Con l’associazione Vox-Diritti, presentazione della quinta edizione del progetto “La Mappa dell’Intolleranza”, con un focus sulla misoginia online.
Lunedì 23 novembre (ore 10.30) è in programma, online, su Teams, l’iniziativa dell’Università degli Studi di Milano “L’odio on line contro le donne: una forma di violenza”, organizzata da Marilisa D’Amico, docente di Diritto costituzionale e prorettrice a Legalità, Trasparenza e Parità di diritti, in collaborazione con l’associazione Vox-Diritti.
Durante l’incontro sarà presentata la quinta edizione del progetto “La Mappa dell’Intolleranza”, con un focus, in particolare, sulla misoginia on line, fenomeno costantemente e drammaticamente presente sui social network. Sin dalla prima edizione del progetto, infatti, le donne sono le più colpite dall’odio on line.
“La Mappa dell’Intolleranza” è il progetto ideato da Vox – Osservatorio Italiano sui diritti, in collaborazione con l’Università Statale di Milano (Dipartimento di Diritto pubblico Italiano e sovranazionale – Prof.ssa Marilisa D’Amico), l’Università di Bari (Dipartimento di Informatica- Prof. Giovanni Semeraro), La Sapienza di Roma (Dipartimento di Psicologia Dinamica – Prof. Vittorio Lingiardi) e il Dipartimento di sociologia dell’Università Cattolica di Milano.
Al suo quinto anno di rilevazione, la mappatura consente l’estrazione e la geolocalizzazione dei tweet che contengono parole considerate sensibili e mira a identificare le zone dove l’intolleranza è maggiormente diffusa – secondo 6 gruppi: donne, omosessuali, migranti, diversamente abili, ebrei e musulmani – cercando di rilevare il sentimento che anima le communities online, ritenute significative per la garanzia di anonimato che spesso offrono (e quindi per la maggiore “libertà di espressione”) e per l’interattività che garantiscono. Strumento essenziale per la mappatura del cosiddetto hate speech, la Mappa dell’Intolleranza è stato il primo progetto di analisi e prevenzione in questo ambito lanciato in Italia e si è rivelata anche un utilissimo vettore per individuare e combattere i fenomeni di cyberbullismo, perché dimostra ancora una volta come i social media diventino un veicolo privilegiato di incitamento all’intolleranza e all’odio verso gruppi minoritari, data la correlazione sempre più significativa tra il ricorso a un certo tipo di linguaggio e la presenza di episodi di violenza.
Ad aprire i lavori dell’incontro del 23 novembre, sarà Marilisa D’Amico, prorettrice a Legalità, Trasparenza e Parità di Diritti della Statale e fondatrice di Vox-Diritti, che si interrogherà sull’odio on line quale forma di discriminazione e violenza, a partire dai principi costituzionali. A seguire Silvia Brena, giornalista e fondatrice di Vox-Diritti, presenterà i risultati del 2020 ponendo l’attenzione sulle singole forme di intolleranza (antisemitismo, omofobia, misoginia, islamofobia, abilismo, razzismo) e riflettendo sulle cause che hanno scatenato l’odio sul web.
Inoltre, nella prima parte dell’iniziativa importanti giuristi (Giovanni Ziccardi, Università degli Studi di Milano – Antonio Perez Miras, Universidad de Granada – German Teruel, Universidad de Murcia) rifletteranno sul ruolo del diritto nel delicato campo di internet e dei social network.
Infine, nell’ultima parte dell’iniziativa le giornaliste dell’associazione GIULIA (Paola Rizzi e Silvia Garambois) rifletteranno insieme a una giornalista vittima di odio on line (Monica Napoli, Sky TG24) del ruolo della comunicazione e dei media.
L’iniziativa si terrà su Microsoft Teams. Per partecipare è necessario scrivere a voxdiritti.redazione@gmail.com