venerdì, Novembre 22, 2024
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Parco Trotter di Milano ripulito, in azione Ami e gli studenti

Una tonnellata di rifiuti raccolti in qualche ora, grazie al supporto di Amsa e degli Amici del Parco Trotter, protagonisti con i volontari di Ambiente Mare Italia e gli studenti del liceo scientifico Carducci di una mattinata all’insegna di impegno, spensieratezza, consapevolezza e azione. Il Parco Trotter di Milano, una delle aree verdi più rappresentative e caratteristiche della città, è stato infatti il luogo per la chiusura del progetto ‘Il Pianeta che Ami: giovani in azione per l’ambiente‘, percorso di educazione ambientale realizzato da Ambiente Mare Italia in collaborazione con la rappresentanza a Milano della Commissione europea che, nel corso dell’anno europeo delle competenze, ha coinvolto migliaia di bambini e studenti. A fare da cornice alla giornata di ‘Urban Clean Up‘, lo storico parco milanese nato come ippodromo (da lì il nome), divenuto poi area per bambini a partire dal 1928, che è considerato un esempio unico di sperimentazione educativa, oltre che di impegno sociale e ambientale.
L’iniziativa ha visto la partecipazione della rappresentanza a Milano della Commissione europea ed è stata realizzata grazie al patrocinio del Municipio II del Comune, al coinvolgimento degli Amici del Parco Trotter e con il supporto tecnico di Amsa. Gli studenti del liceo scientifico Carducci, accompagnati dai volontari di Ami e ‘armati’ di pinze, scope e palette, si sono rimboccati le maniche e hanno ripulito il parco da foglie e rifiuti. L’azione ‘socio-ambientale’ è stata però anticipata da un momento condiviso di riflessione sull’inquinamento da plastica, sui suoi effetti sull’ecosistema marino (e non solo), ma soprattutto sui comportamenti da adottare per contrastarne l’abuso.
Ad esempio, come ricorda Emma Profeta, educatrice scolastica di Ami specializzata in temi ambientali, “si può partire dagli scaffali del supermercato, e dalla scelta di preferire alcuni prodotti ad altri: invece della verdura già imballata- suggerisce- sarebbe opportuno scegliere quella sfusa”. Un altro caso è quello dei classici multipack di patatine: meglio un pacco più grande da dilazionare. Piccoli gesti che contribuiscono, oltre che a dare una mano, anche a lanciare un messaggio universale sulla necessità di cambiare abitudini collettive, non solo per i consumatori, ma per chi produce. “Devo dire che i ragazzi si sono da subito dimostrati sensibili all’argomento- prosegue l’educatrice di Ambiente Mare Italia- anzi, sono stati loro a proporre soluzioni per ridurre il consumo di plastica e trattare meglio il nostro pianeta”.
Grazie alle politiche europee per una riduzione del consumo di plastica, come ad esempio la Normativa Sup, che dal 2021 vieta l’utilizzo di determinati prodotti monouso, e all’azione condivisa di istituzioni e associazioni si stanno facendo progressi. Tuttavia, “non possiamo fare a meno di ricordare- fanno sapere da Ami- che ogni anno almeno 8 milioni di tonnellate di plastica finiscono nei mari e, ad oggi, si stima che vi siano più di 150 milioni di tonnellate di plastica negli oceani”. Senza dimenticare che la maggior parte delle plastiche si trasforma in microplastica (micro particelle di dimensioni inferiori ai 5 millimetri). Le spiagge e i parchi ne sono infatti invasi e, specie se dispersi in acqua, questi microelementi possono causare la morte di tante specie, entrando facilmente nella catena alimentare umana.
Dopo il confronto è arrivato il momento per studenti e volontari di mettersi al lavoro: ecco la corsa agli equipaggiamenti, per poi dividersi in piccoli gruppi e rastrellare le varie zone del parco comunale. Il risultato è sacchi pieni, divertimento, più pulizia e consapevolezza. I ragazzi si sono impegnati anche nella ‘bonifica’ dell’area di Mini Italia, opera in pietra forse meno famosa ma più antica delle sue parenti sparse per il paese (tant’è che è ancora presente l’Istria), realizzata alla fine degli anni ’20 del Novecento e oggi protetta da una cancellata di ferro.
Il rapporto di Ambiente Mare Italia con i giovani, spiegano gli organizzatori, si dimostra così un asse portante nella missione dell’associazione, che al Parco Trotter chiude un percorso di tante tappe anche nelle scuole per sensibilizzare le generazioni future e testarne appunto la consapevolezza. “I nostri educatori- sottolinea la direttrice della comunicazione Monia Napolitano– sono stati in tantissime scuole di ordine e grado e hanno potuto incontrare migliaia di studenti in questi mesi: tutti sono sembrati attenti e contenti di ascoltare consigli su come migliorare l’ambiente attorno a noi e la nostra qualità di vita”. La scelta del Parco Trotter non è casuale, ed è il passo finale di un tour che si voleva concludere con “un momento di impegno civico che riunisse ragazzi ed educatori”, per portarli dalle ‘parole’ ai fatti. Ambiente Mare Italia ringrazia infine Amsa per il supporto tecnico.
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