Per l’edizione 2023, Il Grande Sentiero percorrerà itinerari che dalle province di Bergamo e Brescia esploreranno il confine, inteso non come una linea sottile che separa ma come un tratto spesso, che racchiude esperienze, tradizioni, culture e segni raccontando una storia antica fatta di attraversamenti e scambi.
Tutti gli eventi sono ad accesso libero e gratuito ad eccezione degli eventi di apertura e chiusura (Esterno Notte e L’Eden d’Estate) e delle visite alla mostra di Accademia Carrare e al Parco Archeologico Comunale di Seradina-Bedolina; alcune iniziative sono a prenotazione obbligatoria, ma si consiglia sempre di prenotare preventivamente mandando una mail a info@laboratorio80.it
In caso di pioggia gli eventi non saranno rimandati ma si terranno comunque, nelle modalità indicate sul sito www.lab80.it/ilgrandesentiero.
Per il pubblico sarà sempre possibile arrivare a piedi, in bici o in auto; per ogni luogo è segnalato un posto dove pernottare e mangiare, l’accessibilità e il livello di difficoltà per raggiungerlo.
Per i week end dal 25 al 27 agosto e dal 31 agosto al 3 settembre sarà possibile usufruire del servizio navetta per ritornare al luogo di partenza.
Il programma
Serata di apertura in centro città a Bergamo: lunedì 21 agosto, alle 21.15 all’arena estiva Esterno Notte, l’anteprima del film A passo d’uomo di Denis Imbert (Francia, 2023, 95′, v. o. sott. it.), interpretato dal premio Oscar Jean Dujardin. Il film, liberamente tratto dall’omonimo libro autobiografico best seller dello scrittore francese Sylvain Tesson, racconta di Pierre, famoso esploratore e scrittore, spesso in viaggio intorno al mondo in cerca di avventure. A seguito di un brutto incidente che lo riduce in fin di vita, Pierre decide, al suo risveglio dal coma, di attraversare la Francia a piedi, lungo sentieri minori e poco frequentati. Un viaggio unico e fuori dal tempo in cui il protagonista s’immerge nella natura incontaminata per ritrovare sé stesso. Ingresso 3,50 euro.
Martedì 22 agosto alle 17.30 visita guidata alla mostra “Vette di luce. Naoki Ishikawa sulle Alpi Orobie” in Accademia Carrara a Bergamo. L’esposizione, che celebra la montagna e il paesaggio bergamasco, mette in dialogo la pittura di paesaggio di tradizione ottocentesca con la fotografia di Naoki Ishikawa (Tokyo, 1977) insieme a due opere contemporanee: quella di Matteo Rubbi e la video-audio installazione dei MASBEDO.
In collaborazione con Accademia Carrara. Ingresso ridotto (10 euro) per i possessori del biglietto acquistato la sera precedente presso l’Arena Esterno Notte.
Alle 21 ci si sposta al Giardino La Crotta in Città Alta per lo spettacolo teatrale Ombrello rosso, scritto e interpretato da Simone Coppari e Marco Scarponi: musica, teatro e poesia per raccontare la storia di Giacomo Costantino Beltrami, tra i primi europei a risalire sino alle sorgenti del Mississippi. A 200 anni dalla scoperta dell’esploratore bergamasco, questo progetto artistico omaggia Beltrami e le sue geografie fluviali ed emozionali.
Lo spettacolo ad ingresso gratuito è presentato in collaborazione con Maite Bergamo e il Museo Civico di Scienze Naturali Caffi di Bergamo e introdotto dal direttore Marco Valle.
Mercoledì 23 agosto prima tappa fuori città all’Ex Convento della Ripa di Albino, un luogo di grande suggestione architettonica e storica che ospiterà una vera propria esperienza tecnologica-sensoriale: dalle ore 18.15 i partecipanti potranno gustare un aperitivo in realtà virtuale grazie all’utilizzo di visori VR che riprodurranno ambienti e paesaggi in grado di aumentare e valorizzare i sapori dei piatti realizzati per l’occasione dalla chef Veronica Panzeri. Prenotazione consigliata a info@laboratorio80.it.
