Con “Material Futures. Where Science, Design and Technology collide” studenti ed ex-studenti della Central Saint Martins – su invito dell’agenzia interdisciplinare 2050+ – creano narrazioni alternative alle questioni fondamentali del nostro tempo, guardando oltre le discipline esistenti per anticipare esigenze, desideri e future sfide del XXI secolo. Progettare per le fragilità future è il tema sviluppato dalla Scuola del Design del Politecnico di Milano e coordinato da Giulio Ceppi, che si focalizza sul concetto di Design for All, approccio olistico al design fondato sull’inclusione sociale e l’uguaglianza. Con l’exhibit “MancDesign: a manifesto of principles, propositions and potential in relation to Manchester, people and place”, la Manchester School of Art espone i lavori accademici del Dipartimento di Design con un progetto collettivo che mostra come il design sia radicato nel “luogo”, collegato al passato, al presente e al futuro di Manchester. Gli studenti di design del Tec de Monterrey – Scuola di Architettura, Arte e Design (EAAD) al Tecnológico de Monterrey interagiranno con il pubblico per esplorare, riflettere e dialogare sui modi in cui il design si relaziona alle quattro dimensioni di I.D.E.A, attraverso il progetto “IDEA Machines: Data-Gathering artifacts that will make us reflect on Inclusion, Diversity, Equity, and Access”, mentre con il progetto “Office Futures” rifletteranno sul futuro degli spazi di lavoro attraverso la ricerca e il design critico. Ecole Supérieure d’art et design Saint-Étienne con Ernesto Oroza, Alex Delbos-Gomez, Delphine Hyvrier, Karolina Borkowska, Kiti, Zerma, Thomas Goumarre, Sijie He, Thibault Le Page; special guests: Mirwan Andan (ruangrupa), Rifqi (artlab ruangrupa, gudskul) Barak Aziz (riwanua) presenta “Manger, Dormir, Communiquer”. Non una semplice esposizione, ma un “foyer” (in francese, “focolare”, un luogo di raccolta di una comunità) dove si può mangiare, dormire e comunicare, mettendo in discussione le nuove soluzioni apolitiche del design, opponendo resistenza tramite queste tre semplici mansioni umane. Con “Materia Bottega”, esperienza multisensoriale, multimaterica ed evocativa, NID Nuovo Istituto Design cerca di portare l’attenzione sulle discrepanze esistenti tra la produzione locale – legata al suo contesto – e la grande produzione globalizzata. La Xi’an Jiaotong-Liverpool University (XJTLU) presenta “Picto-Furniture”, una serie di opere di design ispirate agli antichi pittogrammi cinesi e alle interpretazioni degli attuali caratteri cinesi semplificati che, attraverso forme e significati, ci raccontano della vecchia e della nuova Cina.
Il progetto “Costitüire” promosso dal Festival Divercity si propone di declinare la cura come contraltare all’aggressione sistemica ai diritti e alla salute delle comunità marginalizzate, razzializzate e dal background migratorio, perpetrata anche attraverso lo strumento tecnico del design (o la sua assenza).
Nell’ambito delle residenze ospitate nel corso dell’anno da We Will Design e che hanno lavorato sul concetto di soglia e sull’abbattimento delle barriere della fabbrica ex-Ansaldo per mettere BASE in dialogo con la città, la ricerca di Analogique sfocia nel progetto “*FR*OG*”, una collezione di oggetti frugali, un processo-progetto che lavora sul tempo lungo delle dinamiche sociali, per innescare nuove relazioni tra gli edifici, il tessuto urbano circostante e gli abitanti di una porzione di città. Simon Dogger e Matteo Proietti esplorano le possibilità di trasformare BASE in un luogo culturale ancora più accessibile, ridisegnando una segnaletica completamente nuova.
Tutti i partecipanti a Temporary Home, Exhibit e Residenze per la Design Week 2023
Analogique, Atelier Ad Hoc, Ava Asaadi (The Vanity Table), Greta Ballschuh, Matilde Brizzi, Central Saint Martins, co.arch studio & Endelea & Equilibri Forniture, Despise Design Group, Agnieszka Cieszanowska, Hyukjoon Choi, Margarida Coelho, collettivo AAA, Simon Dogger, Boey Wang, Festival Divercity, Guus Hoeberechts, Adi Hollander, Andreas Tegnander e Ildikó Horváth con Otherabilities, Eungyun Kim, Eva Lotta Landskron, Mancdesign – Manchester School of Art, Scuola del Design – Politecnico di Milano con Giulio Ceppi, Miocugino e Alvar Aaltissimo, Tec de Monterrey – Scuola di Architettura, Arte e Design (EAAD) al Tecnológico de Monterrey, Ecole Supérieure d’art et design Saint-Étienne con Ernesto Oroza, Matteo Proietti, Newcomer Society, NID Nuovo Istituto Design, Onomatopee, Sohye Shin (Shi Soh), Studio Sophia Schullan (Sophia Schullan), Subin Seol, Emma Sfez, Standard404 & Eretico, Bruno Szenk, Juliette Vandermosten, Maria Varela, Sanne Visser, Louisa Wolf, Xi’an Jiaotong-Liverpool University (XJTLU).
