Il neo eletto Presidente dell’Associazione Calabro Lombarda, Avvocato Leonardo Musuraca, in dialogo con la nostra giornalista, dopo la festa avvenuta in quel di Rho dove Calabria e Lombardia si incontrano.
Avvocato Musuraca, dal febbraio 2023 è il nuovo Presidente dell’Associazione Calabro-Lombarda, la più grande e importante d’Italia; come si inserisce in questa vostra proposta culturale?
“E’ un’avventura affascinante ed, al tempo stesso, piena di contenuti e di responsabilità nei confronti dei molti calabresi e lombardi già iscritti come soci ordinari o sostenitori. Proseguiamo l’opera intrapresa, con coraggio e determinazione, nel lontano 1997 da Salvatore Tolomeo, oggi peraltro ancora nostro Consigliere, nostro mentore e portatore di esperienza ed entusiasmo straordinari. Si tratta di proporre e mettere sul campo temi culturali che, prevalentemente, riguardino argomenti e persone che involgono la Calabria e la sua cultura; vi sono tante persone calabresi trapiantate in Lombardia ormai da molto tempo che hanno dato lustro, con il loro contributo umano ed economico, alla crescita non solo della Lombardia, ma anche dell’Italia intera. La nostra Associazione si prefigge lo scopo peraltro di portare avanti i temi della collaborazione e della interconnessione economica tra la Calabria e la Lombardia, cercando di favorire nella regione dei Bronzi quello sviluppo sociale ed economico che purtroppo, negli anni passati, è stato promesso, annunciato ma mai realizzato.”
La due giorni di festa del 9 e 10 settembre con incontri ed eventi succedutisi in quel di Rho ha ridato slancio alla vostra presenza sul territorio; quali sono stati i momenti più significativi e cosa emerge dall’incontro con i Sindaci?
“Dalla festa di Rho appena conclusa e dall’incontro con Sindaci calabresi, sindaco di Rho e Consiglieri regionali, è emerso uno spaccato certamente di entusiasmo nei confronti della Associazione Calabro Lombarda, baluardo della “calabresità”, intesa come dimensione storico-culturale appannaggio di tutto il popolo calabrese sparso nel mondo. E’ stata un’occasione, forse prima nel suo genere per estensione e partecipazione, che ha permesso l’incontro sinergico tra le culture calabrese e lombarda, con la partecipazione dei sindaci di alcuni comuni calabresi che hanno messo sul tappeto problematiche e prospettive di sviluppo economico in una terra martoriata da decenni di malgoverno.”
La festa è stata anche un momento di musica e immersione nella tradizione: i cantautori e gli autori calabresi più significativi che si sono succeduti sul palco sono stati?
“Certamente la serata più rilevante, sul piano anche della partecipazione popolare (circa 8 mila persone) è stata quella in cui si è esibito il gruppo folk di Mimmo Cavallaro, con brani della tradizione calabrese, come la tarantella. E’ stato veramente commovente vedere persone di ogni età ballare al ritmo della musica fino a tarda notte: un’esperienza bellissima da ripetere! Cavallaro è stato preceduto dal gruppo Indako, che si è esibito con grande successo, presentando musica rock di notevole fattura. La seconda ed ultima serata è stata la volta del gruppo i “Magna Grecia”, anche questo molto apprezzato, con pezzi della tradizione calabrese e di musica leggera.”
Presidente, nell’immediato quali saranno i prossimi passi e le innovazioni che apporterete?
“Ciò che ci attende è un percorso di entusiasmo e di emozioni, poiché vogliamo mettere al centro dei nostri obiettivi, forse ambiziosi ma sicuramente realizzabili con l’impegno e l’abnegazione dei Consiglieri dell’Associazione, quello di cercare di favorire lo sviluppo economico e sociale della Calabria, organizzando convegni e predisponendo una rete di conoscenze che sia la piattaforma da cui iniziare un percorso di crescita e di sviluppo.”
A cura di Luisa Cozzi