A seguire alle 21 la proiezione del film Movimento fermo di Silvy Boccaletti (Italia, 2023, 74′): il racconto di tre personaggi che incarnano una diversa idea di montagna. Figure dinamiche e sfaccettate che si muovono e smuovono gli spazi marginali dei territori alpini, prealpini e appenninici, lontani da montagne-vetrina, per riscattarne le peculiarità materiali e immateriali.
Al termine la regista dialogherà con Margherita Cisani geografa dell’Università di Padova.
Un evento in collaborazione con Cook to Feel Good e Associazione Diaforà.
Venerdì 25 agosto il primo week end del Grande Sentiero con una doppia tappa in Valle Seriana: alle 16.00 visita guidata alla scoperta delle Sorgenti Nossana di Ponte Nossa, il principale acquedotto dei tre che porta l’acqua alla città di Bergamo e al territorio circostante. Grazie alla collaborazione con UniAcque i partecipanti potranno scoprire come l’acqua arriva nelle nostre case, quali percorsi compie e quali tecnologie vengono utilizzare per raccoglierla, trasportarla, purificarla e renderla potabile.
Lasciate le dolci acque del fiume Serio ci si sposta di pochi chilometri in Valzurio alle Baite del Möschel (Oltressenda Alta), un affascinante ed incontaminato anfiteatro naturale composto di prati, boschi, stalle e fienili: la serata si apre alle 21 con lo spettacolo Il partigiano Piuma di e con Francesca Camilla d’Amico: una fiaba neorealista ambientata fra boschi, accampamenti, sentieri. Protagonista è un ragazzino ribelle che si unisce alla lotta partigiana. L’intenzione di un racconto “laterale” della Resistenza trae spunto dal romanzo di Italo Calvino Il sentiero dei nidi di ragno, in occasione del centenario dalla nascita dell’autore.
Alle 22 il mockumentary La vera storia della partita di nascondino più grande del mondo di Paolo Bonfadini, Irene Cotroneo e Davide Morando (Italia, 2021, 11′): a Serravalle Langhe la tradizione vuole che, ogni anno da più di settant’anni, si giochi la partita di nascondino più grande del mondo. Tutti si nascondono per onorare la memoria dei partigiani che, durante la Resistenza, furono costretti a darsi alla macchia per salvare se stessi e tutto il Paese.
A seguire l’incontro con Mario Pelliccioli, storico della Resistenza, sugli incendi di Valzurio e i rastrellamenti di Villa d’Ogna del luglio del ‘44. In collaborazione con ANPI e Bradamante Teatro.
Sabato 26 agosto prima salita in quota al Rifugio Albani di Colere: alle 21 proiezione del film Gino Soldà – Una vita straordinaria di Giorgia Lorenzato e Manuel Zarpellon (Italia, 2022, 66′). Insieme all’alpinista di fama internazionale Simone Moro – presenti all’interno del documentario anche Giannina Cegalin Soldà, Mario Zucca, Guido Laurjni – si ripercorrerà la vita di Gino Soldà, leggenda dell’alpinismo del Novecento e protagonista di imprese memorabili. Il film ripercorre alcune tra le vie che hanno segnato la carriera sportiva di Gino Soldà: paesaggi italiani cambiati nel tempo che ancora oggi rimangono teatro di imprese che mettono alla prova la capacità fisica e psichica di molti sportivi e che portano lo spettatore ad una riflessione sui cambiamenti climatici ed il rispetto e l’amore per la natura.
A seguire proiezione di Paesaggio rifugio. Visioni e incontri da un altrove alpino di Michele Trentini e Andrea Colbacchini (Italia, 2023, 44′), un documentario ambientato negli splendidi scenari delle Dolomiti che invita a riflettere sul modo di vivere i rifugi alpini e la montagna: un antropologo ricorda le loro trasformazioni nei diversi contesti, i gestori di due storiche strutture ne rimarcano la valenza di presìdi territoriali e culturali, un glaciologo mostra l’evidenza dei cambiamenti climatici in alta quota. Intorno, oltre il limite dei territori antropizzati, i suggestivi “paesaggi dell’inutile”, che sempre più numerosi frequentatori delle montagne desiderano raggiungere, ammirare e immortalare.
