Parla il dem milanese che fumò uno spinello davanti Palazzo Marino Un “gesto contro la criminalità organizzata” quello di Mattia Santori. Da Milano arriva subito in appoggio alla Sardina, autodenunciatasi come coltivatore e consumatore moderato di cannabis, del collega di partito e di battaglia Daniele Nahum, che il 7 aprile scorso si fumò uno spinello davanti a Palazzo Marino, strappando al sindaco Sala un sì alla legalizzazione e un più deciso no a mettere la questione in cima all’agenda politica.
“Santori pone una questione chiave- spiega Nahum alla ‘Dire’- ci sono sei milioni dei consumatori di cannabis in Italia. O vanno dagli spacciatori o se la auto-coltivano in casa senza andare dalla criminalità organizzata”. E a parte il consumo ludico, sottolinea il dem meneghino, c’è la questione ancora più urgente dell’utilizzo terapeutico per i malati. “Dopo aver fumato davanti a Palazzo Marino ricevetti molte chiamate di malati e di parenti di malati. Lo sappiamo o no che mancano i due terzi del fabbisogno di cannabis per i malati in Italia?”.
Molto più complicato il fronte politico della legalizzazione, riconosce Nahum, che manda a dire di non essere d’accordo col sindaco di Bologna Matteo Lepore quando rimbrotta Santori sottolineando che le leggi si rispettano anche quando non si condividono e che il tema è di pertinenza del parlamento e non dei consigli comunali. “A parte che la legge è sbagliata- replica Nahum- il ruolo dei consiglieri comunali è anche quello di sollevare temi nazionali. Poi, scusate, colpire le piazze di spaccio non è un problema delle città e dei loro rappresentanti?”. A lei non è andata meglio di Santori col sindaco Sala… “Deve farmi questa domanda?”. “Piacerebbe fargliela e ascoltare la sua risposta”. “Il sindaco Sala è per la legalizzazione, ma non per metterla in cima all’agenda politica. Il sindaco ha un’opinione diversa dalla mia, ma la rispetto”.
fonte www.dire.it