Mese di aprile on the road sulla Strada delle Abbazie
Mercatino Enogastronomico della Certosa
9 e 10 Aprile 2023
16 Aprile 2023
25 Aprile 2023
30 Aprile e 1 Maggio 2023
Via del Monumento, Certosa di Pavia (Pavia)
Mercatino Enogastronomico della Certosa a Morimondo
10 Aprile 2023
A partire dalle 9
Corte dei Cistercensi, Morimondo (Milano)
23 e 25 Aprile 2023 (Festa del Latte)
Via XXV Aprile, Morimondo (Milano)
Entrambi gli eventi sono a ingresso libero, per informazioni Associazione Arca di Noé 347 7264448
Ancora un mese on the road per il MEC-Mercatino Enogastronomico della Certosa di Pavia con tanti appuntamenti in agenda per questo Aprile 2023 ricco di festività. Sapori genuini in scena: il MEC giocherà in casa, nell’area antistante la meravigliosa Certosa di Pavia, ed in trasferta, in quel di Morimondo, alle porte di Milano, sede di una tra le più belle abbazie romaniche d’Europa.
Nei giorni di Pasqua e Pasquetta, il 9 e 10 Aprile, decine di produttori ed espositori animeranno l’area verde su cui si affaccia la Certosa (via del Monumento, Certosa di Pavia-PV) offrendo a golosi e turisti una carrellata di prodotti – tutti a filiera corta – come riso del Pavese, salame di Varzi, formaggi e salumi dell’Oltrepo’ e dolci come le offelle di Parona, praline e pasticceria secca, grappe e birra artigianale. Ed ancora miele, vini, salumi di suino e d’oca, pasta fresca, confetture, distillati, olio. Nel ricco catalogo del MEC anche semi rurali, antichi e rari in agricoltura bio-rigenerativa, senza l’uso di prodotti chimici; prodotti rifermentati, kefir, fermenti probiotici. Tra i banchi del mercato anche prodotti di bellezza, creme e saponi naturali e nutrienti per la pelle.
Il farmers’ market tornerà in questo luogo suggestivo anche domenica 16, martedì 25, domenica 30 Aprile e lunedì Primo Maggio.
Il MEC-Mercatino Enogastronomico della Certosa, non tutti lo sanno ma in certe occasioni si trasforma e si caratterizza per la sua ubiquità: infatti, il lunedì di Pasquetta le sue eccellenze wine & food saranno presenti anche a Morimondo, alle porte di Milano, destinazione Corte dei Cistercensi. In Aprile il MEC sarà ancora presente a Morimondo – in via XXV Aprile – con le sue eccellenze in occasione della Festa del Latte che si terrà il 23 ed il 25 Aprile.
A chi fosse alla ricerca di un’idea su come trascorrere Pasqua e Lunedì dell’Angelo, il MEC dà quindi la possibilità di una gita golosa a Certosa di Pavia ed in quel di Morimondo: due località che si caratterizzano per bellezza e storia e dove il MEC offre l’occasione per coniugare gusto e cultura con una gita fuori porta. Enogastronauti e turisti a breve raggio potranno scoprire realtà dove arte e cultura si fondono e dove lasciarsi andare alla meraviglia di trovarsi in luoghi bellissimi, carichi di storia e spiritualità.
Meteo permettendo, entrambe le location sono facilmente raggiungibili anche in bicicletta, oltre che in auto e con il treno.
La Certosa di Pavia è stata dichiarata monumento nazionale italiano nel 1866 diventando così proprietà del Regno d’Italia. Eretta a partire dal 1396 per volere di Gian Galeazzo Visconti come sacello funebre della famiglia, il monastero fu ultimato nel 1452 e la chiesa nel 1473. La facciata venne realizzata successivamente dai fratelli Mantegazza e da Giovanni Antonio Amadeo (la parte inferiore) e da Lombardo nel XVI secolo (la parte superiore). La facciata, marmorea, è stata disegnata tassello dopo tassello da scultori e architetti, con angeli, monarchi e statue di santi. Un autentico tripudio di affreschi, ori, lapislazzuli e lacche e un’arte unica: bassorilievi e dipinti famosi come il “Padre eterno benedicente” del Perugino si vanno a sommare alle figure dipinte dagli antichi Certosini, che si affacciano dall’alto da finestre trompe l’oeil.
La storia di Morimondo ruota intorno alla vicende della sua abbazia e dei monaci dell’ordine dei Cistercensi che la fondarono: giunti nel 1134, dodici monaci del monastero di Morimond in Borgogna diedero inizio alla costruzione del monastero, concluso solo nel 1297. La basilica, sorta in periodo successivo alla costruzione del monastero (dal 1182), è oggi il monumento di maggior importanza di Morimondo. Rispecchia il disegno delle chiese cistercensi voluto da S. Bernardo: grandiose e solenni in contrasto con l’austerità e la povertà della vita dei monaci, cui è attribuito il merito di aver intrapreso l’opera di bonifica e valorizzazione agricola del territorio. L’esterno in mattoni è in stile gotico francese con elementi romanico-lombardi; la facciata presenta un taglio a capanna, il portale è preceduto da un pronao (porticato posto davanti alla chiesa) aggiunto nel 1736. Un rosone centrale, bifore, aperture cieche e altre a cielo aperto definiscono la parte superiore, coronata da una fila di archetti che continuano sui fianchi. L’interno di forma basilicale, a 3 navate su pilastri con volte a crociera, con transetto e abside rettangolare. Opere: entrando a destra si nota una magnifica acquasantiera trecentesca con rosoni e teste fantastiche. Degno di nota il coro, commissionato dai monaci di Settimo Fiorentino, stabilitisi a Morimondo nel 1490, all’intagliatore abbiatense Francesco Giramo, che lo concluse nel 1522.