Alle ore 8 della mattina seguente, passeggiata tra le erbe di alta montagna e degustazione con la chef Veronica Panzeri. Partecipazione gratuita con prenotazione obbligatoria a info@laboratorio80.it.
In collaborazione con CAI Bergamo, Cook to Feel Good, Mescalito e Trento Film Festival 365.
Domenica 27 alle 21, nell’anno del Centenario dall’accaduto, uno spettacolo ricorda il disastro della diga del Gleno: alla Baita del Nóno a Bueggio nel comune di Vilminore, in Val di Scalve, Elena Ferri accompagnata alla chitarra da Giorgio Cordini, polistrumentista a lungo collaboratore di Fabrizio De André, mette in scena il monologo Diga del Gleno: tragedia di una valle.
A seguire la proiezione del film Gleno – Dove finisce la valle di Francesco Di Martino (Italia, 2015, 56’).
Siamo nella Val di Scalve, la stessa valle dove l’acqua del Povo, il primo dicembre del 1923, provocò il disastro della diga del Gleno: sono passati ormai novant’anni e la vita continua a scorrere. Il film documentario prende spunto dal solco lasciato da quel vortice di fango per raccontare la vita delle persone che oggi abitano questi luoghi, che hanno un rapporto stretto con la natura che li circonda. Uomini che eleggono la montagna a propria bussola in una continua scoperta di sé, che rinnovano ogni giorno lo stupore per i suoi mutamenti repentini e a volte paurosi. Giovani che scelgono di scalare vette irraggiungibili ai più, forti delle proprie mani e della propria testa. C’è anche chi arriva da lontano alla ricerca di un lavoro e di un paesaggio diversi e chi non riesce a dimenticare quel primo dicembre 1923 e fa del suo ricordo preziosa testimonianza per le nuove generazioni. La montagna ci restituisce uno sguardo alto, soltanto all’apparenza indifferente all’affanno del mondo che vive ai suoi piedi.
In collaborazione con CAI Brignano, Cook To Feel Good, Archivio Storico del Disastro del Gleno.
Giovedì 31 agosto proiezione alla Cà di Ach di Schilpario in Val di Scalve, al confine con la Valtellina, la Valcamonica e la Valseriana: alle 21 Akeji, le souffle de la montagne di Corentin Leconte e Mélanie Schaan (Francia, 2020, 72′), un film intriso di poesia che racconta la vita in montagna di un rinomato pittore giapponese e di sua moglie. Una quotidianità di rituali e di routine, che si alternano con le stagioni fino a che non sembrano diventare un tutt’uno con la terra che li circonda. Arricchito da una splendida fotografia, questo film delicato e stimolante apre una finestra su un nuovo stato di coscienza, quello dell’insignificanza dell’uomo di fronte alla natura. Prima del film, alle ore 18.00, il laboratorio di pittura Profondo verde con pigmenti estratti da materie prime vegetali a cura di Stefania Visinoni.
Un evento realizzato in collaborazione con l’Associazione Cà di Ach, Gruppo Italiano Amici della Natura, Trento Film Festival 365.
Venerdì 1 settembre la prima tappa bresciana del Grande Sentiero si sposta in quota al Rifugio Campione, situato in località Passo dei Campelli a Cerveno (BS): alle 21 la proiezione di In the Name of Wild di Phillip e April Vannini (Canada, 82’, 2022), un film che racconta la wilderness nei siti del patrimonio mondiale dell’UNESCO. Incontrando i residenti locali, gli autori – una famiglia di tre persone – esplorano i molteplici significati di natura selvaggia, scoprendo cosa significa coesistere con le sue molteplici forme.
Al termine, un incontro con la geografa Margherita Cisani dell’Università di Padova che approfondirà il tema della natura selvaggia in dialogo con Giacomo Zanolin dell’Università di Genova, il cui lavoro di ricerca incrocia le politiche territoriali della conservazione con le geografie letterarie della natura.
