozionato e conquistato non soltanto il pubblico italiano, ma anche quello estero, dal Sud America al Kazakistan, dove al suo concerto ha registrato un record di 100.000 presenze. Reduce dalla XVII edizione del Premio Eccellenze di Puglia, che si è tenuto lo scorso 24 novembre all’Auditorium Testori di Palazzo Lombardia, si è esibito sul palco insieme a tanti ospiti del panorama italiano, tra cui Romina Power. Lo abbiamo incontrato e si è raccontato in questa intervista tra successi del passato e del presente.

Con Romina Power al Premio Eccellenze di Puglia

Come e quando hai scoperto di avere questo dono canoro?

“Avevo 8 anni e fu il mio insegnante di musica a scuola che si accorse per primo di questa mia vocalità particolare. Ricordo che mi esibii al Vigorelli di Milano in un talent canoro con altri bambini e lo vinsi portando due brani, Torna a Surriento e La donna è mobile. Potete immaginare lo stupore e gli applausi del pubblico. Fui nominato bambino prodigio di quell’edizione. Ricordo l’emozione di esibirmi su quel palco dove l’anno prima avevano fatto il concerto i Beatles. Da lì cominciò tutto, gli anni di studio e i concerti in Italia e in giro per il mondo. Capii subito che la musica sarebbe stata la mia strada.”

Un dono naturale insomma, coltivato negli anni da tanto amore e passione.

“Sì, un dono che sicuramente ho preso da mia madre, che ha sempre avuto una vocalità incredibile. Mio papà, invece, è stato allievo del grande Tenore Tito Schipa. In famiglia la musica è sempre stata una grande costante. Da bambino ho avuto il piacere di conoscere Adriano Celentano e sua moglie Claudia Mori, amici di famiglia che frequentavano spesso e volentieri casa nostra. Ho avuto negli anni molti auditori di spessore, tra cui Arrigo Pola, maestro del grande Luciano Pavarotti.”

Sei da sempre stato un uomo visionario e, per questo, hai portato una grande novità nel mondo della musica lirica.

“L’arte è sperimentazione e la musica è un modo per unire le persone. Ho sempre sentito nel cuore la missione di avvicinare i giovani alla musica lirica e così, quando ero in tour in Sud America, ho cominciato a creare delle contaminazioni tra la musica pop e quella lirica. Ad oggi sono considerato il padre della Lyric Pop, genere che ha portato per esempio al successo artisti del calibro di Andrea Bocelli. Ma non è stato tutto rose e fiori all’inizio. Ricordo ad esempio che, quando rientrai dal tour in Brasile, parlai di questa mia idea ad Arrigo Pola, il quale non fu per niente d’accordo e mi cacciò in malo modo. Per fortuna, fu invece Luciano Pavarotti ad accogliere la mia idea innovativa e due anni dopo mise in scena lo show Pavarotti & Friends, che prevedeva proprio la contaminazione tra l’Opera e il pop.”

Hai aperto indubbiamente una strada interessante che ha portato molti artisti al successo, tra cui i ragazzi de Il Volo, che incarnano perfettamente il binomio lirica-musica pop.

“Pensa che proprio i ragazzi de Il Volo li conobbi giovanissimi nella trasmissione di Antonella Clerici, Ti lascio una canzone. Mi trovavo lì perché mi fu chiesto di scrivere una canzone tributo a Luciano Pavarotti “Sto pensando a te”, che avrebbero dovuto cantare le Trend, tre ragazzine allora dodicenni, anche loro partecipanti nel programma della Clerici.”

Non solo tenore, ma artista a tutto tondo. Il tuo amore per l’arte ti ha portato a sperimentare anche in altri ambiti, tra cui la pittura e la conduzione.

“Sì, durante la pandemia ho riscoperto questa mia grande passione per la pittura che coltivo dagli studi all’Accademia di Brera. Mi sono messo così a creare su tela, realizzando anche qualche mostra. Invece, per quanto riguarda la televisione, ho il piacere di condurre la trasmissione Fantasticando, ideata da Adriano Fumagalli, in onda ogni martedì su Canale Italia 121. Si tratta di un talk show, un a tu per tu con ospiti sempre diversi, che hanno qualcosa di bello da raccontare. Tanti sono gli amici del panorama musicale italiano che sono venuti a trovarmi, come anche personaggi televisivi, politici ed imprenditori.”

Con il giornalista e opinionista tv Biagio D’anelli

Dopo una carriera così gratificante, hai ancora qualche sogno nel cassetto da voler realizzare?

“Quelli ci sono sempre, e menomale che esistono. Sicuramente un mio grande sogno è continuare la mia missione di avvicinare sempre di più i giovani, che sono il nostro futuro, al mondo della musica e dell’opera.”

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