Il risultato delle urne è chiaro. Nella circoscrizione Milano centro il Terzo polo si afferma come seconda forza politica, con l’exploit di Giulia Pastorella che supera il 23%. Ma il tandem tra Azione e Italia Viva raggiunge risultati a doppia cifra anche nei collegi più periferici di Milano, oltre che a Bergamo, Brescia, Como e Lecco, chiudendo con una media superiore al 10% su tutta la regione. Con una costante: dove il Terzo polo ottiene i risultati migliori, Forza Italia scende ben al di sotto della propria media regionale.
Se le analisi dei flussi elettorali pubblicate dai maggiori istituti di ricerca segnalano che, a livello nazionale, la formazione guidata da Carlo Calenda ha attirato consensi principalmente dall’elettorato di centrosinistra, la Lombardia sembra essere un caso a parte. A Milano, infatti, il Partito Democratico tiene, raccogliendo alla Camera 155.559 voti contro i 164.092 del 2018, un calo di circa 8.000 voti.
Molto più marcato il calo di Forza Italia che, con Lega e M5s, è il partito che perde più consensi. Ma se l’analisi dei flussi fotografa un travaso consistente di voti dal Carroccio al partito di Giorgia Meloni e un M5s che cede elettori sia all’astensionismo che a Fratelli d’Italia, per Forza Italia la storia sembra essere diversa. A Milano gli azzurri raccolgono infatti solo 35.735 voti, contro i 93.659 del 2018. Un calo che si conferma in tutte le città di medie e grandi dimensioni della Lombardia dove, invece, la lista di Azione e Italia Viva supera stabilmente il 10%.
Un movimento fotografato anche dall’analisi del Cise – Centro Italiano Studi Elettorali della Luiss. Secondo il Cise, infatti, Forza Italia, “che in passato aveva mostrato un profilo ‘All around’”, cioè capace di prendere consensi omogenei in tutto il paese, ha subìto “una trasformazione radicale nel profilo del partito, che ha perso posizioni nel Nord produttivo e si è ramificato sempre di più nel Sud, assumendo sostanzialmente il profilo di un partito notabiliare post-democristiano”.
Insomma, nelle città della Lombardia Forza Italia scende e il Terzo polo sale. Un’area politica in realtà non nuova, che già aveva testimoniato una propria autonomia alle politiche del 2013, quando ‘Scelta Civica’ di Mario Monti prese nella città di Milano poco più di 98 mila voti, in linea con i 95 mila voti ottenuti da Calenda. Voti che, con le elezioni regionali alle porte e un centrodestra spaccato tra le candidature di Attilio Fontana e Letizia Moratti, potrebbero ora diventare decisivi.
fonte www.dire.it