Sarà inoltre presentato il recente volume di Giacomo Zanolin: Geografia dei parchi nazionali italiani (Carocci editore, 2022).
La mattina seguente, scendendo dal Rifugio Campione lungo il Sentiero Italia, Oltre il bosco, tanti percorsi diversi di esplorazione del sé nel bosco: un laboratorio itinerante per tutte le età, per vivere il bosco e la montagna come luogo per costruire, passo dopo passo, una relazione solida, insostituibile e rinnovabile con il mondo naturale, a cura di Elena e Paolo Turetti.
Un evento realizzato in collaborazione con l’Associazione Spicca e Comune di Cerveno.
Sabato 2 settembre una giornata interamente dedicata alla lettura e all’interpretazione dell’arte rupestre, caratteristica della Valle Camonica.
Alle 16 visita guidata al Parco Archeologico Comunale di Seradina-Bedolina a Capo di Ponte (BS), noto sito UNESCO con oltre 170 rocce con decine di migliaia di incisioni rupestri databili fra il Tardo Neolitico/prima età del Rame (IV/III millennio a.C.) e l’età del Ferro (I millennio a.C.). Incastonate in una splendida posizione panoramica fra il Pizzo Badile Camuno e la Concarena, le immagini uniche presenti nel Parco, fra cui la famosa “Mappa di Bedolina”, la rosa camuna o le ineguagliabili sequenze narrative della Roccia 12 di Seradina (cacce al cervo, scene di aratura, duelli ecc.), consentono di vivere il fascino millenario dell’arte rupestre in un contesto di straordinaria e irripetibile bellezza.
Ingresso al parco e visita guidata: intero 4 euro, ridotto 2 euro.
Alle 18 il sound artist Sergio Maggioni presenterà il progetto di ricerca sperimentale Un Suono in Estinzione realizzato per monitorare le implicazioni del cambiamento climatico sui ghiacciai alpini: 4 registratori bioacustici posizionati nel ventre di crepacci e fessure hanno raccolto più di 10.000 ore di suoni. Un’esplorazione sonora degli ambienti naturali a rischio che è diventata uno spettacolo audiovisivo immersivo unico nel suo genere, proposto per l’occasione live in multi canale con i suoni del ghiacciaio dell’Adamello.
Alle 21 la proiezione del film Into The Ice di Lars Ostenfeld (Danimarca, Germania, 2022, 85′), un viaggio alla scoperta del ghiaccio e del segreto che nasconde sul nostro futuro. Il regista accompagna tre dei principali glaciologi al mondo in spedizioni scientifiche pionieristiche verso e all’interno della calotta glaciale della Groenlandia per raccogliere nuovi dati sulla rapidità dello scioglimento del ghiacci e sulla velocità di innalzamento del mare.
L’intera giornata è realizzata grazie alla collaborazione con il Parco di Seradina-Bedolina.
Domenica 3 settembre workshop culinario, aperitivo nell’orto e proiezione presso l’azienda agricola L’OCO! Orco che orto! ad Erbanno (BS).
Il pomeriggio dalle 16, la chef Veronica Panzeri proporrà varie attività di raccolta, preparazione e degustazione nell’orto social farming, basato su un’economia sostenibile e partecipata, con cibo buono, pulito e a chilometro zero. Prenotazione obbligatoria a info@laboratorio80.it.
Alle 20.30 il cortometraggio Strana-mente di Adelio Gregori (Italia, 2022, 12’45”), interpretato dai ragazzi della Cooperativa Azzurra di Darfo Boario Terme e realizzato grazie al progetto “Effetto Cinema”.
Segue, alla presenza del regista, la proiezione di One Day One Day di Olmo Parenti (Italia, 2022, 78’): il racconto di un anno di vita di alcuni degli oltre 500 mila migranti che vivendo nel nostro Paese clandestinamente finiscono per essere sfruttati come braccianti agricoli nelle campagne. Il film non è un’inchiesta sul fenomeno del caporalato, ma uno sguardo in soggettiva sui suoi protagonisti, che ha come obiettivo quello di far comprendere le difficoltà che affronta chi rimane invisibile alla nostra società.
