L’Unicusano lancia il primo master al mondo dedicato al Biophilic Design
Diretto dal professor Tizi, il master punta a formare i designer sul concetto di sostenibilità umana nella progettazione alle diverse scale, fornendo le conoscenze scientifiche sulla biofilia per migliorare la qualità di vita delle persone
Aumentare il benessere delle persone attraverso il contatto con la natura, migliorare la loro qualità di vita e rivoluzionare l’architettura grazie a una preparazione scientifica mirata e sensibile ai fattori ambientali e a quelli umani. L’Unicusano lancia, unico nel suo genere, il primo master al mondo in “Biophilic Design/Progettazione Biofilica: Progettare spazi per il benessere ispirati dalla saggezza della Natura”.
In un momento storico in cui la sostenibilità ambientale, la natura e il verde divengono motore principale delle azioni governative e delle scelte politiche in Europa, la biofilia conquista dunque il suo posto d’onore. In questo processo di profondi cambiamenti, accelerati dal Covid e dai conseguenti lockdown, l’architettura attenta alle forme, alle logiche e ai processi naturali assume nuovi, intraprendenti e inaspettati valori tanto che, per far fronte alle crescenti esigenze della collettività, l’Unicusano ha attivato il primo master in Biophilic Design.
Diretto dal docente Leonardo Tizi, architetto e psicologo, il corso nasce da una basilare esigenza: accendere una luce sul concetto di sostenibilità umana nelle progettazioni odierne, fornendo ad architetti, ingegneri, interior designer o urbanisti le conoscenze scientifiche sulla biofilia nella cornice teorica della psicologia ambientale, per migliorare attraverso la progettazione la qualità di vita delle persone.
Come spiega lo stesso professore, “esistono studi, tanti libri, tante ricerche, ma non un percorso post-universitario specifico per diventare biophilic designer certificati o consulenti in biophilic design. Eppure, prendendo a esempio la passata edizione del Salone del Mobile a Milano con allestimenti ricchi di verde, piante, acqua, colori naturali, la biofilia non è soltanto una moda, una moda scientifica, ma anche un’esigenza specifica della collettività”. Un interesse a cui mancava, fino a oggi, un appropriato percorso di formazione. “La natura è divenuta una grande protagonista nella nostra quotidianità, portando benefici anche alla nostra salute”, continua il direttore del master – e per questo, insieme ad altri colleghi, abbiamo sentito la necessità di lanciare il primo master in progettazione biofilica”.
Nell’elaborazione del programma formativo, concepito secondo principi di coerenza tra contenuti, ampiezza, multidisciplinarità e attenzione ai temi della contemporaneità, Leonardo Tizi si è soffermato a lungo sul rapporto tra psicologia e architettura. Il termine biofilia, infatti, nasce in ambito psicoanalitico e, poiché l’inconscio è sempre operativo, ha ritenuto consono partire da una visione psicologica dello spazio, recuperando una dimensione etica della progettazione in contrapposizione ai principi “biofobici” che a volte dominano il settore.
Non pochi i vantaggi della biofilia per la salute umana: in ambito residenziale, ad esempio, una casa che ci fa sentire rigenerati diventa un dispositivo per il benessere individuale e collettivo; in ambito lavorativo, un approccio biofilico alla progettazione degli uffici migliora la soddisfazione ambientale, che si traduce in una più alta soddisfazione lavorativa (è più probabile che un impiegato stia meglio in generale e lavori meglio); l’ambito sanitario, da cui nasce l’Evidence-Based Design (EBD), è quello in cui i vantaggi sulla salute e sul processo di guarigione sono meglio documentati. In sintesi, un approccio biofilico alla progettazione supera la frontiera innovativa della net positive architecture: non solo edifici sostenibili che producono più energia di quella che consumano, ma edifici sostenibili anche per l’essere umano che li abita in grado di promuovere benessere e salute. Alla sostenibilità ambientale la biofilia aggiunge la sostenibilità umana in termini psicologici.
Il master ha durata annuale per 1.500 ore di lezioni, corrispondenti a 60 crediti formativi. Svolto in modalità telematica, è articolato in: lezioni video e materiale fad appositamente predisposto; congruo numero di ore destinate all’auto-apprendimento, allo studio individuale e domestico; eventuali verifiche per ogni materia.