Tre incontri in rapida successione con Majorino, Moratti e Fontana in vista delle elezioni del 12 e 13 febbraio prossimi.
Di confronto ancora non si può parlare, visto che sul palco non si incontrano mai.
Ma al Palazzo delle Stelline di Milano, durante l’evento ‘Verso le regionali-Direzione Nord’, i tre candidati l’attuale governatore Attilio Fontana della Lega, Pierfrancesco Majorino, europarlamentare del Pd, e Letizia Moratti, ex sindaca di Milano candidata civica sostenuta dal Terzo Polo, alla presidenza di Regione Lombardia si sono alternati in un dibattito a 360 gradi sui temi più disparati, dall’ambiente alla sanità fino alla gestione dei trasporti. “Fontana sfugge al faccia a faccia e questo vuol dire che ha pochi argomenti”, attacca subito il candidato del Pd e del M5s Majorino.”Un confronto che si fondi sul chiacchiericcio e insulti reciproci non credo che mi vada molto bene – risponde il governatore – ma ne parleremo”. Majorino promette una svolta radicale sui diritti, a partire dal riconoscimento del Pride da parte del Pirellone qualora venisse eletto: “Il nuovo corso in Lombardia – assicura – partirà dal rilancio dei consultori”. Sul tema della casa, invece, “siamo di fronte a uno scandalo a cielo aperto” secondo l’europarlamentare, desideroso di “ribaltare” il sistema delle Aler e di mettere in campo una nuova legge urbanistica che punti tutto su “rigenerazione, recupero e sullo stop al consumo di suolo”. Per l’edilizia residenziale, è la replica di Fontana, bisogna “eliminare l’illegalità” e intervenire con la riqualificazione, “che è quello che stiamo facendo in via Bolla
Sulla sanità interviene anche Letizia Moratti convinta che in questo momento la Regione “creda meno” nella campagna vaccinale: “Mi sembra sia molto allineata con le politiche lassiste del governo su questo tema”. E aggiunge che se fosse stata ancora assessore al Welfare come qualche mese fa avrebbe affrontato diversamente il tema degli arrivi dalla Cina: “Avrei fatto un’ordinanza per dire che i voli, anche con scali intermedi, dovevano essere monitorati con tampone”. Moratti corre “per vincere” e non ha un piano B, come lei stessa ammette: “Il sistema dei trasporti ferroviari non funziona – afferma – tutti quelli che prendono i treni lo sanno, con ritardi e cancellazioni”.
Per Majorino a bordo dei treni va fatto “di più” anche sulla sicurezza: “Troppo spesso le donne, in alcune tratte e in alcuni orari, hanno paura o si sentono insicure: questo è inaccettabile”. L’ex sindaca di Milano nel suo programma vuole inserire la messa a bando del servizio di Trenord, una cosa “che non mi spaventa – dice Majorino – ma se metti a gara adesso questa roba qui privatizzi e basta”. Moratti tiene poi ancora aperta la porta ai consiglieri del Comitato Nord – la corrente fondata da Umberto Bossi – dopo che sono stati espulsi dalla Lega: “Ho dimostrato di essere aperta nei confronti di tutti e anche del Comitato Nord – ribadisce – che è espressione di un disagio che in questo momento è evidente nella Lega. La mia posizione è di confronto sui contenuti”. Lombardia: Fontana, confronto non va bene se fondato su insulti