In collaborazione con L’OCO! Orco che orto!, Cook to Feel Good, Bio-Distretto della Valcamonica e Cooperativa Azzurra.
Martedì 5 una nuova proiezione al Parco Guidi di Fiumicello a Brescia: alle 21 Romanistan di Luca Vitone (Italia, 2019, 73’), il diario del viaggio compiuto dal regista per ripercorrere a ritroso, da Bologna a Chandigarh, il cammino di Rom e Sinti dall’India nord occidentale fino all’Italia. Sulle tracce di una migrazione avvenuta tra l’VIII e il XIV secolo, l’artista approfondisce l’interesse per la cultura romaní.
In collaborazione con Cooperativa Manolibera, Casa del Quartiere, Porto delle Culture e Fondazione Brescia Musei / Cinema Nuovo Eden.
Grande chiusura giovedì 7 settembre con il cinema sotto le stelle promosso dal cinema Nuovo Eden nel Museo di Santa Giulia di Brescia (Parco del Viridarium): alle 21.15 il film Le otto montagne di Felix Van Groeningen, Charlotte Vandermeersch (Italia, Francia, Belgio, 2022, 147′). Dall’omonimo libro di Paolo Cognetti, una storia di amicizia, di padri e di figli e delle scelte che facciamo nella vita che ci viene data, sullo sfondo di montagne da scalare fisicamente e psicologicamente. Una storia universale sull’inesorabile ricerca che ci spinge a conoscere noi stessi e al contempo ad essere fedeli agli altri.
In collaborazione con Fondazione Brescia Musei / Cinema Nuovo Eden. Ingresso 3,50 euro.
Partner
Il Grande Sentiero. Habitat, culture, avventure è un progetto di Laboratorio 80. Con il patrocinio della Provincia di Bergamo, del Comune di Cerveno e di UniAcque; con il contributo del MIC e del Comune di Bergamo; con il sostegno del CAI di Bergamo; con la collaborazione di Lab 80 film, Bergamo Film Meeting Onlus e Accademia Carrara, ANPI Comitato Provinciale di Bergamo, Archivio Storico del Disastro del Gleno, Bio-Distretto di Valle Camonica, Bradamante Teatro, Associazione Spicca, Cà di Ach, CAI Brignano, Casa del Quartiere / Porto delle Culture, Cook To Feel Good, Cooperativa Azzurra, Cooperativa Manolibera, Diaforà, Fondazione Brescia Musei / Nuovo Eden, Gruppo Italiano Amici della Natura, Libreria Palomar, L’OCO – Orco che orto!, Maite Bergamo, Museo Civico di Scienze Naturali Caffi di Bergamo, Parco Archeologico Comunale di Seradina-Bedolina, Servizio Glaciologico Lombardo, Trento Film Festival 365, Un Suono In Estinzione.
Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 vede il coinvolgimento attivo di Fondazione Cariplo insieme a Fondazione della Comunità Bergamasca e Fondazione della Comunità Bresciana.
Le tre Fondazioni, partner istituzionali dell’iniziativa, hanno individuato attraverso un bando dedicato e un Comitato di valutazione congiunto 92 progetti provenienti dalle comunità di Bergamo e Brescia, sostenuti con un contributo complessivo di 3,5 milioni di euro. Si tratta di un ricco palinsesto di iniziative in grado di favorire la partecipazione dei cittadini, con una particolare attenzione alle fasce di popolazione con minori opportunità di fruizione culturale e agli abitanti delle aree del territorio più marginali e geograficamente più distanti dai due comuni capoluogo.
Di Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023 interessa, più di quello che accade, ciò che resta. Per questo le Fondazioni di comunità non sono ‘sponsor’ di eventi o progetti, ma agiscono in alleanza con le istituzioni locali e del Terzo settore per promuovere – attraverso il metodo della co-progettazione – crescita culturale e sociale, benessere, sviluppo sostenibile e duraturo per le comunità, di cui sono un solido riferimento.”