BrianzAcque “mette a terra” il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Con il progetto “Riduzione delle perdite, digitalizzazione e monitoraggio delle reti di distribuzione dell’acqua nei sistemi di acquedotto interconnessi Brianza Centro – Ovest e BRV ed uniti dell’ATO Monza e Brianza” il gestore pubblico del servizio idrico integrato del territorio ha ottenuto un contributo a fondo perduto del valore di quasi 50 milioni, esattamente 49,997.782 Euro.
Al bando del Ministero per le infrastrutture e mobilità sostenibile sono stati presentati 101 progetti. Nella prima finestra temporale, ne sono stati finanziati 21 per un totale di 606 milioni, di cui solo 3 in Regione Lombardia. Quello di BrianzAcque si è posizionato al nono posto su scala nazionale ottenendo uno stanziamento prossimo al valore massimo finanziabile.
L’obiettivo principale è abbattere il tasso di dispersione idrica a tutela della risorsa acqua, un bene che, a causa dei cambiamenti climatici, dell’inquinamento e di utilizzi non sempre oculati sta diventando via via più scarso. Ventuno i comuni interessati nelle 35 pagine di “dossier” per 1. 300 chilometri di rete (più di un terzo del totale), a servizio di 300.566 abitanti per 72.044 utenze complessive.
Commenta il presidente e AD di BrianzAcque, Enrico Boerci: “E’ un grande risultato, frutto del lavoro di squadra di tutti i settori dell’azienda. Il progetto con il quale abbiamo ottenuto l’aggiudicazione è complesso e tecnologicamente avanzato e ci consente di proseguire attività strutturali avviate dal 2019 con lo sviluppo dei Piani Idrici volti ad implementare la digitalizzazione delle reti e la riduzione delle perdite idriche. Grazie alle risorse del PNRR potremo anticipare interventi che, diversamente, sarebbero stati avviati in un arco temporalmente più lungo”.
Nello specifico le azioni previste, che dovranno essere completate entro il 2025, riguardano i comuni di: Meda, Seregno, Seveso e Cesano Maderno nel comparto Ovest; Giussano, Verano Brianza, Carate Brianza, Albiate, Sovico, Macherio, Biassono, Vedano al Lambro e Lissone nel comparto Brianza Centro; Briosco, Renate, Veduggio, Besana in Brianza, Triuggio, Lesmo, Camparada e Correzzana.
A partire dal 2023, il progetto prevede il monitoraggio in continuo dei bilanci idrici e l’individuazione in tempo reale dell’eventuale apertura di nuove perdite; una campagna di ricerca delle perdite occulte tramite l’utilizzo di tecnologie innovative; la sostituzione dei contatori all’utenza con misuratori smart per la telelettura da remoto; il rinnovo del parco contatori agli impianti di captazione, l’Installazione di valvole dedicate alla regolazione della pressione di rete in funzione dei consumi; una campagna di rinnovamento e sostituzione delle reti.
BrianzAcque punta così a recuperare oltre 4,5 milioni di metri cubi annui di acqua, corrispondenti ad una riduzione pari al 37% del valore del macro-indicatore di perdita indicato dall’Arera (l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente) con una consistente riduzione dei consumi di energia elettrica per il pompaggio dell’acqua dalla falda.
Il progetto PNRR affianca interventi sinergici già avviati da BrianzAcque come il piano di efficientamento dei pompaggi, la campagna di rinnovo contatori, il Piano pozzi per la creazione di nuovi punti di captazione e i Piani di sicurezza dell’acqua (Wsp) volti a ridurre il rischio sugli impianti gestiti dal punto di vista sia strutturale, sia rispetto alla qualità dell’acqua distribuita.
La rete acquedottistica di BrianzAcque è lunga 3.100 chilometri e serve 880mila abitanti. L’indice di dispersione idrica nell’ambito di Monza e Brianza è del 25%, inferiore alla media nazionale del 40% (Fonte: Blu Book 2022).