Il periodo luglio-settembre 2020 ha mostrato un miglioramento della dinamica imprenditoriale nei tre territori della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi. Dopo la crisi dei primi tre mesi dell’anno, che scontavano gli effetti negativi del primo lockdown, e la timida ripartenza del secondo trimestre, che aveva registrato un bilancio in attivo della nati-mortalità seppur assai ridimensionato rispetto all’anno precedente, l’estate ha sembrato segnare un ritorno alla normalità. Le tre province aggregate hanno riportato infatti un saldo tra iscrizioni e cancellazioni positivo e in aumento rispetto al 2019: +2.313 unità (erano state 1.797 nel terzo trimestre dell’anno precedente). Su questo dato ha inciso in maniera determinante la flessione delle cancellazioni, un fenomeno poco prevedibile in questa fase difficile, determinato forse dalle attese aperte dalle prospettive di rilancio economico del Paese legate alle risorse europee.
L’osservazione delle singole province evidenzia il ruolo trainante di Milano nel contesto della Camera, che contribuisce per l’87,4% al saldo del trimestre (+2.021 unità); bene anche Monza Brianza (+254) e Lodi (+38).
Il dato relativo alle iscrizioni di nuove imprese mostra nell’area aggregata un aumento rispetto al terzo trimestre del 2019 (5.803 contro 5.491; +5,7%), ma il dettaglio provinciale evidenzia come sia stata la sola Milano a registrare un incremento (da 4.445 aziende alle attuali 4.776; +7,4%), mentre Monza Brianza è rimasta quasi ferma (-0,2%; -2 imprese in valore assoluto) e invece Lodi ha riportato un calo del 9,4% (-17 unità).
Le cancellazioni invece sono state 3.490, diminuite rispetto al terzo trimestre del 2019, quando erano state 3.694 (-5,5%); il calo ha interessato tutte le aree, ma in maniera più rilevante il Lodigiano e la Brianza (rispettivamente -18,3% e -13,7%) rispetto al capoluogo regionale (-2,8%).
Il tasso di natalità delle imprese dell’area è pari a 1,22%, in progressione rispetto al terzo trimestre del 2019, quando era stato dell’1,16%. Anche il tasso di mortalità è migliorato, passando da 0,78% all’attuale 0,73%. Conseguentemente, il tasso di crescita (0,49%) si presenta in rialzo rispetto all’anno precedente (0,38%) ed è superiore sia a quello medio lombardo (0,37%) sia a quello nazionale (0,39%); inoltre è uno dei migliori degli ultimi anni relativamente a questo periodo dell’anno.
A livello territoriale, Milano presenta il tasso di crescita più alto (+0,52%), mentre è quello di Lodi il più basso (+0,23%).
Passando dalla dinamica della nati-mortalità ai dati di stock, a settembre 2020 negli archivi della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi si contano 382.919 imprese attive, numero in leggera flessione su base annua (-0,6%).
L’osservazione dei diversi settori economici mostra il buon andamento dei servizi (+0,9% la variazione delle imprese attive rispetto allo stesso periodo del 2019), primo comparto per numerosità nell’area (189.393 imprese, pari al 49,5% del totale) e che si conferma trainante anche in questo momento di difficoltà, in particolare nella provincia di Milano (+0,9%) e Monza Brianza (+0,7%), mentre appare meno performante, ma comunque in area positiva, nel Lodigiano (+0,3%).
In forte sofferenza si conferma invece il commercio, che riporta una netta flessione del numero di imprese operanti (-2,3% nell’area accorpata): d’altronde, si tratta pur sempre di uno dei settori che più ha patito le conseguenze dell’emergenza sanitaria. Subisce una nuova forte contrazione l’industria manifatturiera (-4,2% nei tre territori aggregati), risultato su cui ha pesato negativamente la performance di Milano (-4,9%), che presenta una diminuzione di una consistenza che non si vedeva da tempo. In controtendenza con questo trend negativo le costruzioni, che evidenziano anche in questo trimestre una variazione tendenziale con il segno più (+0,4%), su cui probabilmente influiscono anche le opportunità legate al super bonus per le ristrutturazioni edilizie.
Passando alle forme giuridiche, le società di capitali (151.648 imprese attive nelle tre province, che rappresentano il 39,6% del totale) si presentano pressoché stazionarie nel trimestre (+0,1%), ma comunque riportano la performance migliore nel periodo, perché le ditte individuali diminuiscono lievemente (-0,3%) e le società di persone fanno registrare l’ennesimo calo (-2,8% rispetto al terzo trimestre del 2019).
Chiudiamo segnalando un nuovo incremento delle imprese straniere (+2,7%), una fattispecie che cresce sempre più della media del sistema, e il risultato positivo delle femminili (+0,4% contro -0,6% del totale imprese), altra realtà significativa nel contesto (18% del totale). Fermo invece l’artigianato (-0,1%), comparto che raggruppa un quarto delle imprese attive nel territorio della Camera.
Sempre in ottima salute, infine, le start up innovative: 2.538 unità a ottobre 2020, +20,5% rispetto allo stesso mese del 2019 (+431 imprese in valore assoluto); prevalentemente concentrate nella provincia di Milano (2.400 unità) e operanti nei servizi, in particolare informatici.