2 Di Picche: “Adesso parto da ME”
In cantiere tanti nuovi progetti, tra cui uno sociale a sostegno dei meno fortunati
A cura di Rossella Di Pierro
Ad un anno esatto dal suo esordio musicale, 2 Di Picche continua a collezionare un successo dietro l’altro, conquistando sempre di più la scena musicale come artista emergente. In cantiere diversi sono i progetti a cui sta lavorando sodo, attirando l’attenzione di addetti ai lavori non soltanto del panorama italiano. Infatti rumors affermano che al momento sia impegnato in collaborazioni con artisti internazionali, tra cui una star del reggaeton.
Il tuo esordio musicale è stato esattamente un anno fa. Ti saresti mai aspettato tutto questo?
Assolutamente no. Guardando indietro, mai avrei immaginato tanta strada percorsa. E non parlo del successo, ma del potere che la musica ha di unire le persone. L’emozione che riesco a trasmettere al pubblico con le mie canzoni è il regalo più grande. Certo, non posso dire che sia arrivato tutto solo grazie alla fortuna. Quest’ultimo anno ho lavorato sodo per concretizzare i sogni e i progetti che avevo in testa. Sono molto grato a tutte le persone che ho incontrato nell’ultimo anno che hanno creduto in me e sono state la forza e il motore per dare sempre di più.
Parliamo del brano in uscita a maggio. Come si intitola e di che cosa parla?
Si intitola ME ed è un inno alla libertà e al potere di essere se stessi, senza limiti e restrizioni. Nel brano il protagonista si rende conto di avere solo se stesso e, dopo un periodo di crisi interiore, si ribella al conformismo, sprigionando la sua vera essenza. ME è anche l’unione della mia iniziale e dell’ultima lettera del mio cognome, è come se mi racchiudesse e allo stesso tempo segnasse l’inizio di un nuovo capitolo, in cui al centro non ci sono più io, ma la mia musica e i suoi protagonisti.
ME sarà il preludio del tuo nuovo album. Come sarà strutturato?
L’album, in uscita prossimamente, vuole essere una ventata di aria fresca, per questo non conterrà nessuno dei vecchi brani. Nelle canzoni che fanno parte dell’album verrà messa a nudo la personalità di Morris nelle sue diverse sfaccettature. Sarà un’introspezione profonda in cui l’ascoltatore potrà immedesimarsi. E 2 Di Picche ne sarà il narratore.
Quanto ti ha cambiato quest’ultimo anno?
Tantissimo, sono molto cresciuto rispetto ad un anno fa. Sento il dovere di scrivere musica non per me stesso, ma perché so che fa stare bene le persone che la ascoltano. Credo che la musica abbia un potere terapeutico immenso e la mia missione è proprio quella di aiutare le persone attraverso questo strumento così potente.
A tal proposito, sei promotore di un progetto sociale che vede al centro la musica. Di cosa si tratta?
Recentemente io e Michele Salvemini, in arte XXIII, abbiamo creato Alter (@alter_studios_), uno spazio in cui dare voce a tutte quelle persone che vogliono fare musica, ma che per qualche motivo non ne hanno la possibilità, perché non accettate o emarginate. Vogliamo dare la possibilità a queste persone di continuare a crederci, desideriamo essere l’alternativa, da qui il nome Alter, in un mondo dove fare musica è sempre più difficile e proibitivo. La musica non deve essere un privilegio di pochi, ma uno strumento accessibile a tutti che unisce e fa stare bene il prossimo. Io ed altri artisti stiamo creando questa realtà, ad oggi ancora in fase di divenire, ma che speriamo presto possa diventare un punto di riferimento in cui supportarsi reciprocamente.