Si apprende dalla stampa che le Ferrovie Nord hanno messo in vendita due treni ATR 220 diesel (di fabbricazione polacca) comprati nel 2009 per 8 milioni di euro (con 3 milioni del Pirellone e 5 della provincia di Brescia) malfunzionanti fin dal debutto. Sono stati messi in vendita per 403 mila euro dopo 7 anni dal loro ritiro definitivo dalla circolazione sulla linea Brescia Edolo a cui erano stati destinati. La Lombardia è la regione con la più bassa puntualità dei treni, sotto l’85%, mentre la media delle altre regioni è superiore del 10% toccando il 95% e non smentisce la sua inefficienza anche nell’acquisto dei treni.
E’ il caso dei due treni “Pesa” avvenuto senza gara d’appalto, fu definito dall’allora direttore di Ferrovie Nord Giuseppe Biesuz “un vero e proprio miracolo per la velocità con cui si concluse la transazione». I risultati si sono visti: costo dei treni doppio rispetto al prezzo di vendita degli identici “Pesa” acquistati dalle Ferrovie pugliesi Sud-Est e sempre guasti nonostante siano stati sottoposti a costosi interventi di manutenzione straordinaria. Ora, visti i risultati, ci sarebbe da accertare le responsabilita per danno erariale di chi ha acquistato i treni.Non solo, la Provincia di Brescia che aveva sborsato 5 degli 8 milioni “buttati letteralmente via” dovrebbe farsi restituire almeno almeno di una quota parte della svendita, ma questi sono talmente esigui rispetto all’esborso iniziale (circa il 5%), che in realtà si configura un caso evidente di danno erariale. La Provincia, avendo bruciato 5 milioni di € dei contribuenti, dovrebbe intraprendere una azione legale contro le Ferrovie Nord, indubbio soggetto responsabile del danno.
Fonte Dario Balotta – Europa Verde