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4 trends di YouTube da sfruttare nel 2021

Nonostante il recente avvento di social basati esclusivamente sull’ascolto, come Clubhouse, i contenuti video continuano a dominare nella battaglia per l’attenzione dell’utente.

 

E quando parliamo di video, la piattaforma per eccellenza è sicuramente YouTube, che negli anni è riuscita a rinnovarsi e a difendere la propria leadership dagli attacchi di altri giganti tech.

Hubspot ha individuato 4 trends di YouTube che hanno segnato il 2020 e si preannunciano vincenti per strategie di video marketing nel 2021: vediamoli insieme.

 

Gli utenti cercano video che riflettano la loro routine

 

Se il 2020 ha insegnato qualcosa agli esperti di marketing, è stata la necessità di autenticità. Insieme alla capacità di cambiare repentinamente i propri piani operativi per venire incontro alle rivoluzionate esigenze di un target investito dal Covid-19.

I dati sull’utilizzo di YouTube da luglio 2019 a luglio 2020 hanno mostrato un aumento del 215% degli upload giornalieri di contenuti contenenti la formula “cura di sé” nel titolo. In particolare, i video relativi al benessere – fitness, yoga, meditazione – hanno visto un’incredibile impennata, registrando un +180%. La tendenza sembra confermarsi nei primi mesi 2021, con gli utenti alla ricerca di risorse che li facciano sentire bene in un periodo di crisi generale. Cosa implica questo fenomeno?

Non certo che il vostro brand debba farsi promotore di sessioni di yoga o home fitness, ma tenete sempre presente il mood dei potenziali clienti. Quest’ultimo è strettamente legato ai contenuti che consumiamo in un dato momento: restate in sintonia con lo stato d’animo del target e cercate di fornire su YouTube video pertinenti. O scegliete di tacere: un upload avulso dal sentiment generale potrebbe sortire effetti opposti.

 

I video brevi stanno spopolando

 

Nel settembre 2020, YouTube ha lanciato “Shorts” in India, nuova piattaforma di video in formato breve, per certi tratti simile a Tik Tok. Da marzo 2021, gli Shorts stanno diventando disponibili in tutti gli Stati Uniti.

Questi video (della durata massima di 15 secondi) sono formattati verticalmente per essere visualizzati su un telefono. Si possono modificare con diversi strumenti e corredare di musica.

Secondo il Search Engine Journal, Shorts ha già guadagnato grande popolarità, con oltre 3,5 miliardi di visualizzazioni giornaliere. Ma perché la piattaforma regina dei contenuti di lunga durata, dovrebbe investire in direzione opposta?

Sicuramente per competere con TikTok e Instagram Reels. Se infatti prevale tuttora l’interesse per i contenuti di una certa lunghezza, non si può negare un interessante engagement verso formati più brevi. L’audience desidera, almeno in parte, contenuti divertenti e di facile fruizione, che non richiedano troppo tempo ma regalino momenti di spensieratezza. Se avete un canale YouTube, sperimentate l’efficacia degli Shorts e monitorate la risposta del target…potrebbe sorprendervi!

 

I long video non desistono

 

Se è indubbia una spinta propulsiva verso video più brevi, i consumatori continuano ad apprezzare il tradizionale approccio di lunga durata.

Nel giugno 2020, infatti, YouTube ha riportato che il 46% degli intervistati era più propenso a guardare video di oltre 20 minuti rispetto a sei mesi prima. In effetti, alcuni creator sostengono l’efficacia di contenuti dal ritmo disteso come garanzia per un maggior tasso di coinvolgimento.

E i dati danno loro ragione: i video brand della durata di oltre 10 minuti convogliano un grado di engagement superiore rispetto a quelli brevi. Ma la lunghezza, da sola, non basta a mantenere la concentrazione del pubblico.

“Anche la musica e l’animazione rivestono un ruolo importante per il coinvolgimento. Ogni volta che vedi un’animazione come spettatore, sai che rafforza un concetto chiave e apprezzi quello strumento di grafica extra. Similmente, con la musica, possiamo cambiare il tono e l’umore di un video, a seconda del genere scelto”. Ne è convinto Jamal Meneide, video producer/editor del canale YouTube di Hubspot.

Se è vero, quindi, che i contenuti con un mood più “casalingo” e vicino allo spettatore continuano ad imperare, una buona fetta di pubblico si appassiona a video professionali, prodotti con strumenti sofisticati e altamente coinvolgenti.

Come trarre vantaggio da questi dati? Sempre sperimentando: provate a pubblicare risorse di alta qualità, affidandovi ad esperti di produzione visuale, alternandoli magari a contenuti più “home made”. Dai riscontri dell’audience, saprete in quale direzione conviene proseguire.

 

I marketers inizieranno a sfruttare gli audio ads

 

A novembre 2020, YouTube ha introdotto un innovativo formato di advertising: gli annunci audio, pensati per raggiungere efficacemente il target.

Si trattò di una news sorprendente, apparentemente contraria alla natura stessa della piattaforma, nota per i contenuti visuali. Eppure, secondo una ricerca di Think With Google, oltre due miliardi di persone accedono a YouTube per la musica.

Lo stesso studio riportava un aumento del 100% del tempo di visualizzazione per le esibizioni di musica dal vivo tra luglio 2019 e luglio 2020. Questa tendenza pone promettenti basi per includere YouTube tra i canali di advertising del vostro hotel, sfruttando i nuovissimi annunci audio.

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