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Exhibit. Matilde Brizzi, Broccoli Bar. BASE Milano
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We Will Design – Kids
I valori di accessibilità e inclusione si incontrano anche nel progetto We Will Design – Kids: una guida e tre laboratori pensati per dare anche ai più piccoli la possibilità di avvicinarsi al mondo del design a cura dell’Associazione Coi Ludosofici. A partire dai progetti esposti e dai temi di We Will Design, sono stati individuati quattro concetti – Corpo, Metamorfosi, Immaginazione, Relazione – su cui far mettere in gioco i bambini, attraverso l’interazione con l’ambiente circostante, promuovendo un dialogo tra mondi diversi. We Will Design – Kids propone un laboratorio in presenza che si terrà sabato 22 aprile alle 11.30. La guida a We Will Design – Kids è gratuita e disponibile all’infopoint.
Musica e Design Week
Ogni sera del Fuorisalone 2023 vibrerà al suono di We Will Design Music: un festival dentro e fuori BASE Milano, costruito con la speciale collaborazione di Volvo Car Italia e Le Cannibale. BASE porta Volvo Studio Milano “Warm-Up”, serate con artisti e musicisti italiani e internazionali come Claire Fontaine, Alex Fernet e P L Z. Le Cannibale anima la Design Week di BASE con due eventi dal sapore speciale: sul palco due figure di rilievo del panorama musicale internazionale, HAAi e DJ PYTHON, interpreti dalle sfumature spregiudicate del panorama dell’elettronica. BASE diventa il palcoscenico per una due giorni di musica che attraversa i continenti con l’australiana HAAi, l’americano DJ PYTHON, la giapponese Hiroko Hacci e l’italiano Fabio Monesi. Ogni sera in Design Week a BASE, inoltre, una proposta in musica in compagnia di Alex Fernet, Milano Shangai, RIL Factoru, WALULA Wave e Jay Abey, Nick Nuwe, Spaghetti Disco, P L Z e Luce.
Tutte le serate WWD Music:
19.04 – 18.00: Select Night powered by Select Aperitivo @BASE
19.04 – 19.00: RIL Factory W/ WALULA Wave, Jay Abey, Nick Nuwe @BASE
19.04 – 21.00: P L Z @Volvo Studio Milano
19.04 – 23.00: Spaghetti Disco @BASE
20.04 – 23.00: P L Z + Luce @BASE
21.04 – 23.00: DJ Python + Hiroko Hacci @BASE in collaborazione con Le Cannibale (previo acquisto di biglietto)
22.04 .23.00: HAAi + Fabio Monesi @BASE in collaborazione con Le Cannibale (previo acquisto di biglietto)
We Will Design – Public Program
Storie, progetti, opportunità di crescita e cambiamento, con le esperienze di designer, istituzioni, fondazioni, realtà italiane e internazionali attorno ai temi dell’accessibilità e dell’inclusione: nasce il Public Program della Design Week 2023 a BASE, tre incontri per esplorare e sperimentare attorno ai concetti di accessibilità, futuro, collettività, città creative, movimento, cambiamento.
Prossimi incontri Public Program:
19.04 – 17.00, Ground Hall BASE: Creative Cities, Inclusive Cities (talk in lingua inglese)
20.04 – 17.00, Ground Hall BASE: Quanto sarà un futuro diverso?
Maggiori informazioni al link https://base.milano.it/en/we-will-design-2023-public-program/
Anche per questa edizione torna a BASE il bookshop di NOI Libreria, nella prima parte dell’Exhibit – al piano terra. NOI Libreria è la libreria indipendente di NoLo che ha fatto del rapporto con il vicinato (geografico ma non solo) il suo tratto distintivo. A BASE porterà una selezione di progetti editoriali – graphics, saggi, autoproduzioni, libri d’artista, albi – legati al tema dell’inclusività.
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